L’autocritica di Roger Federer
"Ho avuto l'opportunità di vincere il secondo set, ma credo di aver commesso un errore. Anche nel quarto avrei potuto giocare meglio". E' l'autocritica di Roger Federer dopo la sorprendente sconfitta contro Ernests Gulbis al Roland Garros. Il pensiero corre al clamoroso errore sullo smash che avrebbe messo fine al secondo set. "Ma questo non toglie meriti a Gulbis, molto aggressivo per tutta la partita – ha detto lo svizzero – certo, era un momento particolare, non era un punto come gli altri. Sono cose che succedono, non si possono spiegare. Però ho avuto altre occasioni e non le ho sfruttate. Questo gli ha permesso di giocare più rilassato, senza nulla da perdere". Roger ha comunque spiegato di non essere rimasto sorpreso dal livello di Gulbis. Gli hanno fatto paragonare questa sconfitta a quelle dello scorso anno contro Stakhovsky e Robredo, rispettivamente a Wimbledon e Us Open. "A Londra fu una sorpresa, non mi aspettavo di perdere così presto in un torneo dove ho colto tante vittorie. A New York fu diverso: era un momento difficile e c'erano condizioni strane, a partire dalla grande umidità". Adesso Roger si sposterà sull'erba, certamente più adatta al suo gioco, e lo fa con lo spirito giusto. "Ho buone sensazioni fisiche, Parigi mi ha dimostrato che posso sostenere un match di cinque set"."Ho avuto l'opportunità di vincere il secondo set, ma credo di aver commesso un errore. Anche nel quarto avrei potuto giocare meglio". E' l'autocritica di Roger Federer dopo la sorprendente sconfitta contro Ernests Gulbis al Roland Garros. Il pensiero corre al clamoroso errore sullo smash che avrebbe messo fine al secondo set. "Ma questo non toglie meriti a Gulbis, molto aggressivo per tutta la partita – ha detto lo svizzero – certo, era un momento particolare, non era un punto come gli altri. Sono cose che succedono, non si possono spiegare. Però ho avuto altre occasioni e non le ho sfruttate. Questo gli ha permesso di giocare più rilassato, senza nulla da perdere". Roger ha comunque spiegato di non essere rimasto sorpreso dal livello di Gulbis. Gli hanno fatto paragonare questa sconfitta a quelle dello scorso anno contro Stakhovsky e Robredo, rispettivamente a Wimbledon e Us Open. "A Londra fu una sorpresa, non mi aspettavo di perdere così presto in un torneo dove ho colto tante vittorie. A New York fu diverso: era un momento difficile e c'erano condizioni strane, a partire dalla grande umidità". Adesso Roger si sposterà sull'erba, certamente più adatta al suo gioco, e lo fa con lo spirito giusto. "Ho buone sensazioni fisiche, Parigi mi ha dimostrato che posso sostenere un match di cinque set".