L’ex top-100 che vince un Future
Vale sempre la pena dare un'occhiata ai tabelloni dei tornei futures. Capita spesso di trovare qualche nome conosciuto. E' il caso di Eric Prodon, ex numero 83 ATP, che è tornato a giocare lo scorso ottobre dopo uno stop di 15 mesi per un infortunio al gomito. Con il ranking totalmente azzerato, ha ripreso dai tornei più piccoli, in cui ha alternato un paio di finali e brutte sconfitte. "Non potevo certo sperare di trovare il mio miglior tennis al primo torneo – ha detto all'Equipe nei giorni del rientro – devo accettare quello che succede e vivere questi momenti di incertezza". Tuttavia, nei giorni scorsi ha vinto un torneo a El Salvador, battendo in finale il colombiano Michael Quintero. Il risultato lo ha riportato tra i top-650 ATP e gli dà la speranza di tornare nel circuito maggiore, dove vanta un poco invidiabile record di una sola vittoria su 12 partite giocate. "A lungo termine, mi vedo bene nel ruolo di coach – ha detto – mi piace il tennis e amo aiutare la gente, quindi farò il massimo quando sarà il momento di ritirarsi". Per ora, tuttavia, ritiene di avere ancora qualcosa da dare come tennista.Vale sempre la pena dare un'occhiata ai tabelloni dei tornei futures. Capita spesso di trovare qualche nome conosciuto. E' il caso di Eric Prodon, ex numero 83 ATP, che è tornato a giocare lo scorso ottobre dopo uno stop di 15 mesi per un infortunio al gomito. Con il ranking totalmente azzerato, ha ripreso dai tornei più piccoli, in cui ha alternato un paio di finali e brutte sconfitte. "Non potevo certo sperare di trovare il mio miglior tennis al primo torneo – ha detto all'Equipe nei giorni del rientro – devo accettare quello che succede e vivere questi momenti di incertezza". Tuttavia, nei giorni scorsi ha vinto un torneo a El Salvador, battendo in finale il colombiano Michael Quintero. Il risultato lo ha riportato tra i top-650 ATP e gli dà la speranza di tornare nel circuito maggiore, dove vanta un poco invidiabile record di una sola vittoria su 12 partite giocate. "A lungo termine, mi vedo bene nel ruolo di coach – ha detto – mi piace il tennis e amo aiutare la gente, quindi farò il massimo quando sarà il momento di ritirarsi". Per ora, tuttavia, ritiene di avere ancora qualcosa da dare come tennista.