Marion Bartoli puntava a tornare in campo al Miami Open, ma nella sua comparsata al Tie Break Tens è parsa ben lontana da un livello degno del Tour. "Ho bisogno ancora di tante settimane di allenamento, e bisogna vedere come il mio corpo reagirà. Non tornerò fino a quando sarò al massimo della condizione". Significa che il rientro non è più scontato?Più che per la vittoria – peraltro davvero agevole – di Elina Svitolina, la prima edizione del Tie Break Tens interamente al femminile, organizzata al Madison Square Garden di New York in occasione del World Tennis Day, sarà ricordata per due ritorni. Uno è quello di Serena Williams, che nella Grande Mela si è regalata una rapida comparsa alla vigilia del suo rientro ufficiale nel circuito al Mandatory di Indian Wells, dove al primo turno affronterà la kazaka Zarina Diyas. L'altro, invece, è quello di Marion Bartoli. La francese è scesa in campo nella prima competizione (anche se non ufficiale) della sua seconda carriera, dopo aver risolto i terribili problemi di salute che nel post-ritiro l’avevano ridotta a uno scheletro. Fortunatamente oggi è tutto risolto, e proprio i momenti bui hanno dato alla tennista francese la forza di riprovarci col tennis, mollato nell’estate del 2013, con un titolo di Wimbledon appena messo in bacheca. Lo scorso dicembre ha annunciato l’intenzione di tornare, ha spiegato di aver ricevuto il semaforo verde dai medici e di aver ripreso già da tempo ad allenarsi a tempo pieno, cerchiando in rosso il Premier Mandatory di Miami come obiettivo. Tuttavia, nel rapido incontro disputato contro Serena Williams, e perso per 10 punti a 5, la 33enne di Le Puy-En-Velay è parsa ancora molto lontana da una forma accettabile per competere a certi livelli, faticando davvero troppo negli spostamenti laterali. La buona notizia è che lo sa benissimo, e di fronte ai giornalisti non si è nascosta. “In termini di colpi – ha spiegato – non mi sento lontana dal mio livello migliore, ma oltre ai colpi servono gli spostamenti, specialmente nel tennis femminile. Da quel punto di vista ho ancora bisogno di parecchie settimane di allenamento”."TORNERÒ SOLO SE AL 100%"
Dando una sbirciata ai 15 punti del mini-incontro, è evidente come il servizio abbia fatto parecchia differenza. Per una giocatrice che non ha nella mobilità la sua arma principale può diventare un colpo fondamentale (vedere Serena per credere), mentre quello della Bartoli, a causa della necessità di cambiare movimento esecutivo dopo i tanti problemi alla spalla incontrati in carriera, a livello di efficacia è ancora in alto mare. “Non avverto particolare dolore alla spalla – ha detto –, ma ho bisogno di ritrovare velocità e mi devo ancora abituare alla nuova tecnica. Aspetti che fanno sì che il mio ritorno non arriverà nei prossimi giorni. Ho ancora bisogno di tempo”. Anche se non l’ha detto esplicitamente, sembra abbastanza chiaro che il progetto di rientrare nel circuito in occasione del Miami Open sia stato rimandato, a data da destinarsi. “È difficile porre degli obiettivi sul mio ritorno, perché non posso sapere come il mio corpo reagirà a degli allenamenti sempre più intensi, necessari per tornare al mio livello migliore. E non so nemmeno se la mia spalla e il mio ginocchio reggeranno. Devo allenarmi ancora di più rispetto a una volta, per recuperare la forma e il tono muscolare, e stare in campo tantissimo per ritrovare il mio tennis. Ho ripreso un regime di vita totalmente diverso da quello dei periodi senza tennis. La mia unica certezza è che voglio tornare a fare ciò che più mi piace e più mi rende felice, ma ci sono ancora tanti punti di domanda. Ciò che è certo è che non tornerò nel circuito fino a quando non mi sentirò al 100%. Dopo questo lungo stop non ho intenzione di tornare al 40% o al 50% delle mie possibilità. Ma soltanto quando sarò al massimo”. Parole dai toni ben diversi rispetto a quelle, cariche di entusiasmo, pronunciate a dicembre. Tre mesi fa il rientro sembrava una cosa scontata. Ora c’è qualche interrogativo in più.
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