È guerra aperta tra la WTA e Ion Tiriac. Le antipatie e le frecciate sono ben presto scivolate sulle aule dei tribunali. Circa un anno fa, vi avevamo dato notizia della causa intentata da Tiriac alla WTA per il presunto comportamento scorretto in occasione del torneo di Madrid. Proprio in quella causa, si parlava di trame contrattuali e societarie che servirebbero per indebolire le tutele giuridiche degli organizzatori nei confronti del sindacato delle giocatrici. A quanto pare, è proprio questo uno degli oggetti del contendere nella citazione in giudizio effettuata dalla stessa WTA nei confronti del magnate rumena. Ma andiamo con ordine: l'antipatia è nata a seguito del torneo 2017, vinto da Simona Halep, in cui Tiriac la fece premiare dal connazionale Ilie Nastase, in quel momento nell'occhio del ciclone e inibito dall'ITF per i fatti di qualche settimana prima in Fed Cup, quando si rese protagonista di comportamenti scorretti di vario genere. Per voce del suo presidente Steve Simon, la WTA si lamentò della presenza di Nastase, affermando che non avrebbe dovuto esserci spazio per lui. Tiriac invocò le “scuse” della WTA, dicendo che Nastase è una figura “limpida” e che ha “dedicato 50 anni della sua vita al tennis”. Qualche mese dopo, la notizia della causa legale. Oggi emerge che Tiriac ne ha aperte ben tre: una in Spagna, una a Cipro, una in Romania. In una di queste, afferma che Steve Simon aveva danneggiato la sua immagine proprio con le critiche per la premiazione con Nastase. Nelle altre due, contesta principalmente il fatto che il Mutua Madrid Open deve assegnare lo stesso prize money a uomini e donne. La WTA non è stata a guardare e ha citato Tiriac presso il Tribunale Federale di New York.
UNA BATTAGLIA SUI CAVILLI
Motivo? Tiriac avrebbe dovuto ritirare immediatamente le sue cause sulla base di un accordo firmato con la WTA: ogni controversia, da contratto, avrebbe dovuto essere risolta tramite un arbitrato a New York. L'accordo esiste, ma gli avvocati di Tiriac hanno trovato un cavillo niente male: nel contratto siglato tra la WTA e la “Madrid Trophy Promotion” (la società che detiene i diritti del torneo) non è mai menzionato il nome di Tiriac. In sede dibattimentale, Simon ha detto che è “ben noto” che Tiriac sia il patron del torneo di Madrid, al punto che Manolo Santana (direttore del torneo fino a quest'anno: dal 2019, il suo posto sarà preso da Feliciano Lopez) afferma che Tiriac il suo capo e che gli riferisca settimanalmente tutto quello che accade. “Gli avvocati stanno cercando di slegare il nome di Tiriac dal torneo di Madrid – ha detto Simon – ma tutto il mondo sa che il suo nome è sinonimo dell'evento. Ha portato lui il torneo a Madrid, possiede l'ultima parola e controlla tutti gli aspetti significativi della manifestazione”. Il caso è ancora in corso presso il South District di New York e in una delle prossime udienze è prevista la presenza del rumeno, che però fa parlare di sé anche per altri motivi.
I 6 MILIONI DI VIKTOR ORBAN
Quasi a voler sfidare la WTA, infatti, ha detto di essere interessato ad acquistare la licenza per organizzare un altro torneo femminile! A quanto pare, avrebbe fatto una chiacchierata con Emil Boc, sindaco di Cluj Napoca, per capire se c'è voglia o interesse di acquisire una data. Secondo il rumeno, ci sarebbero 2-3-4 tornei in difficoltà e che sarebbero ben contenti di vendere la propria licenza. Se la cosa andasse in porto, l'evento si giocherebbe a Cluj e non a Bucarest, anche perché la capitale ospita già un torneo WTA subito dopo Wimbledon. Il baffo di Brasov, 79 anni, non si accontenterebbe di un semplice torneo International, ma vorrebbe qualcosa di più sostanzioso. Nel corso delle stesse dichiarazioni, Tiriac ha parlato anche del circuito maschile. In questo momento, Tiriac è co-proprietario del torneo ATP di Ginevra, piccola tappa che qualche anno fa ha acquisito la licenza che apparteneva alla vecchia World Team Cup di Dusseldorf (insieme a lui c'è l'ex top-5 Rainer Schuettler). Sembra che abbiano ricevuto un offerta di ben 6 milioni di euro da parte del Primo Ministro ungherese Viktor Orban. Non ha specificato, tuttavia, se ha risposto negativamente oppure se è in corso una trattativa. Non c'è dubbio che 6 milioni siano una cifra stratosferica per un ATP 250, anche perché un evento precedente a uno Slam non potrà mai contare sui migliori, salvo casi sporadici ed eccezionali. Per intenderci, la licenza di un evento simile si può acquistare anche con un milione o poco più. Chissà. Sarebbe il secondo “scippo” ungherese alla Romania, visto che un paio d'anni fa il torneo ATP di Bucarest (in cui c'era un coivnolgimento di Tiriac) è stato ceduto proprio a Budapest.