La Vinci elimina la Ivanovic con un clamoroso 6-0 6-0 a Montreal. E’ il secondo “double bagel” in carriera: anche il primo era arrivato in Canada. Programma rallentato dalla pioggia.
Roberta Vinci è la quarta italiana nel ranking WTA
Di Riccardo Bisti – 10 agosto 2012
Un’italiana che batte 6-0 6-0 una (ex) numero 1. Anni fa sarebbe stata fantascienza, adesso è realtà. Che Roberta Vinci potesse battere Ana Ivanovic ci poteva stare, per carità. L’allieva di Nigel Sears non è più quella di un tempo, ma è pur sembra una giocatrice forte e carismatica. Invece era destino che quella di Montreal (2.168.400$, cemento) fosse la settimana dell’azzurra, una delle tenniste più eleganti del circuito. La sua permanenza in Canada poteva terminare già al primo turno contro Yanina Wickmayer, quando si è trovata sotto 5-1 al terzo e ha annullato un matchpoint sul 5-2. Invece ha rimontato e, al secondo round, ha avuto bisogno di appena 45 minuti per mandare al tappeto la serba. E’ un risultato troppo netto per essere vero, ma se la Ivanovic è scesa in campo non può accampare scuse. E’ il primo “double bagel” incassato in carriera. In tutto il match, la Ivanovic ha avuto tre palle game: una sullo 0-4 nel primo set e un paio sullo 0-2 nel secondo. “Ho faticato da matti a trovare il ritmo – ha detto la Ivanovic – per me è stata una sorpresa perché mi ero allenata molto bene. Non trovavo i miei piedi e non riuscivo a tenere in campo due palle di fila. E contro giocatrici come Roberta, che sbagliano poco, è sempre dura”. Fasciata in un completo fucsia, la Ivanovic è parsa la copia di se stessa. Ha commesso 33 errori gratuiti (quasi 3 a game!) contro i 3 della Vinci. "Quando il punteggio viaggia così…4-0, 5-0, 6-0…ti prende il panico. Ho forzato un po’, ma le cose stavano già andando male. E’ stata proprio dura”. Ci si domanda come sia possibile che un’atleta di così alto livello e tutto sommato in discrete condizioni possa giocare così male. Non lo sa nemmeno lei. “Non perdo così da quando ero una junior. Non riesco a ricordare un match del genere”.
La Vinci è stata implacabile. Ha fatto quel che doveva, senza incertezze né cedimenti. Raggiunge l’amica Sara Errani negli ottavi, dove affronterà la vincente di Kerber-Makarova (con la tedesca nettamente favorita. Contro la teutonica, Roberta ha perso 6-2 6-3 a Stoccarda). Senza l’impegno del doppio, dove hanno perso a sorpresa al primo turno, le ragazze “Ciqui-Ciqui” possono dare tutto in singolare. Situazione pressochè inedita nel 2012. “Sinceramente sono rimasta sorpresa – ha detto la Vinci – non è facile battere 6-0 6-0 una giocatrice forte come Ana. Io sono stata solida, ho usato molto lo slice. Sapevo che il mio rovescio tagliato le dà fastidio, penso che si stato la chiave. Ci siamo affrontate diverse volte, è strano vederla giocare così male”. Non è il primo 6-0 6-0 nella carriera della Vinci. Curiosamente, l’altro era arrivato proprio nella Rogers Cup. Era il 2007, e a Toronto mandò a casa “in bicicletta” la spagnola Nuria Llagostera Vives. Prima che il programma venisse sospeso per pioggia (ma a Toronto, per il torneo maschile, è andata peggio con la cancellazione dell'intero programma), si erano conclusi altri tre match con un paio di sorprese. Fa sensazione il 6-2 6-3 con cui Aleksandra Wozniak ha battuto Jelena Jankovic. L’altra serba, pure lei ex numero 1, ha perso all’esordio in 12 degli ultimi 16 tornei. Se non è caduta libera, tra un cambio di coach e l’altro, poco ci manca. Cade anche Sabine Lisicki, sfibrata dalle fatiche olimpiche e battuta in tre set dalla Suarez Navarro. L’unica a passare senza problemi è Marion Bartoli, prossima avversaria della Kvitova. A giudicare dai precedenti e dal modo in cui la ceca stava per perdere contro la Pervak, beh, anche qui c’è aria di exploit.
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