Taylor Fritz è già entrato fra i top-100, ma non è l’unica speranza degli Stati Uniti. Dietro di lui promettono grandi cose anche Tommy Paul e Frances Tiafoe, entrambi diciottenni. Per conoscerli meglio, il sito ATP li ha sottoposti a qualche simpatica domanda…Bisognerà attendere ancora, ma gli Stati Uniti iniziano a gustare un ritorno glorioso. I talenti delle classi 1997 e 1998 sono veramente tantissimi, impossibile che qualcuno non riesca ad arrivare ad altissimi livelli, a giocarsi le prime posizioni della classifica e i titoli negli Slam. Per il momento, l’unico già entrato fra i primi 100 è stato Taylor Fritz, di cui si è parlato parecchio nelle scorse settimane. Dietro di lui, secondo la classifica mondiale, ci sono Tommy Paul, classe 1997, e Frances Tiafoe, classe 1998. Due personaggi completamente opposti: il primo tranquillo e pacato, in campo come fuori, il secondo più estroverso, con l’aria da rapper e un tennis che ne rispecchia la personalità esplosiva. In occasione dell’ATP 250 di Houston, dove Paul ha vinto il primo match in carriera nel circuito maggiore mentre Tiafoe è caduto al primo turno, il sito ATP ha posto a entrambi le 9 domande della rubrica “Last Time”, per provare a conoscerli meglio. Cosa si è scoperto? Che Paul ha imparato a incordare le racchette su YouTube, ma poi ci ha rinunciato, mentre Tiafoe ha dormito abbracciato a… Kozlov!
L’ULTIMA VOLTA CHE…
Hai perso un aereo?
TOMMY PAUL – Non credo di aver mai perso un aereo. Mi è capitato che tanti voli venissero cancellati, bloccandomi in dei posti assurdi, ma a memoria non ho ancora perso un volo. Sono fortunato.
FRANCES TIAFOE – È successo lo scorso anno, la prima settimana di novembre. Stavo andato a Knoxville per il Challenger, e mentre aspettavo in aeroporto stavo guardando sul cellulare una puntata di Friday Night Lights, su Netflix. Mi sono distratto, non ho sentito la chiamate a ho perso il volo. È stato abbastanza imbarazzante. Ho detto all’imbarco che il volo non era stato chiamato, invece mi hanno risposto che l’avevano fatto un milione di volte. Così sono tornato a casa e ho detto a mia madre cosa avevo combinato. “Non sei un ragazzo molto sveglio”, mi ha risposto.
Hai perso qualcosa di importante?
TOMMY PAUL – Sicuramente il mio cellulare, probabilmente un paio di volte. Ma dall’ultima è passato un po’, almeno due anni. Credo di averlo lasciato da qualche parte in una piscina, ma non ne sono sicuro. In più è anche finito in lavatrice un paio di volte.
FRANCES TIAFOE – Oggi. Non riuscivo a trovare la mia carta di credito, ero pronto a bloccarla quando è saltata fuori dai miei pantaloni. Perdo sempre un sacco di cose, quindi è un fatto abbastanza normale.
Hai pagato per un campo da tennis?
TOMMY PAUL – A casa, nel New Jersey, durante l’off-season. Sono andato ad allenarmi in un club vicino a dove abito, e ho dovuto pagare i campi.
FRANCES TIAFOE – Mai. Non credo di aver mai pagato per giocare a tennis. A volte, a casa, ho comprato delle palline, ma non ho mai speso soldi per un campo.
Essere famoso ti ha aiutato?
TOMMY PAUL – Mai (ride). Per il momento mai. Sto aspettando la mia prima volta.
FRANCES TIAFOE – A dicembre ero a cena con mio fratello, e quando è arrivato il conto la cameriera mi ha detto che una signora aveva appena pagato per me. Quindi sono andato da lei e l’ho ringraziata. Non so chi fosse, non l’avevo mai vista prima. Mi ha detto: “sono una tua grande fan”. Le ho chiesto se c’era qualcosa che potessi fare, e mi ha risposto “no, vai solo avanti così”. È stato molto fico.
Hai incordato una racchetta da tennis?
TOMMY PAUL – Circa due anni fa. Fino ad allora ero solito incordare da solo le mie racchette, ma da quando ho iniziato rompevo le corde troppo spesso, praticamente ogni 40 minuti, quindi 3 o 4 racchette al giorno. Ho imparato grazie ad alcune persone e a dei tutorial su YouTube. È abbastanza semplice, avevo una piccola macchina incordatrice. Dopo gli allenamenti incordavo tutte le mie racchette. Era terribile. Un giorno mi sono stancato e ho deciso che non l’avrei fatto mai più.
FRANCES TIAFOE – Mai fatto. Ci ho provato circa un anno fa, ma solo per le corde orizzontali ho impiegato 45 minuti, perché ho cercato di essere il più preciso possibile. La parte verticale era già fatta, quindi dovevo continuare a passare la corda sopra e sotto. Mi sono annoiato. Diciamo che non mi sono mai applicato per imparare.
Hai cucinato per te o per qualcun altro?
TOMMY PAUL – Non so cucinare. A memoria, l’ultima volta che l’ho fatto è stato due mesi fa. Ero con Reilly Opelka (coetaneo e suo migliore amico, ndr) ed è andata più o meno così: “sai cosa facciamo? Cuciniamo per noi, cuciniamo un piatto di pasta”. L’abbiamo fatto, e non è venuta nemmeno così male. Per noi è stato un successo. Penne con salsa alla marinara. Eravamo a Boca Raton. Comunque siamo più gente da ristorante, preferiamo mangiare fuori, e tanto.
FRANCES TIAFOE – L’ultima volta che ho cucinato è stato pessimo. Ero a casa mia con qualche amico, e ho provato a fare delle lasagne. Mia madre le fa spesso, l’ho osservata e pensavo di riuscirci. Invece ho bruciato tutto. Non lo farò mai più. Però non ho mandato a fuoco la casa, è già qualcosa.
Hai incontrato un tuo idolo d’infanzia?
TOMMY PAUL – Direi cinque mesi fa. Sono andato ad Austin, in Texas, ad allenarmi con Andy Roddick. Lui è stato il mio idolo da ragazzino, poter stare insieme a lui per una settimana è stato fantastico. Però non abbiamo giocato dei set. Ci siamo solo allenati, due contro uno. Eravamo io e Mitchell Krueger.
FRANCES TIAFOE – Ho incontrato Paul Pierce (un cestista, ndr) a un incontro dei Washington Wizards, durante i play-off dello scorso anno. È stato incredibile, non ci potevo credere.
Hai diviso la camera d’hotel con un altro giocatore?
TOMMY PAUL – È stato tre giorni fa, anzi no, due giorni fa. Ho diviso la stanza con Reilly Opelka, per risparmiare dei soldi.
FRANCES TIAFOE – A gennaio, al Challenger di Maui. Ero con Stefan Kozlov e Michael Mmoh, e ci siamo divertiti tantissimo. Siamo andati in spiaggia ogni giorno, non sembrava stessimo giocando un torneo. Eravamo in tre con due letti, ho dormito insieme a Kozlov la gran parte delle notti. Mmoh si muove troppo, così gli abbiamo lasciato un letto da solo. È stato molto divertente, probabilmente uno dei tornei più divertenti da un sacco di tempo. E ho dormito bene. Stefan ha il sonno pesante, mi è capitato di svegliarmi col suo braccio addosso, ho provato a spostarlo ma nulla. È come una pietra.
Hai chiesto una foto o un autografo a una persona famosa?
TOMMY PAUL – Ho chiesto una foto a Federer la scorsa settimana, quando ci siamo allenati insieme a Miami, sulla terra.
FRANCES TIAFOE – A dicembre ho visto Dwayne Wade (altro cestista, ndr) nello spogliatoio dei Miami Heat. Ho fatto un selfie con lui, insieme alla mia ragazza. È stato incredibile.
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