E’ stato il giorno di Lorenzo Sonego. Oddio, se avesse vinto sarebbe finito su troppe prime pagine. E’ quasi meglio che abbia perso, perché troppo interesse su un ragazzo senza esperienza (nemmeno nei challenger!) sarebbe stato controproducente. Però – va detto – le tre ore contro Joao Sousa sono state viva emozione. Chi scrive le ha vissute tutte, dalla prima all’ultima palla, spinto dalla curiosità di vederlo in azione, contro un ottimo giocatore, dopo averlo conosciuto meglio nel reportage che trovate su TENNISBEST Magazine. “’sto Sonego è proprio bravo” diceva la gente, sempre più presa dal suo modo di stare in campo. Coach Arbino ce l’aveva detto: Lorenzo sa conquistare il pubblico con la lotta, con la voglia di stringere i denti. Un Cuore Toro al Foro Italico, come ha scritto Stefano Izzo sul sito ufficiale degli Internazionali? Diremmo proprio di sì. Si è disimpegnato bene anche in conferenza stampa: era la prima della sua vita, lui non ama parlare molto, eppure non ha tradito la minima emozione. Vedremo se porterà avanti la mezza intenzione di giocare le qualificazioni all’ATP di Nizza. Noi lo seguiremo, lui dovrà essere bravo a gestire l’attenzione. Ma si può essere ragionevolmente ottimisti. Sonego è alto 192 centimetri, sopra la media del tennista italiano. Un dato che fornisce l’assist per parlare delle strategie FIT: in mattinata è stato presentato il Trofeo Kinder, organizzato con passione da Rita Grande. 141 tornei da febbraio a luglio, riservati ai ragazzini NON di interesse nazionale tra i 9 e i 16 anni. La bella iniziativa va avanti da qualche anno e propone quello che Rita definisce “sano agonismo”. “Perché i ragazzi giocano senza arbitro. A volte sono i genitori a creare qualche problema”. Si è parlato anche del progetto “Racchette di Classe”, l’iniziativa che ha messo in mano una racchetta a una pallina a 20.000 bambini delle scuole italiane. Il rapporto tra la FIT e il Ministero della Pubblica Istruzione sembra funzionare e, secondo Angelo Binaghi (presente alla conferenza insieme a Gianni Milan), l’anno prossimo i “reclutati” potrebbero essere 100.000. “Tra questi ci auguriamo che ci siano quei 200-300-400 con caratteristiche fisiche di un certo tipo”. In altre parole, il tennis spera di fare concorrenza al basket e alla pallavolo nel reclutare i ragazzi più alti e dotati fisicamente. Strategia interessante, certamente in linea con il tennis moderno. Sonego è emerso per altre vie, ma si inserisce perfettamente nel contesto dei super-atleti. Se poi metterà su qualche muscolo in più, ancora meglio.
Faceva caldo, al Foro Italico. Lo spettatore medio deve imparare a trattare una giornata al tennis come una scampagnata in spiaggia: cappellino e crema solare sono obbligatori, altrimenti si rischia una scottatura. Abbiamo visto parecchi volti e braccia arrossate dal solleone. Che poi è strano, il Foro Italico: di sera fa quasi freddo e il maglione è d’obbligo. I romani dicono che maggio è il mese in cui si sta meglio: chissà com’è a luglio. In Casa Italia è stata una Caporetto: soltanto Andreas Seppi ha passato il primo turno. L’altoatesino è stato l’ultimo a presentarsi in conferenza stampa di un trittico tutto azzurro iniziato da Sonego e proseguito dalla Errani. Uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità. Del torinese abbiamo detto, mentre la Errani ha rivelato di aver avuto un problema al diaframma, già avuto 2-3 volte in carriera. “E’ dovuto alla tensione di dover giocare in casa- Noi italiani ci teniamo a fare bene a Roma, e poi si sa che il pubblico italiano è molto esigente…”. Impossibile non pensare all’intervista di qualche mese fa, in cui disse di sentirsi apprezzata soprattutto in Spagna. Non sembrava troppo provata, però la stagione sul rosso (di solito riserva di caccia) sta andando malissimo: per questo chiederà wild card per uno dei due tornei della prossima settimana, prima del Roland Garros. “Speriamo che me la diano, non dipende da me”. Tra la carenza di ferro post-Dubai, l’infortunio muscolare patito in Fed Cup e queste sconfitte, è proprio un momentaccio per Sarita. Crediamo che si risolleverà, ma non sappiamo quanto tempo ci vorrà. Seppi aveva un impacco di ghiaccio al ginocchio (“ma è tutto ok”), ha tranquillizzato sulle condizioni dell’anca (“10 anni fa stava meglio, ma tutto sommato va bene: l’unico problema è che l’infiltrazione da fare ogni 6 mesi mi obbliga a stare fermo 3-4 settimane”) e non ha approfondito il suo pensiero sul momento del tennis italiano: “Non sono così informato, dovreste chiedere a Sartori. Di certo molti dei migliori vivono o si sono formati all’estero…”.
C’è una notizia: Andreas giocherà il doppio con Fabio Fognini sia a Roma che a Parigi. “E’ stato Corrado Barazzutti a chiedercelo” ha detto Andreas, mentre Fabio (sconfitto da Garcia Lopez) si è lasciato sfuggire un “probabilmente giocheremo insieme anche alle Olimpiadi perché il ranking di Bolelli è sceso e difficilmente avremo una wild card”. Voci sempre più insistenti, tuttavia, sostengono che il problema al ginocchio di Bolelli non sia così banale. Oggi è difficile saperne di più, ma il modo in cui Seppi e Fognini hanno parlato, beh, fa pensare che lo stop del “Bole” potrebbe anche essere lunghetto. Se così fosse, sarebbe una sfortuna clamorosa. Speriamo di no. Fognini era chiaramente seccato per aver giocato sul Centrale e in un orario che non gli piaceva. “Bisogna mettere d’accordo ATP e WTA, ma è certo che il campo era veloce. Il direttore del torneo mi aveva detto delle cose che poi, però, non si sono verificate. Ma non vorrei parlare di questa cosa”. E’ certo che Fognini avrebbe preferito giocare sul Pietrangeli, dove invece si è giocata l’esibizione tra i migliori giocatori italiani (più Nick Kyrgios) e alcuni calciatori della Roma. In serata, sul Campo numero 2 c’era il doppio tra Paire-Sousa e i nostri Giannessi-Arnaboldi. Con il francese non ci si annoia mai, però non si è comportato benissimo: dopo aver chiuso il primo set con un passante, ha sparato un “Forza!” in italiano, in faccia ai nostri. Più tardi, mentre dal vicino Grandstand passavano la musica a tutto volume dopo la fine del programma, ha pensato bene di tirare una pallata verso lo stadio vuoto. Alla fine ha pure vinto. Stasera gioca contro il suo amicone Stan Wawrinka: state certi che non gli griderà in faccia.