Simone Bolelli e Fabio Fognini battono il duo kazako Golubev/Nedovyesov 7-6 6-3 6-7 6-4, mostrandosi più forti anche di qualche errore arbitrale di troppo nel terzo set. Italia avanti 2-1 ad Astana, a Seppi la prima chance di chiudere i conti.La strada si è complicata, e non solo per colpe dei nostri o meriti dei rivali, ma Simone Bolelli e Fabio Fognini ce l'hanno fatta comunque, prendendosi l'ennesimo successo in doppio e portando l'Italia a un punto da quarti di finale di Coppa Davis. I nostri si sono rivelati più forti di tutto e tutti: sia di Golubev e Nedovyesov, sia di una situazione complicatissima da gestire, con troppe chiamate sbagliate che potevano mandarli fuori di testa. Anche volendo lasciar da parte il nazionalismo, capita veramente di rado di veder così tanti errori da parte dei giudici di linea. Naturale che venga qualche dubbio. Sono sorti anche ai due azzurri, comunque bravi a non dare troppo peso alla situazione, protestando con giudice di sedia e referee nei limiti del regolamento, senza mai perdere la concentrazione. Anche per questo, dopo aver perso per 15-13 al tie-break un terzo set rocambolesco con sei match-point mancati, hanno ripreso come se nulla fosse, fino al 7-6 6-3 6-7 6-4 valido il preziosissimo punto del 2-1. L’hanno fatto da coppia vera, mantenendo un rendimento costante fra loro per tutta la durata dell’incontro, a dimostrazione di come uno Slam non si vinca per caso. Magari lasciavano scivolare troppo velocemente dei game di risposta, magari invece giocavano benissimo, ma salivano e scendevano sempre insieme, senza che uno dei due dovesse mai impegnarsi a ‘tener su’ il compagno. Pare una banalità, invece significa molto. Anche per questo, nonostante qualche momento di difficoltà ci sia stato, non hanno mai dato l’impressione di soffrire o poter perdere l’incontro. Nemmeno quando nel primo set stavano controllando senza difficoltà e poco dopo si sono trovati a fronteggiare un set-point sul 4-5 (salvato col servizio da Bolelli), e neppure quando sul 3-3 del quarto è arrivata una palla-break che pareva una bomba pronta ad esplodere. Fognini l’ha disinnescata con un servizio vincente, e i nostri non han più concesso nulla.
 
NEDOVYESOV CROLLA NEL FINALE
A Golubev, per lunghi tratti il meno incisivo dei quattro, sarà capitato di rivivere il match di ieri con Seppi. Proprio come nella prima giornata, il kazako ha reagito da due set sotto, alzando il livello sino a giocare un tie-break perfetto, e guadagnando una chance per allungare nel quarto. Ma dopo averla mancata è stato costretto a vedere l’incontro scappare via. Ieri è stato merito di Seppi, oggi ha qualche colpa il suo compagno Nedovyesov, protagonista di un inizio incredibile (ed era solamente alla seconda apparizione con la Nazionale) ma poi via via calato con il passare dei set. Ha perso sicurezza e iniziato a sbagliare sempre di più, sino alla frittata del decimo game: Fognini in versione ‘Spiderman’ (come l’ha definito poco dopo Bolelli) ha ripreso una palla dalla tribuna vincendo il primo punto, lui gli ha regalato i tre successivi con altrettanti errori al volo, consegnando alla coppia azzurra la quinta vittoria (su sei impegni) in Coppa Davis. Come detto, oltre al comunque ottimo rendimento in campo, attestato dal solo break concesso in 3 ore e 18 minuti (sul servizio di Fognini, sul 3-4 del primo set), è piaciuto il modo in cui la coppia italiana ha gestito dal punto di vista mentale la situazione che si è creata al National Tennis Centre di Astana. È vero che hanno perso mancando sei palle match un tie-break fiume inizialmente riaperto da 3-6, ma possono recriminare appena sull’ultimo, quando nello scambio Bolelli ha spedito lungo un diritto. Sugli altri sono stati più bravi i rivali. Quello che conta è essere subito riusciti a dimenticare le occasioni passate, andando a prendersi senza ulteriori scossoni il punto che può valere i quarti di finale.
 
"SENZA OCCHIO DI FALCO SAREBBE SUCCESSO DI TUTTO"
È stato un match difficile a livello nervoso. Ci sono stati tanti errori clamorosi e tutte le volte ci hanno fatto ripetere il punto. Questo ha complicato ancor di più la situazione, e poi Golubev nel tie-break ha tirato solo sassate in campo. Nel quarto set c’è stato un momento di tensione quando abbiamo concesso la palla-break, ma anche oggi abbiamo dimostrato di essere una grande coppia”. Gli fa eco Fognini: “non mi era mai capitato di vedere cose simili, ma siamo riusciti a rimanere tranquilli, allungando la nostra serie di vittorie. Ora manca solo un punto, arrivare all’ultima giornata sul 2-1 è pur sempre meglio che sull’1-2”. Immancabile l’elogio a Chicco e Chicco (come si chiamano fra di loro) da parte di Corrado Barazzutti, che ha anche ricevuto un ‘warning’ per proteste. “Hanno confermato di essere uno dei doppi più forti del mondo, vincendo un incontro difficile per varie ragioni. Oggi mi sono parecchio arrabbiato, perché ci sono state un sacco di situazioni sfavorevoli. Troppi errori, senza l’occhio di falco sarebbe potuto succedere di tutto. I ragazzi hanno mostrato personalità, prendendosi un successo meritato. Ora siamo sul 2-1, quindi moderatamente contenti. Ma non è finita qua”. A Seppi il compito di provare a chiudere i conti, domattina alle 9 contro Kukushkin. Se l’altoatesino non dovesse farcela, sarà poi uno fra Fognini e Bolelli a sfidare Golubev. In teoria dovrebbe toccare al bolognese, ma la sua prestazione di ieri ha lasciato qualche perplessità. La domanda a trabocchetto l’ha servita Giovanni Di Natale, inviato di Supertennis: “con un Fognini così, le sarà venuto qualche dubbio su chi schierare nell’ultimo singolare”. “Veramente ho le idee molto chiare”, la risposta di Barazzutti. La speranza, tuttavia, è di non dover arrivare così in là.

COPPA DAVIS 2015 – Primo turno
KAZAKHSTAN-ITALIA 1-2
Mikhail Kukushkin (KAZ) b. Simone Bolelli (ITA) 7-6 6-1 6-2
Andreas Seppi (ITA) b. Andrey Golubev (KAZ) 6-3 6-3 6-7 6-2
Bolelli/Fognini (ITA) b. Golubev/Nedovyesov (KAZ) 7-6 6-3 6-7 6-4