L’azzurro non fa scherzi contro Mikhail  Kukushkin, la spunta in due set ed è nei quarti a Monaco Di Baviera. Ha grandi possibilità di arrivare in fondo, risultato che sarebbe preziosissimo per morale e classifica. Domani la sfida col super lucky loser slovacco Jozef Kovalik.

Ieri è filato via tutto liscio, oggi il brivido tipico dei match di Fabio Fognini non è mancato, ma la notizia positiva è che l’azzurro si è preso un’altra vittoria in due set e i quarti di finale al BMW Open. Mikhail Kukushkin è un discreto giocatore, ma sulla terra battuta vale meno che sul duro e soprattutto paga un gap tecnico immenso nei confronti del numero uno azzurro. Tradotto: se Fognini non fa scherzi, vince 99 volte su 100. Così è stato in una Monaco dove dopo giorni di neve e gelo è spuntato un timido sole, che ha suggerito ai giocatori di levare almeno la calzamaglie, e che gli organizzatori sperano (invano, secondo le previsioni) possa reggere fino alla fine del torneo. Lo spera anche Fognini, visto che col 6-3 7-5 rifilato al kazako ha fatto un passo avanti importante, regalandosi un’ottima chance di arrivare in fondo al torneo, dove è già arrivato in finale nel 2014. Vincere il titolo, oltre a permettergli di completare il tris negli appuntamenti tedeschi sul rosso (ha già vinto ad Amburgo e Stoccarda, quando il Merdeces Open era ancora sulla terra), sarebbe un risultato fondamentale per morale e fiducia, in vista del mese più importante della sua stagione. Ma sarebbe preziosissima anche una finale. Fabio lo sa e non è un caso che si sia presentato in Baviera col team al completo: coach Josè Perlas, il trainer Max Tosello e pure l’amico-sparring Alberto Giraudo, tutti ad accompagnarlo in un graduale rientro nel circuito che si sta rivelando un successo. Si pensava che l’azzurro potesse trovare il suo miglior tennis fra Madrid e Roma, invece ha mostrato di essere praticamente al 100% già a Barcellona e lo sta confermando in Germania. Con Kukushkin si è un po’ distratto in entrambi i set: da 5-1 a 5-3 nel primo, da 4-1 a 5-5 e tre palle-break da salvare nel secondo, ma appena ne ha avuto bisogno ha recuperato livello e concentrazione, segno che stava giocando con una piccola riserva da utilizzare in caso di necessità.



SFIDERÀ KOVALIK, IN GRANDE CRESCITA
È forse proprio quest’ultimo il segnale più prezioso: vincere facile è una cosa, farlo senza nemmeno doversi dannare troppo è un’altra. Certo, c’è sempre il rischio di finire per prendere l’impegno sottogamba, ridando linfa a un giocatore ormai rassegnato fino a trovarselo appiccicato alle caviglie per provare a prendersi il secondo set (proprio come è avvenuto contro Kukushkin), ma quando il divario di tennis è così alto basta poco per raddrizzare la situazione. Quando Fabio allungava gli scambi il rivale non sapeva che pesci pigliare, finendo per andare spesso fuori giri come gli è successo nell’ultimo game: prima due regali col diritto, poi un rovescio steccato e quindi un altro errore a impacchettare il break decisivo. Tuttavia, l’omaggio non si limita alla vittoria, ma anche a un quarto di finale di quelli da metterci la firma, contro il lucky loser Jozef Kovalik, che ha preso il posto di Gael Monfils. Spiace non trovare per la seconda volta in tre settimane (è saltato anche a Monte Carlo, causa sconfitta di Fabio) un nuovo capitolo di uno dei “classici” della carriera dell’azzurro, spiace meno contendersi una semifinale ATP con il ventitreenne slovacco, battuto da Igor Sijsling all’ultimo turno delle qualificazioni, ripescato direttamente al secondo turno e a segno oggi proprio sullo stesso Sijsling, per regalarsi l’ennesimo bel traguardo di un inizio di stagione magico. A Melbourne l’allievo di Karol Kucera ha giocato il primo Slam, a Indian Wells ha vinto il primo match in un Masters 1000, a Napoli il secondo Challenger, mentre in Baviera si è regalato il primo quarto ATP, che il prossimo lunedì lo porterà per la prima volta nei top-130 del ranking. Ha scalato oltre 100 posizioni da inizio anno, sta giocando il suo miglior tennis e si presenterà col serbatoio colmo di fiducia. Ma l’impressione è che mettere in allerta Fognini ci voglia ben altro.

ATP 250 MONACO DI BAVIERA – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Mikahil Kukushkin (KAZ) 6-3 7-5
Jozef Kovalik (SVK) b. Igor Sijsling (NED) 6-3 6-4