L’infortunio di Robredo e i tanti forfait hanno aperto le porte della Hopman Cup al 32enne Daniel Munoz de la Nava, numero 194 ATP. “Dovevo passare il capodanno a casa, lo trascorrerò in smoking”.
Doveva essere un Capodanno come tanti altri. Daniel Munoz de la Nava lo avrebbe trascorso a Madrid, stappando la bottiglia di spumante insieme alla famiglia. L’idea era rimettersi in sesto fisicamente e iniziare la stagione con i tornei sudamericani di febbraio. Ma a un certo punto gli ha squillato il telefono. Erano gli organizzatori della Hopman Cup di Perth, al via nella notte tra venerdì e sabato. Il forfait di Tommy Robredo (non si è ancora ripreso dal piccolo infortunio patito durante il Masters spagnolo) ha obbligato a cercare un sostituto in fretta e furia. La Spagna non poteva mancare, è il paese campione in carica. Lo scorso anno vinsero con Fernando Verdasco e Anabel Medina Garrigues. Disperati, hanno contattato Munoz de la Nava. E lui, mai entrato tra i top-100, ha detto si. “Mi ha chiamato Anabel meno di 48 ore fa e mi ha detto che Robredo era infortunato. Avevano chiamato diversi giocatori che mi stanno davanti in classifica, ma erano impegnati con altri eventi oppure mezzi infortunati. Io ho un problema fisico che mi trascino da Wimbledon. Tuttavia, partecipare alla Hopman Cup è un premio per tutti gli anni trascorsi in giro per il mondo. Ho sempre avuto il desiderio di rappresentare la Spagna. Adesso c’è l’opportunità, anche se non è il mio miglior momento di forma”. Si tratta pur sempre di un’esibizione, ma per il numero 194 ATP è la realizzazione di un sogno. Una storia dal sapore romantico, anche perché difficilmente sarà competitivo contro Radek Stepanek, John Isner e Jo Wilfried Tsonga. E non sapeva neanche che la Spagna è campione in carica.
“Con Anabel mi trovo molto bene. Ha la mia età e ci conosciamo da quando abbiamo 15 anni. Non ho mai giocato un doppio misto in tutta la mia vita. Farlo con lei, che ha una grande esperienza in Hopman Cup e nei tornei del Grande Slam, credo che sia la cosa migliore. Inoltre mi ha raccontato che si tratta di un torneo molto divertente, dove i giocatori sono trattati bene e c’è parecchio pubblico. Giocare contro i più forti sarà un sogno”. E così, il Capodanno in famiglia di Munoz de la Nava diventerà un appuntamento formale con una cena di gala, smoking e abiti ultra eleganti. A Perth sarà accompagnato dalla moglie, la figlia di 10 mesi e il cognato. Avrà bisogno del loro sostegno per tre singolari proibitivi: “Stepanek ha una grande varietà di colpi, adotta il serve and volley. Credo che mi divertirò. Contro Isner dovrò usare uno scudo per non farmi ammazzare dai suoi servizi. Tsonga? Non sarebbe male se giocasse un po’ rilassato”. Munoz de la Nava compirà 32 anni il prossimo 29 gennaio e ha ancora il sogno di entrare tra i top-100. Ha trascorso tanti anni ai margini del grande tennis, ma non ce l’ha mai fatta. Un po’ per gli infortuni, un po’ per un tennis non trascendentale. E’ uno che conosce bene i tornei challenger e i sacrifici. Per questo, anche se non guadagnerà quanto Robredo, l’ingaggio lo ha convinto a sobbarcarsi la maxi-trasferta. “Scoprirete un giocatore abbastanza aggressivo. Mi piace stare con i piedi sulla linea di fondo e scendere ogni tanto a rete. Poi sono mancino…”. Se dovessero vincere il torneo, ha già promesso di rasarsi. Difficilmente accadrà.
A Perth ci sarà anche l’Italia, rappresentata da Andreas Seppi e Flavia Pennetta. Gli azzurri sono finiti nel gruppo con Australia, Canada e Polonia. Un girone complicato ma non impossibile, anche perché il clima da esibizione e i muscoli ancora imballati potrebbero favorire qualche sorpresa. La Pennetta sfiderà Radwanska, Stosur e Bouchard, mentre Seppi se la vedrà con Panfil, Tomic e Raonic. L’esordio sarà nella notte tra venerdì e sabato, nel match inaugurale, contro la Polonia priva di Janowicz. Il polacco non sta ancora bene e sarà sostituito da Panfil, numero 288 ATP, il peggio piazzato nella competizione (per la gioia di Munoz de la Nava). La formula è semplice: le vincenti di ciascun girone si affronteranno in finale. Per l’Italia sarà la nona partecipazione: nelle otto precedenti apparizioni (la prima nel 1990, con Paolo Canè e Laura Golarsa) non abbiamo mai raggiunto la finale. Chissà che non sia la volta buona…
HOPMAN CUP 2014
GRUPPO A
AUSTRALIA – Bernard Tomic, Samantha Stosur
CANADA – Milos Raonic, Eugenie Bouchard
ITALIA – Andreas Seppi, Flavia Pennetta
POLONIA – Grzegorz Panfil, Agnieszka Radwanska
GRUPPO B
REPUBBLICA CECA – Radek Stepanek, Petra Kvitova
FRANCIA – Jo Wilfried Tsonga, Alize Cornet
SPAGNA – Daniel Munoz de la Nava, Anabel Medina Garrigues
STATI UNITI – John Isner, Sloane Stephens
Gli impegni dell’Italia (orario italiano)
Sabato 28 dicembre, ore 3: Italia – Polonia
Martedì 31 dicembre, ore 3: Italia – Australia
Giovedì 2 gennaio, ore 3: Italia – Canada
Tutti gli incontri degli azzurri saranno trasmessi da SuperTennis
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