Pochi giorni dopo la nascita del secondo figlio, Gilles Simon si impone a Metz battendo Tsonga in un derby francese. Anche tre anni fa vinse dopo la venuta al mondo del primogenito…
La premiazione del torneo ATP di Metz: 11esimo titolo per Gilles Simon
Di Cosimo Mongelli – 22 settembre 2013
Era già tutto pronto per i festeggiamenti di Jo Wilfred Tsonga, al rientro dopo tre mesi di stop. Si giocava nel salotto di casa sua, Metz, dove ha trionfato nel 2011 e nel 2012. Ed è in finale pure quest'anno. Ci è arrivato con qualche difficoltà, lasciando qualche set lungo la strada, ma riuscendo sempre a venirne fuori alla grande. Il suo avversario è Gilles Simon, bravo a onorare una wild-card dopo essere stato lontano dal circuito per molte settimane. Non per infortunio, come il connazionale Jo, ma per tener stretta la mano della moglie, che ha dato alla luce il suo secondo figlio, tredici giorni or sono. Nessuno o quasi degli addetti ai lavori, forse solo Gilles, ricorda che il primo pargolo venne alla luce in concomitanza proprio dello stesso torneo, nel 2010. Guarda un po', lo vinse proprio lui. La storia non si ripete, si suol dire, ma sin dai primi scambi si capisce che questo aforisma verrà sbugiardato. Simon conquista il break di vantaggio già nel terzo game e conduce senza faticare sino al 4-3. Poi si perde un attimo, forse il pensiero al secondogenito, forse un attimo di distrazione e permette a Tsonga di rientrare nel punteggio. Ma è solo una rondine che non fa primavera, Simon si conquista subito due palle del nuovo break e riesce a tornare in testa sfruttando la seconda. Jo ha un’ultima opportunità di salvare baracca e burattini, mentre Simon serve per il set. Ma dilapida le due palle del controbreak e Gilles chiude il set in quaranta minuti.
Il secondo set sembra volgere a favore di Tsonga, già capace nei due turni precedenti di recuperare da un set di svantaggio. Si issa fino al 2 a 1 e ottiene due palle break per spianarsi la strada e vincere il secondo set. Simon non demorde, le cancella e da quel momento, oltre ai titoli di coda, cominciano ad accendersi anche le luci, su un film finito. Gilles strappa il servizio altre due volte al connazionale e conclude per 6-4 6-3 in un’ora e dodici minuti. Undicesimo titolo per Simon, primo del 2013 e secondo in questi lidi. Se delle coincidenze di Simon, degna di un film di Muccino, si è già scritto, non si può fare a meno di felicitarsi per le ottime impressioni suscitate dal rientro in campo di Tsonga. Non poteva essere al massimo della forma, tre mesi di stop sono una zavorra per chiunque o quasi non si chiami Nadal. Importante che abbia rimesso gambe, minuti e racchetta in campo. Il circuito ha sicuramente bisogno di un giocatore come Jo, per distoglierci dalla monotonia e dittatura dei soliti noti. “Non posso diventare padre ogni settimana – ha scherzato Simon – di sicuro è una bella storia. Sfortunatamente mia moglie e i miei figli non hanno potuto essere qui oggi. Per me è stato un gran momento perchè ho perso la nascita del mio primo figlio, mentre stavolta ce l’ho fatta”. E’ anche la settima stagione consecutiva in cui Simon si aggiudica almeno un titolo ATP. Con questo successo tornerà tra i primi 15 ATP e non dovrebbe fermarsi qui: questa settimana, infatti, è iscritto al torneo di Bangkok, quando lo scorso anno fu finalista.
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