Al Tennis Club Crema, la protagonista della settimana è stata senza dubbio Lisa Pigato, la cui stella non è stata per nulla offuscata dalla sconfitta contro la serba Tamara Malesevic, testa di serie numero uno, per 6-2 7-5. Non avrebbe potuto essere altrimenti.
Dopo un primo set senza storia, la milanese ha dato filo da torcere alla Malesevic. La Pigato si trovava in difficoltà, la serba stava dominando, era in vantaggio 6-2 3-1, ma è bastato un incoraggiamento da parte di papà-coach Ugo Pigato (ex 373 ATP e 164 in doppio) per ribaltare la situazione: “Forza Lisa, la partita può ancora girare”. E infatti ha iniziato a girare, Lisa ha alzato il ritmo e ha dato grande spettacolo. Si è portata avanti 4-3 con una palla per il 5-3 e successivamente ha avuto un set point sul 5-4. Ma non c’è nulla da rimproverarsi:l Presidente del Tennis Club Crema Stefano Agostino, durante la premiazione, ha affermato: “L’ultima volta che ho fatto i complimenti a una ragazza in questo torneo stavo parlando con Camila Giorgi. Era molto talentuosa come la sei tu, Lisa. Ti auguro il suo stesso percorso”. Il torneo internazionale di Crema porta bene alla famiglia Pigato: due anni fa infatti, Giorgia, la sorella maggiore, dopo un’ottima settimana si è arresa in finale. Quest’anno Lisa si è tolta parecchie soddisfazioni: è stata incoronata campionessa italiana Under 12, vincendo la prestigiosa Lambertenghi, è stata portabandiera al torneo organizzato dalla Longines al Roland Garros, e ha svolto un ottimo percorso al torneo internazionale Under 14 di Messina. Per tutto l’anno, inoltre, si è confrontata con ragazze più grandi di lei ma è stata l’unica imbattuta in Serie B, dove rappresenta il Junior Tennis Milano. Insomma, una sicurezza.
“Lisa ha disputato un ottimo torneo, considerando il fatto che gioca con tre anni di anticipo. Sono molto contento del tennis espresso durante tutta la settimana, ovviamente era inferiore a tutte le altre sul piano atletico. Nonostante questa carenza fisica ha giocato un tennis di qualità. Quello che è emerso in finale, con una giocatrice esperta e più alta di 20 cm, è stato che dopo l’emozione della festa e l’inno nazionale, Lisa ha impiegato un po’ a carburare. Tuttavia, quando ha iniziato a giocare ho visto una ventina di minuti di altissima qualità che forse non avevo ancora ammirato. E’ bello vederla crescere in poco tempo, vederla fare dei salti di qualità. E’ una grande soddisfazione. Ora Lisa deve allenarsi, giocherà con la nazionale Under 14, un’esperienza importante che arricchirà il suo bagaglio. È giusto che lei assapori il livello internazionale. Lisa deve crescere serena, quando gioca ha sempre il sorriso e questa è la cosa più importante.”
“I rapporti tra padre e figlio in campo sportivo sono difficoltosi. Per il momento, e spero anche in futuro, tra noi c’è un giusto equilibrio e questo lo reputo un grande vantaggio. Posso gestire una figlia senza grandi problemi, conosco questo sport e so che non ci si deve esaltare neanche dopo buonissimi risultati: il percorso è molto lungo e le possibilità di arrivare non sono poi molte. So anche che Lisa è promettente, mi segue molto, si applica, non ci sono grandi contrasti tra me e lei. Lei vive serenamente in una famiglia che mastica sport tutti i giorni, dunque vi assicuro che cresce in un ambiente sano”.
La strada è ancora lunga, ci mancherebbe. Ma non c’è dubbio che la giovanissima Lisa sia un cavallo su cui scommettere. Magari arriverà, magari no, ma il potenziale c’è tutto.