Leggi Zverev e se il nome è Alexander, per l’Italia la notizia è buona. Se invece è Mischa non lo è affatto. Il mercoledì azzurro all’ATP 250 di Shenzhen è stato profondamente segnato dai fratelli tedeschi, nel bene per Thomas Fabbiano, nel male per Fabio Fognini, che dopo la facile vittoria all’esordio contro Dudi Sela aveva ottime chance di raccogliere un buon numero di quei punti che gli servono per tornare (almeno) fra i primi 32 del mondo, e conquistare una testa di serie per l’Australian Open. Invece sul piccolo Campo 1 dello Shenzhen Longgang Sports Center, che dal 2014 ospita il primo torneo ATP dell’Asian Swing, il numero 2 d’Italia si è arreso per 7-6 6-4 al suo coetaneo Mischa Zverev, numero 120 ATP, lo stesso che sette giorni fa a San Pietroburgo aveva fatto penare Paolo Lorenzi. Tuttavia, il senese ce l’aveva fatta al terzo set, salvando due match-point, mentre Fognini si è arreso al termine di un incontro giocato come piace a Zverev: tanto servizio, pochi scambi e ancor meno ritmo. Un mix letale per Fabio, che detesta non poter costruire i punti a modo suo, e non è stato bravo a sufficienza da togliere il pallino del gioco dalle mani del tedesco e imporre la sua superiorità da fondo campo. In tutto l’incontro ha avuto solamente due palle-break, nel primo game di servizio del rivale, ma non si è fatto trovare pronto e poi in risposta ha raccolto pochissimo. Perso il primo set per 7-3 al tie-break, ha dovuto tenere altissima l’attenzione per evitare di cedere un break dal sapore di sconfitta, ma dopo avercela fatta salvando un paio di palle-break qua e là è crollato sul 5-4, rimediando la terza sconfitta in quattro sfide con il mancino di origini russe.
PREMIATO IL CORAGGIO DI FABBIANO
Da uno Zverev che toglie, Mischa (e Fognini dovrà stare molto attento a Pechino: difende 180 punti e potrebbe uscire dai top-50), a uno Zverev che dà, Alexander, anche se in maniera del tutto involontaria. Dopo il primo successo in carriera a San Pietroburgo, il tedesco è arrivato a Shenzhen solamente nella giornata di martedì, accolto come una star dagli organizzatori. Tuttavia, invece che scendere in campo per il primo turno contro Yoshihito Nishioka, nel pomeriggio di mercoledì si è presentato in conferenza stampa per annunciare il forfait, spiegando di non sentirsi al 100% dopo le fatiche in terra russa. Così al suo posto è toccato all’azzurro Thomas Fabbiano, primo nella lista del lucky loser dopo la sconfitta all’ultimo turno delle qualificazioni, e bravissimo a sfruttare l’occasione. Il pugliese ci ha messo un set a ingranare, poi ha preso il ritmo giusto e superato il promettente mancino giapponese per 3-6 6-3 6-4, risolvendo un terzo set senza grossi sussulti con un break sul 3-3, nel fatidico settimo game spesso decisivo. Per Fabbiano una vittoria che avvalora la scelta di continuare a provare la strada del circuito maggiore: da Wimbledon in avanti il tennista di Grottaglie ha giocato solamente un torneo Challenger, segno che ha deciso di voler tornare fra i primi 100 (oggi è 114) battendo il percorso più complicato. Una scelta coraggiosa, premiata da un pizzico di fortuna. Avendo preso il posto di una testa di serie, Fabbiano avrà un match non impossibile anche al secondo turno, contro un altro mancino: Thomas Bellucci. Il brasiliano parte favorito, anche in virtù di trascorsi da numero 21 ATP con quattro titoli nel palmarès, ma non sembra una missione impossibile.
ATP 250 SHENZHEN – Primo turno
Thomas Fabbiano (ITA) b. Yoshihito Nishioka (JPN) 3-6 6-3 6-4
ATP 250 SHENZHEN – Secondo turno
Mischa Zverev (GER) b. Fabio Fognini (ITA) 7-6 6-4
L’Italia perde Fognini ma trova Fabbiano
Fabio si arrende a sorpresa al qualificato Mischa Zverev, in un match giocato interamente nel terreno preferito del tedesco: pochi scambi e ancor meno ritmo. Ma a Shenzhen l’Italia può sorridere con Fabbiano: entrato come lucky loser al posto dell’altro Zverev, Alexander, batte Nishioka e sfiderà Bellucci.THOMAS FABBIANO, L’ALTRO… “FAB”