. Pochi giorni fa vi avevamo raccontato l’uscita di scena di “Serving Man”, lo Stefan Edberg (o forse Peter Johnston) stilizzato al servizio. Dissero che era ormai superato, pensato ancora in epoca analogica. E poi, con la parità dei montepremi, non aveva senso tenere una figura maschile. Per questo, in molti si sono stupiti quando l’account Twitter del torneo ha diffuso un’improbabile nuova immagine: anziché l’uomo al servizio c’era un soggetto, non riconducibile a nessun giocatore, che solleva le iniziali del torneo (“A” e “O”). Il web ha reagito malissimo alla visione, vuoi perché l’immagine era oggettivamente brutta, vuoi perché non apportava nessuna miglioria grafica e non rispettava i propositi “unisex”. Dopo qualche ora, hanno svelato l’arcano: è stato uno scherzo ben riuscito. Il soggetto nell’immagine è “Serving Man”, con il quale vogliono ancora divertirsi un po’.
Pur mantenendo il logo farlocco come immagine-profilo di Twitter, gli organizzatori hanno invitato ad attendere la prossima settimana per l’immagine definitiva. Insomma, una perfetta strategia di marketing che ha fatto parlare del torneo con oltre tre mesi d’anticipo. L’Australian Open 2017, infatti, si giocherà dal 16 al 29 gennaio. Tra l’altro, la strategia si è limitata ai social network, poiché sul sito ufficiale non c’è traccia della trovata. L’Australian Open non è nuovo a iniziative del genere: lo scorso 1 aprile, si sono inventati un simpatico pesce d’aprile, pubblicando un video in cui annunciavano il cambio di superficie dal plexicushion al…legno! In attesa del nuovo logo, dunque, godetevi questa immagine e…tenete gli occhi aperti ogni volta che i profili social dell’Australian Open scrivono qualcosa. Casomai, date un’occhiata al sito ufficiale…
L’Australian Open ci prende in giro: loco farlocco!
I profili social del primo Slam stagionale svelano un nuovo logo dopo aver mandato in pensione il mitico “Serving Man”: l’immagine, orribile, getta nello sconforto migliaia di appassionati. Ma poi si scopre che era uno scherzo. “Tornate a trovarci la prossima settimana”. Con questa trovata, danno parlare del torneo con oltre 3 mesi d’anticipo.