Fuori in semifinale tre dei quattro azzurri impegnati: all’Avvenire rimane solo la ligure Giulia Peoni. Sfiderà l’argentina Carla…

Un'italiana in finale al Torneo dell'Avvenire mancava dal 2009. Ora però la ligure Giulia Peoni riporta il tricolore nell'atto decisivo dopo 6 anni, quando fu Sara Eccel a conquistare il match clou. Obiettivo raggiunto grazie alla vittoria nel derby in semifinale contro la trentina Monica Cappelletti. Un incontro a due velocità, con un primo set rapido e a senso unico finito nelle mani della Cappelletti, che però nel secondo parziale ha perso incisività, mentre la ligure ha ritrovato fiducia e qualche accelerazione mancina in più, armi che le hanno consentito di riportare l'equilibrio nel match. Peoni che è scappata anche nel terzo parziale, in un amen, sul 3-0 prima di fissare il punteggio sul 1-6 6-4 6-2. Nell'altra semifinale invece, quella della parte bassa del tabellone, Federica Bilardo non ce l'ha fatta. Un po' la caviglia, ancora segnata dal match contro la serba Danilovic nei quarti di finale, un po' la solidità (anche mentale) di Maria Lourdes Carle: fatto sta che la bionda siciliana, quarto-finalista all'Avvenire 2014, è uscita in semifinale anche nell'edizione n.51. Un match lungo soltanto un set in realtà, finito al tie-break vinto dall'argentina, testa di serie n.1 del tabellone: con la siciliana caparbia nel restare attaccata a una partita in cui si è sempre trovata a rincorrere, salvando anche 3 set point tra 5-4 e 6-5. E il tie-break ha avuto una storia del tutto simile all'andamento del parziale, almeno per i primi 6 punti. Poi però la sudamericana ha messo un'altra marcia, complici anche un paio di errori di diritto della mancina azzurra in momenti delicati. Finale dunque italo-argentina, con l'azzurra che avrà il suo bel daffare per scardinare le geometrie della piccola Carle e riportare in Italia il titolo in rosa, che manca dal 2005 quando fu la toscana Corinna Dentoni ad alzare il trofeo. L'atto conclusivo, ripreso dalle telecamere di SuperTennis, prenderà il via alle ore 11.

 

Nel primo pomeriggio invece sarà la volta dei maschi in una finale tutta straniera. Anche se l'Italia può considerarsi ancora sazia dalla doppietta firmata da Baldi e Pellegrino tra 2012 e 2013, il milanese Filippo Speziali e il siracusano Alessandro Ingarao nulla hanno potuto rispettivamente contro lo svizzero Jakub Paul e contro l'ungherese Zsombor Piros. Soltanto sei i giochi racimolati dai due azzurri. Poca storia in mattinata sul campo centrale, quella che ha aperto il programma di venerdì. Con il siciliano Alessandro Ingarao che ha avuto poche chance – se non nessuna – contro la facilità di gioco e il talento dell'ungheresino, testa di serie n.11 e n.43 del ranking Tennis Europe. Un primo set rapido, e ancor di più il secondo. Come sono stati rapidi anche i parziali che hanno condannato l'allievo del Vavassori Team: Speziali è stato travolto da un doppio 6-1 e dal tennis intelligente di Paul. La finale maschile è prevista per le ore 14, ma con un occhio rivolto al cielo e uno rivolto alle previsioni del tempo.

 

Ufficio Stampa Torneo Avvenire