Ottima giornata per gli azzurri: Fognini, Seppi e Pennetta fimano un clamoroso "hattrick" battendo tre americani, mentre la Giorgi si regala la sfida alla Sharapova. KO la Schiavone. 
Camila Giorgi continua a vincere: adesso sfida la Sharapova

Di Riccardo Bisti – 9 marzo 2014

 
Fino a qualche anno fa era impensabile. Italia-Stati Uniti 3-0, sul cemento, a Indian Wells. E invece è successo. Tra gli uomini abbiamo soltanto quattro top-100, ma la salute del movimento si misura anche dalla qualità dei risultati. E i successi di Fabio Fognini e Andreas Seppi hanno un certo valore. Ok, avevano il favore di classifica (e anche di pronostico, nel caso di Fognini) contro Ryan Harrison e Sam Querrey, ma potevano tranquillamente perdere. Invece gli azzurri hanno lottato, superato le difficoltà, hanno rimontato un set di svantaggio e si sono presi un successo importante. Fognini ha mostrato un ennesimo passo avanti sul piano della maturità. Dopo aver perso il primo set (male, dopo essere stato avanti 5-2), ha subito un clamoroso torto arbitrale in avvio di secondo set, quando un suo colpo vincente, erroneamente chiamato out, è stato corretto da occhio di falco. Tutto ok, non fosse che il giudice di sedia ha ordinato la ripetizione del punto. Fabio se l’è presa, ha protestato a lungo, chiedendo l’intervento del supervisor, ma non c’è stato nulla da fare. In altri tempi, si sarebbe disunito. Invece ha fatto il McEnroe e si è esaltato dopo la protesta, dominando il secondo set e comandando sempre nel terzo. Dopo tre break nei primi tre game, Fabio è stato bravo a cancellare tre palle break che avrebbero potuto creargli più di una noia. Il successo vale 45 punti: al di là del bottino e del prossimo match contro Monfils, emerge la nuova mentalità di Fognini: non importa se si gioca a migliaia di chilometri da casa: i Masters 1000 sono fondamentali per raggiungere l’agognato obiettivo. Fabio lo sa, ed è deciso a giocarli al top, come non sempre gli è capitato in passato. Indian Wells gli piace, le condizioni sono ottime, tanto che lo scorso anno tolse un set a Novak Djokovic. Se davvero entrerà tra i top-10, pochi ricorderanno il successo su Harrison, ma è stato più importante di quel che sembra.
 
Prova di maturità anche per Andreas Seppi. Andreas viene da un brutto inizio di stagione, e per vederlo favorito contro Sam Querrey serviva un certo esercizio di fede. Andreas ha annullato due matchpoint nel secondo set, ma ha mostrato un gran coraggio. Sotto 6-4, 5-4 e 15-40 sul proprio servizio, si è tirato fuori dalla buca e ha dominato il tie-break. Molto bene anche nel terzo, in cui rischiava di andare subito in svantaggiio, ma restava a galla prima di trovare il break decisivo nel sesto game. Il desiderio di vincere a tutti i costi si è visto nel game successivo, quando ha annullato l’ennesima palla break. Insomma, ha vinto tutti i punti importanti. E’ vero che Querrey non sta attraversando un gran momento (anche se lo shock per essere stato lasciato dalla fidanzata dovrebbe essere stato assorbito), ma batterlo a casa sua è un buon colpo. Se gestita bene, questa vittoria potrebbe dare la svolta alla sua stagione. Adesso giocherà, senza nulla da perdere, contro l’imbattuto Stanislas Wawrinka. Lo svizzero è tornato a Indian Wells dopo sei settimane di inattività, battendo Ivo Karlovic con il punteggio di 6-3 7-5. Ovviamente sarà favorito, ma Seppi ricorda bene il miracoloso successo di un paio d’anni fa al Foro Italico. Un match ad alto tasso emotivo, e chissà che il ricordo non possa influire, almeno un po'.
 
Il tris azzurro era firmato da Camila Giorgi. L’italoargentina infilava la quarta vittoria di fila battendo nientemeno che Sorana Cirstea, molto pericolosa su questi campi. Finalista a Toronto nel 2013, è una grande colpitrice. Ma la Giorgi non le è da meno e si è imposta col punteggio di 7-6 6-3. I due set hanno avuto un andamento-fotocopia. Avanti 3-1, la rumena ha subito il prepotente ritorno della Giorgi. Nel primo, Camila non riusciva a chiudere ed era costretta al tie-break, ma lo vinceva con quattro punti consecutivi da 3-3 al 7-3. Nel secondo, invece, la serie di giochi consecutivi di prolungava a cinque e le regalava un successo di prestigio. Adesso sfiderà Maria Sharapova: come scritto nei giorni scorsi, è un match da non perdere. Camila ha dimostrato di non patire in alcun modo il “miedo escenico”, ed anzi sembra esaltarsi. Si è visto in Fed Cup, ma soprattutto lo scorso anno allo Us Open, quando domò nientemeno che l’Arthur Ashe Stadium, il campo più grande del mondo. La Sharapova, al rientro dopo l’esperienza da inviata alle Olimpiadi di Sochi, ha esordito senza problemi contro Julia Goerges. Match da non perdere, perché il tennis frenetico della Giorgi potrebbe sorprendere i rituali di Masha. In serata, Flavia Pennetta ha sancito il gustoso 3-0 tra Italia e USA battendo Taylor Townsend con il punteggio di 6-3 6-7 6-3. E' stato un match molto complicato, in cui la giovane americana ha mostrato tutto il suo valore. Nel terzo set è stata addirittura avanti di un break (3-2 e servizio), ma la Pennetta si è ripresa appena in tempo e si è imposta dopo due ore e dodici minuti. Nulla da fare per Francesca Schiavone, battuta molto nettamente da Samantha Stosur. L’australiana si è imposta 6-2 6-3, dominando al servizio. Francesca ha lottato con generosità, ma non si è procurata nemmeno una palla break. Era ovvio che prima o poi avrebbe ceduto la battuta. E’ successo tre volte (due nel primo set, una nel secondo). Le sconfitte fanno sempre male, ma Francesca avrebbe messo mille firme per perdere oggi e vincere la finale del Roland Garros 2010. E’ andata proprio così, quindi zero recriminazioni. Per un posto negli ottavi, l'australiana sfiderà proprio Flavia Pennetta. 
 
MIRACOLO KLEYBANOVA
. In campo femminile si sono registrate un paio di sorprese. La più clamorosa riguarda Alisa Kleybanova, di nuovo in campo a tempo pieno dopo le sofferenze inenarrabili negli ultimi 2-3 anni. Sorprende la facilità con cui ha battuto Garbine Muguruza (n.32 del draw), soprattutto dopo la gran fatica per battere la Duval. Cade anche Sabine Lisicki: a quanto pare, la cura Hingis non funziona granchè. La tedesca si è arresa al tie-break del terzo contro la canadese Aleksandra Wozniak. In campo maschile, esordio easy per Roger Federer, vincitore su Paul Henri Mathieu (che comunque lo ha costretto a giocare un tie-break), mentre Andy Murray ha rimontato un set di svantaggio all’imprevedibile Lukas Rosol. L’unica sospresa di giornata è stata la sconfitta di Jerzy Janowicz contro Alejandro Falla, ma è soprattutto colpa del polacco, che ha sciupato l’inverosimile. Meno sorprendente l’uscita di un’altra testa di serie, Pablo Andujar, battuto in tre sete d Jiri Vesely. 

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – TABELLONE E RISULTATI

PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS – TABELLONE E RISULTATI