Gli azzurri dominano la Svizzera anche nell’ultimo giorno di gare, mettendo in mostra un solidissimo Marco Cecchinato e facendo prendere i meritati applausi a Paolo Lorenzi.. DA PESARO, FABRIZIO SALVI

Da Pesaro, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images

 

Nell’ambiente disteso e rilassato dell’Adriatic Arena si è giocato il terzo e ultimo giorno del turno di Coppa Davis. Come era logico pensare Corrado Barazzutti, il capitano azzurro, ha fatto scendere in campo Marco Cecchinato che ha così fatto il suo esordio contro Adrien Bossel. Detto che il punteggio era già stato acquisito a nostro favore nella giornata di ieri, il mancino nato a Friburgo ha fatto ben poco per far rimpiangere a Severin Luthi di non averlo schierato prima.

 

Le poche avventure a rete, peraltro vincenti dello svizzero, sono state annacquate da errori a ripetizione che hanno spalancato le porte del primo set a Marco Cecchinato. Il palermitano, appunto, ha svolto alla perfezione il compito richiesto, servendo molto bene e sbagliando poco, al resto ci ha pensato Bossel.

 

Lo stesso svizzero deve essersi messo in testa qualcosa di diverso, o perlomeno si è liberato della tensione, perché ha giocato il secondo set con un piglio diverso, risultando molto più incisivo. Il nostro Cecchinato, mentre l’avversario ondeggiava tra qualche diritto vincente e altri affossati a rete nel disperato tentativo di riemergere, ha avuto il merito di rimanere ligio ai suoi compiti non sbagliando una virgola. Perfetto al servizio e efficace quando si trattava di mettere i piedi dentro il campo. Vince anche il secondo set e tira fuori un urlo di gioia che gli vale la prima vittoria con la maglia azzurra.

 

“E’ stata una grande emozione e sono stato accolto molto bene dai ragazzi del gruppo – dirà soddisfatto – Ho ricevuto molti insegnamenti da Seppi, Lorenzi e Bolelli durante questa settimana. Vengo da un periodo non facile, ho subito tante sconfitte ed era molto importante per me giocare così oggi”. Lo ha fatto e molto bene.

 

Il secondo e ultimo singolare di giornata ha visto protagonisti l’idolo del weekend, Paolo Lorenzi e il ventenne Antoine Bellier. Esempio di umiltà e abnegazione, Paolo Lorenzi vero campione è lo striscione ben visibile appeso su un lato dell’Adriatic Arena e lui, una volta di più, ha confermato perché è così apprezzato. Il giovane Bellier è poco consistente per tenere l’urto di Paolo che, infatti, lo spazza via in due set.

 

Si conclude questa tre giorni trionfale di di Coppa Davis con la certezza di avere un ventaglio di giocatori variegato e convinto di poter fare risultato contro il prossimo, temibile, avversario, l’Argentina, con o senza Juan Martin Del Potro.

 

 

Cecchinato – Bossel 6-3 7-5

 

Lorenzi – Bellier 6-3 6-2

 

Italia –  Svizzera 5-0

Argentina – Polonia 3-1