Doppia sconfitta per i due azzurri in gara a Madrid. Fognini sciupa tre matchpoint contro Youzhny, mentre Haas lascia tre giochi a Seppi. C’è un filo di preoccupazione: Roma farà il miracolo?
La delusione di Fabio Fognini: contro Youzhny ha sciupato tre matchpoint
Di Riccardo Bisti – 7 maggio 2013
Urge rimettersi in carreggiata. La "nostra" giornata al Mutua Madrid Open è terminata ad ora di pranzo e ci ha lasciato senza giocatori in tabellone. Flavio Cipolla aveva perso nelle qualificazioni, gli altri non sono andati in Spagna per varie ragioni, così puntavamo sui soli Andreas Seppi e Fabio Fognini. E' andata male e ci sarebbero tutte le premesse per usare un superlativo assoluto. Due sconfitte diverse nella forma e nel punteggio ma ugualmente preoccupanti. Si possono accomunare un 7-6 2-6 7-6 (la sconfitta di Fognini contro Youzhny, peraltro dopo aver sciupato tre matchpoint) e un 6-1 6-2 (punteggio di Haas-Seppi)? Si può, perché sono risultati che invitano alla riflessione e generano qualche preoccupazione. Seppi ha offerto una prestazione anonima, incolore. Non diciamo “svogliata” perché Andreas ci prova sempre, dalla prima all’ultima palla, ma un pizzico di rabbia in più potrebbe servire, soprattutto in questi match. L’orologio biologico di Andreas si è un po’ sfasato dopo il grande 2012 e l’affannosa rincorsa a un posto tra i primi 20. Seppi doveva giocare bene in Australia e si è preparato per quello. C’è riuscito, ma ne sta pagando le conseguenze. Se aggiungiamo una trasferta americana più lunga del dovuto a causa della Davis…la frittata è fatta. Fino ad oggi, la stagione sulla terra è stata deludente. Non bastano certo le vittorie su Falla e Robredo per dare ossigeno a un giocatore che punta a stare fisso tra i primi 20. E adesso arrivano le cambiali importanti. Difficile trovare il bicchiere mezzo pieno, ma ci proviamo ugualmente: magari sulla terra non difenderà il bottino conquistato lo scorso anno, ma potrà rifarsi, magari sull’erba, magari a Wimbledon. Se l’orologio biologico è sballato, significa che può trovare la forma anche in periodi non sempre favorevoli. Detto questo, deve cercare di dare tutto a Roma, senza pensare a uno stato di forma così così. Il Foro Italico deve restituirgli quelle motivazioni che gli sono mancate a Madrid, dove ha raccolto tre game contro un 35enne che aveva vinto un torneo meno di 48 ore prima.
“Preoccupazione” è il termine giusto anche per Fabio Fognini. Lo abbiamo esaltato a Monte Carlo, peraltro dopo averne seguito i progressi tra febbraio e marzo, ma stavolta è bocciato. Un aspirante top 20 non può perdere una partita come quella contro Mikhail Youzhny. A Oeiras aveva fatto un passo indietro sul piano del gioco, mentre a Madrid ha riproposto alcuni comportamenti che ne hanno rallentato la crescita negli ultimi anni. Nervoso, sfasato, è addirittura uscito dal campo tra i fischi del pubblico spagnolo (connazionale del suo coach Josè Perlas). Con un lancio di racchetta ha rischiato di colpire una ragazzina, e avrebbe potuto subire provvedimenti disciplinari piuttosto severi. E’ andata bene così, ma quando sei avanti 5-4 e 40-0 nel terzo set, beh, devi chiudere. Sul primo matchpoint ha tentato un serve and volley e gli è andata male. Due errori gratuiti hanno rimesso in carreggiata Youzhny, che sul 6-5 ha avuto a sua volta due matchpoint. Fabio li ha annullati, nel tie-break ha rimontato da 1-5 a 5-5 ma non è riuscito a infilare la zampata decisiva. E così al secondo turno c’è andato il russo. Peccato, perché Madrid garantisce punti importanti che avrebbero fatto comodo al suo ranking. Fognini è tornato al bivio: aveva imboccato la strada giusta, adesso è tornato indietro e dovrà avere la forza di riprenderla nuovamente. Altrimenti rischia di dare ragione ai detrattori, convinti che resterà un’eterna incompiuta, un Godot tennistico che si fa attendere ma non arriva mai. Il Foro Italico non gli ha mai portato troppa fortuna, salvo la qualificazione di sette anni fa battendo Djokovic. Era un Fognini teenager, seguito ancora da Leo Caperchi. Adesso è un tennista e uomo (quasi) formato. Sta a lui scegliere se esaltarsi o spaventarsi davanti a un pubblico che sarà tutto per lui. La Caja Magica è già alle spalle.
MASTERS 1000 MADRID
Primo Turno
Mikhail Youzhny b. Fabio Fognini 7-6 2-6 7-6
Tommy Haas b. Andreas Seppi 6-1 6-2
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