Da quando l'ATP ha preso in mano il circuito mondiale, nel 1990, il calendario ha vissuto parecchie modifiche. Cambiamenti ancora più significativi nei tornei challenger, dove tante realtà sono nate e scomparse nell'arco di pochi anni. Per questo, l'ATP ha voluto premiare i nove eventi che sono sempre stati presenti. Si tratta di un'elite particolarmente ristretta, visto che ogni anno si svolgono circa 150 tornei. Alison Lee, responsabile del comitato dei Challenger, ha detto che i responsabili saranno invitati a Londra in occasione delle ATP World Tour Finals. Tra loro non c'è neanche un torneo italiano. Eccoli:Aptos (Stati Uniti)Cherbourg (Francia)Furth (Germania)Istanbul (Turchia)San Luis Potosi (Messico)Segovia (Spagna)Siviglia (Spagna)Tampere (Finlandia)Winnetka (Stati Uniti) Linda Goodman, direttrice del torneo di Aptos, ha ricordato di aver dato una wild card a un giovanissimo Pete Sampras e di aver fato il via alla carriera di Todd Martin, senza dimenticare il ritorno di John Isner. Ogni torneo è stato omaggiato dal supervisor durante la settimana di svolgimento. In Casa Italia, nessun challenger è durato 25 anni: la crisi economica e la volatilità degli sponsor ha spesso bloccato tante iniziative. Il più duraturo è stato Barletta (che si è giocato per sedici edizioni di fila, dal 1997 al 2012). Caltanissetta ha una tradizione importante, ma è diventato challenger solo pochi anni fa. Tra i tornei attualmente in vita, il più antico è l'evento romano del Garden, diretto da Pancho Di Matteo: nato nel 1996, è diventato challenger nel 2002. Ci sono poi Genova, frsco di Best Challenger Award, rinato nel 2003. Nello stesso anno si è giocata la prima edizione del Guzzini Challenger di Recanati. Segue Cordenons, fortemente voluto nel 2004 dal compianto Edi Raffin, tragicamente scomparso a 61 anni. Nel 2006 sono nati il torneo milanese dell'Harbour Club, il challenger di Como e gli Internazionali di Bergamo, che nel 2015 hanno festeggiato le 10 edizioni. Il più antico sarebbe il torneo di Napoli, nato nel 1995: tuttavia sono saltate ben tre edizioni (2000, 2001 e 2014) e così si persa la consecutività. Stesso discorso per San Benedetto del Tronto, che ha perso alcune edizioni prima di tornare definitivamente nel 2008. Manerbio è diventato challenger nel 1999, ma ha perso tre edizioni salvo tornare quest'anno. 

Da quando l'ATP ha preso in mano il circuito mondiale, nel 1990, il calendario ha vissuto parecchie modifiche. Cambiamenti ancora più significativi nei tornei challenger, dove tante realtà sono nate e scomparse nell'arco di pochi anni. Per questo, l'ATP ha voluto premiare i nove eventi che sono sempre stati presenti. Si tratta di un'elite particolarmente ristretta, visto che ogni anno si svolgono circa 150 tornei. Alison Lee, responsabile del comitato dei Challenger, ha detto che i responsabili saranno invitati a Londra in occasione delle ATP World Tour Finals. Tra loro non c'è neanche un torneo italiano. Eccoli:

Aptos (Stati Uniti)
Cherbourg (Francia)
Furth (Germania)
Istanbul (Turchia)
San Luis Potosi (Messico)
Segovia (Spagna)
Siviglia (Spagna)
Tampere (Finlandia)
Winnetka (Stati Uniti)
 
Linda Goodman, direttrice del torneo di Aptos, ha ricordato di aver dato una wild card a un giovanissimo Pete Sampras e di aver fato il via alla carriera di Todd Martin, senza dimenticare il ritorno di John Isner. Ogni torneo è stato omaggiato dal supervisor durante la settimana di svolgimento. In Casa Italia, nessun challenger è durato 25 anni: la crisi economica e la volatilità degli sponsor ha spesso bloccato tante iniziative. Il più duraturo è stato Barletta (che si è giocato per sedici edizioni di fila, dal 1997 al 2012). Caltanissetta ha una tradizione importante, ma è diventato challenger solo pochi anni fa. Tra i tornei attualmente in vita, il più antico è l'evento romano del Garden, diretto da Pancho Di Matteo: nato nel 1996, è diventato challenger nel 2002. Ci sono poi Genova, frsco di Best Challenger Award, rinato nel 2003. Nello stesso anno si è giocata la prima edizione del Guzzini Challenger di Recanati. Segue Cordenons, fortemente voluto nel 2004 dal compianto Edi Raffin, tragicamente scomparso a 61 anni. Nel 2006 sono nati il torneo milanese dell'Harbour Club, il challenger di Como e gli Internazionali di Bergamo, che nel 2015 hanno festeggiato le 10 edizioni. Il più antico sarebbe il torneo di Napoli, nato nel 1995: tuttavia sono saltate ben tre edizioni (2000, 2001 e 2014) e così si persa la consecutività. Stesso discorso per San Benedetto del Tronto, che ha perso alcune edizioni prima di tornare definitivamente nel 2008. Manerbio è diventato challenger nel 1999, ma ha perso tre edizioni salvo tornare quest'anno.