David Ferrer stoppa nei quarti di finale la corsa di Fabio Fognini a Vienna: il ligure parte meglio, poi si spegne alla distanza. Per lo spagnolo è la 38esima vittoria consecutiva contro un tennista azzurro, la nona contro Fabio. È l’unico top ten mai battuto dai nostri.La bestia nera del tennis italiano? David Ferrer. Quella ottenuta contro Fabio Fognini nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna è la sua trentottesima (!) vittoria di fila contro un azzurro. Nelle ultime stagioni, i nostri migliori giocatori hanno battuto Djokovic, hanno battuto Federer, hanno battuto Nadal, Murray, e pure tutti gli altri attuali top ten. Ma lui mai. La striscia è impressionante: 9-0 con Fognini e Seppi, 6-0 con Bolelli e Starace, 2-0 con Lorenzi e Volandri, più altre quattro. Per trovare la sua ultima sconfitta bisogna addirittura tornare al 2005, quando al primo turno dell’ormai scomparso ATP di Palermo l’iberico perse dal padrone di casa Francesco Aldi. È passata un’eternità, scandita da una vittoria dopo l’altra. Fino a ieri la sua vittima preferita era Andreas Seppi, oggi si è aggiunto Fognini, battuto 6-4 6-2 sul Rebound Ace della Wiener Stadthalle. La superficie sembrava poter dare un vantaggio all’azzurro, che arrivò vicino al successo solo sul cemento indoor, nel 2010 a Bercy, in un’annata in cui i campi dell’ultimo Masters 1000 stagionale furono particolarmente veloci. Invece nemmeno quella è bastata a cambiare gli equilibri. Un inizio balbettante dello spagnolo ha dato fiducia a Fognini, salito 3-1 nel primo set, ma è stato solamente un fuoco di paglia. Giusto il tempo che ‘Ferru’ aggiustasse il tiro e la partita ha presto cambiato padrone. Il trentatreenne di Javea è salito in cattedra con solito ritmo impressionante, giocando una palla più profonda dell’altra, senza sbagliare praticamente mai. Quasi avesse concentrato tutti gli errori all’inizio, per poi poter giocare in scioltezza. Dal 4-4 del primo set ha infilato una serie di cinque game di fila che ha risolto l’incontro, senza mai dare all’azzurro un appiglio per tentare la rimonta.
 
FOGNINI COMMETTE IL QUADRUPLO DEGLI ERRORI
In risposta Fabio ha dovuto fare i miracoli per vincere qualche punto, mentre al servizio ne ha regalato più di uno, sbagliando specialmente col diritto. E così la sconfitta è maturata piuttosto rapidamente, in un’ora e un quarto, che sarebbe potuta essere ancora meno se l’azzurro non si fosse preso una lunga pausa negli spogliatoi fra primo e secondo set, e pure un medical time out sullo 0-3 del secondo. Il fisioterapista gli ha fasciato la caviglia, ma fortunatamente pare non averne risentito più di tanto. La differenza l’ha fatta una seconda palla di servizio da un punto su quattro in tutto il match, e soprattutto i 36 errori non forzati: il quadruplo dei nove di Ferrer. È vero che l’ha anche quasi triplicato nei colpi vincenti (22 contro 8), ma il saldo è comunque nettamente a favore dello spagnolo. Nel finale dell’incontro, dagli spalti si è anche alzato qualche coro di sostegno per Fabio, ma ormai la vittoria era saldamente nelle mani di Ferrer. Nonostante sia stato fermo dal Roland Garros allo Us Open per un problema al gomito, il numero di due Spagna ha conquistato per il sesto anno consecutivo almeno cinquanta vittorie nel circuito, mettendo una seria ipoteca sulla conquista di un posto alle ATP World Tour Finals. Se fra le donne tre biglietti sono rimasti senza proprietaria fino a tre giorni da via, nel maschile la situazione Race to London appare già chiusa: fra lo spagnolo, ottavo, e Tsonga, nono, ci sono oltre 1.000 punti. Ferrer e Fognini si ritroveranno la prossima settima a Valencia, dove l’azzurro andrà a caccia di un altro bel risultato per chiudere l’anno fra i top-20. Li ha agguantati virtualmente, ma se vuole evitare che qualcuno da dietro gli faccia lo scherzetto deve raccogliere più punti possibile. In Spagna sarà fra le teste di serie: un buon punto di partenza.

ATP 500 VIENNA – Quarti di finale
David Ferrer (ESP) b. Fabio Fognini (ITA) 6-4 6-2