WIMBLEDON – La numero uno del mondo rischia grosso contro la britannica Heather Watson, che scappa 3-0 nel terzo e poi va a servire per il match sul 5-4, ma si ferma a due punti dal successo. Serena si salva e sfiderà Venus. Ridono Diyas e Vandeweghe.Nel 2013, quando Sergiy Stakhovsky si regalò l’impresa della vita sul Centrale di Wimbedon, disse di “aver battuto Roger Federer e il suo ego”. Sembrava una mancanza di rispetto: in realtà, intendeva dire di aver superato lo scoglio psicologico che si presenta quando la vittoria contro il campione è a un passo, ma si può allontanare al primo pensiero sbagliato. Lui riuscì a sfangarla, Heather Watson non l'ha imitato. Due anni più tardi, su quello stesso campo, è arrivata vicinissima a fare lo sgambetto a Serena Williams, ma gli annali ricorderanno una sconfitta. Onorevole, combattuta contro la più forte del mondo, forse pure immeritata come la stessa Williams ha ammesso. Ma comunque una sconfitta. A onor del vero, non si può parlare di un vero e proprio calo della britannica: Heather, in fondo, ha lottato fino all'ultima palla. Insomma, non si può fargliene una colpa. Per battere le migliori bisogna giocare al 100% e sperare che le avversarie non lo siano. Oggi Serena non lo è stata praticamente mai, ma quando il match gli stava veramente sfuggendo di mano ha alzato il livello di quel tanto che basta per raddrizzare la situazione. Ha fatto tanta fatica, fra ‘come on’ intimidatori e qualche scenetta che ha fatto ridere pure mamma Oracene in tribuna, ma ci è riuscita di nuovo, e ormai è un abitudine. Ce l’aveva fatta più volte al Roland Garros, la più clamorosa contro Timea Bacszinsky, anche se non era mai arrivata così vicina al KO. E pensare che nel primo set sembrava tutto facile, con un 6-2 di regolare amministrazione, ma poi è cambiato tutto. Serena è incappata in un mare di errori e ha permesso alla rivale di diventare padrona del match. Probabilmente, ha rivisto la sfida dello scorso anno contro Alizè Cornet, sempre al terzo turno, quando vinse il primo set in scioltezza ma finì per perdere. Stavolta invece è riuscita a evitare il tracollo, dando un dispiacere al pubblico ma anche l’ennesimo segnale alle avversarie.
HEATHER SI FERMA A DUE PUNTI DAL MATCH
Il sogno di completare finalmente il Grande Slam (che meriterebbe) non poteva infrangersi di fronte alla Watson, brava a prendersi il secondo set, brava a scappare 3-0 nel terzo e pure ad andare a servire per il match sul 5-4, dopo che la Williams l’aveva riaperto vincendo quattro giochi consecutivi e facendola sembrare piccola piccola a suon di strilli, ma non a sufficienza per spedirla a casa. Quel decimo game è stato il più importante della sua giovane carriera, e l’ha perso pur senza particolari colpe. È arrivata fino alle ultime righe, risalendo da 15-40 e portandosi a due punti dal match, ma non è bastato. Semplicemente, la Williams si è rassegnata all’idea di dover vincere con quello che aveva, senza provare a spaccare gli scambi con ferocia da tigre, ma ragionando da campionessa. Sfortunatamente per la Watson ci è riuscita, prendendosi prima il 5-5, poi salendo 6-5 senza lasciarla rispondere, e quindi riacciuffandola da 30-0 nel dodicesimo game, per poi tirare dritto di fronte ai primi due match-point andati in frantumi con altrettante risposte in rete. Se n’è preso un terzo e ha deciso che poteva bastare così, concretizzandolo con una risposta sulla riga. Finito il sogno della Watson, comunque brava e applauditissima all’uscita dal campo, continua il suo, che passerà dalla ventiseiesima sfida in famiglia con la sorella Venus, a segno 6-3 6-2 sull’ammazza-italiane Krunic. “È stato uno dei miei match più duri in questo torneo – ha detto Serena nell’intervista post-match – e ho dato tutto per portarlo a casa. C’è stato un momento in cui lei giocava talmente bene che non sapevo cosa fare, merita tanti complimenti”. La sfida con Venus nel Tempio sarà la riedizione di ben quattro finali, tre delle quali vinte dalla più giovane. “Venus? In questo momento sta giocando meglio di me – ha chiuso Serena. I favori del pronostico sono dalla sua parte”.
ZARINA, LA KAZAKA ‘VERA’ CON UN PIZZICO D’ITALIA
Con la gioia dei quindicimila del Centrale strozzata in gola, la sorpresa femminile di giornata è rimasta il 7-5 6-4 di Zarina Diyas ad Andrea Petkovic, che ha permesso alla ventunenne kazaka di ripetere gli ottavi di dodici mesi fa. Quel risultato la lanciò ad alti livelli, questo ne ha confermato il buon potenziale e avrà fatto scappare un sorriso sia al suo preparatore atletico italiano Stefano Baraldo, sia a Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan e grande appassionato di tennis. Se per avere qualche giocatore competitivo a livello ATP hanno dovuto prelevare dal conto altrui, non si può dire lo stesso nel femminile, con una kazaka al 100% prossima all’ingresso fra le prime 30 del mondo. Il sogno quarti di finale, probabilmente, si infrangerà contro Maria Sharapova, ma mai dire mai. Sorprendente, ma forse più per le proporzioni della vittoria che per l’avversaria battuta, anche il successo di CoCo Vandeweghe ai danni di Samantha Stosur, stesa con un 6-2 6-0 che la dice lunga. Tuttavia, per una che dopo la vittoria su Karolina Pliskova ha mostrato di avere le idee molto chiare (“penso di poter diventare numero uno del mondo”), la prima qualificazione alla seconda settimana di uno Slam deve diventare solo un punto di partenza, col sogno di ritagliarsi finalmente uno spazio importante in una famiglia che ha dato tantissimo allo sport a stelle e strisce. Prossima avversaria Lucie Safarova, che ha rimontato un set a Sloane Stephens e chiuso in bellezza con tanto di ‘selfie’ dalla tribuna, con coach Rob Steckley in alto e lei sotto, sorridente come sempre. Zitte zitte, intanto, continuano a vincere anche Victoria Azarenka e Belinda Bencic, le principali outsider della parte alta. Una delle due si è garantita un posto nei quarti, lunedì scoprirà contro quale delle Williams.
WIMBLEDON DONNE – Terzo turno
Serena Williams (USA) b. Heather Watson (GBR) 6-2 4-6 7-5
Venus Williams (USA) b. Alexandra Krunic (SRB) 6-3 6-2
Victoria Azarenka (BLR) b. Kiki Mladenovic (FRA) 6-4 6-4
Belinda Bencic (SUI) b. Bethanie Mattek-Sands (USA) 7-5 7-5
Maria Sharapova (RUS) b. Irina Camelia Begu (ROM) 6-4 6-3
Zarina Diyas (KAZ) b. Andrea Petkovic (GER) 7-5 6-4
CoCo Vandeweghe (USA) b. Samantha Stosur (AUS) 6-2 6-0
Lucie Safarova (CZE) b. Sloane Stephens (USA) 3-6 6-3 6-1
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