La danese non ha raggiunto il numero minimo di presenze in Fed Cup, dunque non è ritenuta eleggibile per Rio de Janeiro. Il Comitato Olimpico danese l’aveva scelta come portabandiera: anche per questo, “Caro” farà ricorso. La decisione è prevista per il 30 giugno. Ha saltato l’ultima tornata per un infortunio alla caviglia.

. Pur essendo stata nominata portabandiera della Danimarca dal Comitato Olimpico danese, è stata ritenuta non eleggibile dall’ITF per i Giochi di Rio de Janeiro. Il motivo è semplice: Caroline non è stata disponibile per un numero sufficiente di incontri di Fed Cup nell’ultimo quadriennio. La Federazione Internazionale non ha ritenuto una “giusta causa” l’infortunio alla caviglia che le ha impedito di giocare l’ultima tornata di Fed Cup. Caroline farà ricorso e il prossimo 30 giugno scoprirà se potrà davvero andare a Rio. Le sarebbe bastato giocare una partita nel raggruppamento che si è tenuto in aprile in Egitto, ma il problema alla caviglia l’ha tenuta fuori dal tour per due mesi.

E’ tornata a giocare soltanto questa settimana a Nottingham, dove ha perso al secondo turno. Come detto, l’udienza si terrà il 30 giugno e la federazione danese darà tutto l’appoggio possibile alla sua giocatrice. C’è una postilla regolamentare che renderà difficile l’appello: per ritenere giustificata un’assenza in Fed Cup, una giocatrice deve essere stata ferma per almeno sei mesi. Non è il caso della Wozniacki, che negli ultimi quattro anni ha giocato solo tre partite di Fed Cup, tutte in un raggruppamento tenutosi lo scorso anno in Montenegro. Vinse tutti i singolari contro le rappresentanti di Algeria, Norvegia e Grecia. Ma i regolamenti dicono che non basta. Faranno un’eccezione o preferiranno evitare un precedente?