SERIE A1 UOMINI – Spettacolare pareggio a Forte dei Marmi. I romani volano 3-0 ma i padroni di casa li acciuffano in extremis. Aniene nettamente favorito per il passaggio del turno. Ride il Park Genova, furiosa lotta a distanza tra Bassano e Parioli.
Dall’inviato a Forte dei Marmi, Riccardo Bisti – 27 ottobre 2014
(Foto di Gabriele Baldi)
Matteo Marrai e Viktori Troicki hanno regalato il punto del 3-3 al TC Italia
“Non dargli tre palle di fila sul dritto. Tirane una e poi cambia sul rovescio”. Con questo suggerimento, Matteo Marrai ha provato a dare l’ultimo consiglio al suo amico e compagno Davide Bramanti. Opposto a Matteo Berrettini che serviva per il match, il toscano aveva l’enorme responsabilità di tenere a galla il Tennis Club Italia nella drammatica sfida contro il Circolo Canottieri Aniene. La vittoria avrebbe riaperto i giochi, il pareggio sarebbe stata una mezza condanna, la sconfitta una pietra tombale sul campionato. Poco prima, Marrai aveva ceduto a un Grzegorz Panfil (chiamato affettuosamente “Greg” dai compagni) in gran spolvero. 6-4 6-4 senza grossi rimpianti per il fortemarmino, che ci ha confidato “Mi ha un po’ preso a pallate, niente da dire”. Il polacco è stato devastante con il dritto, ricordando le super-prestazioni di inizio anno alla Hopman Cup. In realtà, Marrai ha avuto una chance per tornare in partita: 4-3 Panfil nel secondo set, palla break. Un rovescio di controbalzo di Panfil, un po’ goffo, lo ha colto in contropiede e ha messo la parola fine al primo singolare, strozzando in gola l’urlo dei super-tifosi del Tennis Club Italia. Se la Serie A1 ha una certezza, è proprio il calore di questi ragazzi con tamburo, trombette e fiato da vendere. Qualche metro più in là, il 35enne Bramanti le ha provate tutte contro il 18enne Berrettini, curiosamente capitanato da Stefano Cobolli (mentre coach Vincenzo Santopadre ha seguito Panfil e Bolelli). E’ rimasto in campo per quasi tre ore, ma la freschezza di Berrettini ha avuto la meglio. Avanti 5-3 nel primo set, Bramanti ha perso quattro giochi di fila ma ha continuato a lottare selvaggiamente. Con un tennis ordinato, figlio di un’impostazione tecnica che andava in voga anni fa, Bramanti ha fatto l’impossibile contro un Berrettini che è il prototipo del tennista moderno. Alto, longilineo, rovescio bimane, cerca con frequenza il dritto a sventaglio e ha grossi margini di miglioramento. “Mi piace responsabilizzarlo – ci ha detto Santopadre – è lui a scendere in campo, lavoro e attività sono suoi. Così facendo può crescere come persona. E se sviluppa la sua personalità può diventare un tennista migliore. Per avere 18 anni, mi sembra particolarmente maturo. Dove può arrivare? Potrei fare una previsione ma preferisco non sbilanciarmi: di sicuro è sulla strada giusta, ha voglia, ascolta – ed è una grande qualità – e penso che possa togliersi belle soddisfazioni e divertirsi a fare il tennista”. Di sicuro ha mostrato la giusta mentalità nelle fasi clou contro Bramanti. Ha servito per il match sul 5-4 e sul 6-5 ma poi si è fatto riacchiappare dal toscano, che ha seguito alla lettera i consigli di Marrai. Nel tie-break, avanti 4-0, Bramanti non ha avuto lo spint e ha perso sei punti di fila, finendo per le terre sul punto che ha dato il 6-4 a Berrettini. Ha rischiato di farsi male al polso, è tornato in campo, ha annullato i due matchpoint e si è addirittura procurato un setpoint. Lo ha sciupato tirando un dritto in mezzo alla rete e le speranze di vittoria del TC Italia sono finite lì. Sotto 0-2, si sono trovati addirittura 0-3 in virtù della bella vittoria di Simone Bolelli su Viktor Troicki, un 6-4 7-5 di pura solidità. Simone era tranquillo e rilassato, con la divisa dell’Aniene (e non quella del suo abituale sponsor tecnico) e una palla che filava come una saetta anche sul campo più lento del TC Italia, un pallone pressostatico dove il sole non picchia mai.
FORTE DEI MARMI NON MOLLA MAI
Sotto 0-3, in un silenzio quasi surreale, è sceso in campo Filippo Volandri. Dopo aver rifiutato qualsiasi tipo di dichiarazione sulla vicenda-scommesse, il livornese ha giocato un match perfetto contro Flavio Cipolla in un clima strano, senza troppo mordente agonistico. La gente del TC Italia pensava che non ci fossero più chance. Volandri ha fatto il suo dovere (6-3 6-2 lo score), poi intorno alle 15.30 si sono giocati i doppi. E l’Aniene, per il secondo match di fila, ha dimostrato di avere qualche problema con la specialità. Panfil-Berrettini hanno ceduto troppo nettamente a Volandri-Bramanti, mentre Bolelli-Cipolla si sono arresi a Troicki-Volandri con un pirotecnico 5-7 6-4 10-8. E’ stata una bella partita, con Troicki e Bolelli ammirevoli per dedizione e attaccamento ai propri colori. Si sono impegnati fino all’ultima goccia di sudore. Chissà da quanto tempo non giocavano un match senza raccattapalle. Aniene ha sciupato un vantaggio di 7-5 2-0 (e palla del 3-0) che avrebbe chiuso il discorso qualificazione. Adesso sono strafavoriti, ma Forte dei Marmi ha ancora una piccola chance. Dando per scontato che vinca le prossime due partite, devono sperare in una sconfitta dell’Aniene. Difficile, molto difficile, visto che i romani giocheranno in casa contro Rovereto e chiuderanno a Bari. Inutile dire che saranno favoriti, ma il 3-3 di Forte dei Marmi tiene vivo un piccolo spiraglio. E pare che domenica prossima, contro il Circolo Tennis Rovereto, l’Aniene possa avere qualche problema di formazione. Circola voce che potrebbero mancare Bolelli, Panfil e l’acciaccato Vagnozzi. In quel caso, le cose potrebbero complicarsi. Sarebbe molto pesante l’eventuale assenza di Panfil, molto prezioso perchè schierabile come “8+”.
ANIENE-TC ITALIA, COSì DIVERSI, COSì UGUALI
“Questo pareggio lascia una miscela di emozioni – dice Santopadre, ancora amareggiato dopo l’ultimo doppio – abbiamo avuto la chance di mettere un’ipoteca sulla semifinale, ma non ci siamo riusciti. Non credo sia dovuto a un rilassamento, abbiamo dato il 300% fino all’ultimo. Purtroppo al super tie-break può succedere di tutto e Marrai è stato strepitoso. Il rammarico è non aver chiuso in due set, visto che eravamo in vantaggio. Tuttavia il 3-3 ci sta tutto e mi piace guardare il bicchiere mezzo pieno. Adesso dipende tutto da noi, siamo forti, compatti e uniti. Non abbiamo dato la mazzata finale ma siamo ancora primi”. Adesso c’è l’obbligo di non lasciare punti per strada: c’è più preoccupazione per la forza dei prossimi avversari o per un’ipotetica distrazione? “Non credo proprio che ci saranno distrazioni. Da quel punto di vista siamo tosti e non c’è un solo giocatore che non offre il 300%. Sono molto tranquillo. Ovviamente mi chiedete chi preferirei evitare in semifinale e lo capisco, ma sono focalizzato sul presente. Mi interessa solo il primo punto del prossimo match”. Tricolore nel 2010 e finalista lo scorso anno, l’Aniene è un esempio: perfetta organizzazione, staff molto presente e attenzione ai dettagli. Per intenderci, i giocatori avevano a disposizione persino gli asciugamani personalizzati con i colori sociali (giallo e blu). “Noi del tennis abbiamo avuto l’insegnamento delle altre sezioni, molto brillanti come organizzazione ed efficienza – continua Santopadre – dovevamo solo copiare e fidarci di quello che hanno fatto prima di noi. In un circolo con una cultura sportiva così elevata è tutto più facile, i meccanismi sono già pronti. Noi dobbiamo essere bravi a tenerli vivi”. Vincenzo, fai pure gli scongiuri: doveste arrivare in finale, portate Giovanni Malagò a Genova? “Beh, sarebbe lui a portare noi! Scherzi a parte, penso di si, anche se dovremmo vedere i suoi impegni. Mi permetto di dire che è un presidente modello, attaccatissimo al club. Chiama, si informa, fa sentire la sua presenza sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Sa stimolare e tenere unito e compatto l’ambiente. Ogni singolo componente di ogni singola sezione si sente fondamentale”. Il Tennis Club Italia è molto diverso, ma unità e coesione non mancano. Basti pensare a Walter Trusendi e Daniele Giorgini, costretti in panchina dai regolamenti. Sembravano leoni in gabbia, avrebbero fatto quasiasi cosa pur di dare una mano ai loro compagni. Stesso discorso per capitan Andrea Parenti. Quando gli abbiamo chiesto la percentuale di chance di passare il turno, gli abbiamo ventilato tre opzioni: 10%, 5% o 2%. “Eh si, ormai sono quelle. Ma mi piace sottolineare il carattere della squadra. Anche sullo 0-3 abbiamo continuato a lottare. Sul 3-1 molti pensavano che avremmo giocato i doppi per onor di firma: niente di tutto questo. Siamo stati bravi e continueremo a lottare fino all’ultimo, con tutti i giocatori a disposizione”. Nel frattempo sopraggiungeva Giorgini che dava appuntamento per il prossimo weekend a Bari. Rimpianti per queste due partite? “Sono legati soprattutto alla partita di Roma. Dovessi individuare un paio di match, mi viene in mente il singolare perso da Struff contro Cipolla e anche il doppio con Struff in campo. Avanti 4-0, a un certo punto si è bloccato. Peccato”. Per fortuna del TC Italia, Troicki ha portato a casa almeno il doppio, perchè fino ad allora, come facevano notare i soci del club, “Gli stanieri non hanno vinto nemmeno un set!”. E’ opportuno segnalare che si è giocato all’insegna della massima sportività, senza alcuna tensione nè palle davvero contestate. Dopo le notizie emerse due settimane fa, il tennis italiano ha bisogno di giornate come questa. Nell’altro match del Girone 2, il Circolo Tennis Rovereto ha vinto una buona partita contro l’Angiulli Bari. E’ finita 5-1, ma avrebbe potuto essere 6-0 se Giacomo Oradini avesse sfruttato un matchpoint contro Matteo Viola.
RISULTATI GIRONE 2 – CLASSIFICA
GIRONE 1 – TC GENOVA, ORA BASTA UN PARI
Si deciderà tutto con lo scontro diretto tra TC Genova e TC Prato, in programma domenica prossima. La quarta giornata è stata una passeggiata per entrambe, che hanno rifilato 6-0 rispettivamente a Cagliari e Meridiana. All’andata, a Prato, vinsero i genovesi che partono leggermente favoriti. Tra l’altro, un pareggio sarà sufficiente visto che all’ultima giornata troveranno la cenerentola Modena. “Siamo molto soddisfatti, la semifinale sarebbe un grandissimo risultato – dice il capitano Mauro Balestra – mi piace sottolineare il contributo di Francesco Picco, che ci sta dando un ottimo supporto nonostante sia leggermente infortunato al polso”. Per ribaltare il girone, i toscani dovranno affidarsi a Matteo Trevisan e Claudio Grassi, sconfitti all’andata rispettivamente da Starace ed Eremin.
RISULTATI GIRONE 1 – CLASSIFICA
GIRONE 3 – RISCHIO SORTEGGIO!
Che bagarre! Dopo quattro giornate, Società Tennis Bassano e Circolo Tennis Parioli sono in assoluta parità. Se il girone finisse oggi, per districare la parità bisognerebbe ricorrere addirittura al sorteggio pubblico! Le due squadre hanno gli stessi punti, lo stesso numero di vittorie, lo stesso numero di vittorie in trasferta e persino lo stesso numero (9) di match vinti dai giocatori under 30 del vivaio (Gabrieli, Salviato e Zitarosa da una parte, Valenti e Bessire dall’altra). La quarta giornata è stata favorevole ai romani, vincitori 5-1 a Crema grazie a uno strepitoso Matteo Fago, vincitore su Sinicropi e anche in doppio. Tutto ok anche per Bassano, che però potrebbe rimpiangere il match perso da Gabrieli contro Francesco Faggella, primo singolare in assoluto vinto dal CT Barletta. Poteva andar peggio, perchè Faggella-Lapalombella hanno avuto quattro matchpoint contro Salviato-Zitarosa. Per un punto perso, insomma, ne hanno guadagnato un altro per i capelli. Come nel Girone 1, si deciderà tutto nello scontro diretto. L’appuntamento è per il 9 novembre a Bassano del Grappa. Nel frattempo, domenica prossima entrambe punteranno al 6-0 per non perdere contatto con gli avversari. E dovranno stare attenti anche ai “vivaio” da inserire in formazione, perchè anche quello potrebbe fare la differenza.
RISULTATI GIRONE 3 – CLASSIFICA
GIRONE 4 – IL PARK VOLA CON FOGNINI
Una buona gestione si vede anche dalla disponibilità dei giocatori. E se Fabio Fognini ha accettato di andare da Valencia a Parigi passando da…Maglie, significa che Mauro Iguera ha fatto un gran lavoro con i suoi ragazzi. Fognini è stato decisivo nel catino pugliese, dove oltre 1.500 spettatori hanno affollato il Campo Centrale e per poco hanno sognato il colpaccio dopo che Portaluri ha battuto Sanna e Crepaldi ha scippato il primo set a Gianluca Naso. Alla fine è emersa la maggiore qualità dei genovesi, anche se Fognini-Naso hanno rischiato di perdere contro Grimolizzi-Portaluri, sconfitti solo 14-12 al super tie-break dopo aver sciupato due matchpoint. Molto bene Gianluca Mager, perfetto nel singolare contro Garzelli e nel doppio con Tommaso Sanna. Per il Park le buone notizie non finiscono qui: a Casale Monferrato, infatti, i padroni di casa hanno stoppato l’ATA Battisti Trento che dunque non è più un fattore per il primo posto. Con questo successo, i gialloblu hanno messo una seria ipoteca sul passaggio del turno. Con un Fognini così, senza dimenticare Andujar e (forse) Martin Klizan, la parola “scudetto” non è più un miraggio. In chiave salvezza, sarà fondamentale Trento-Maglie di domenica prossima, con in palio il secondo posto che eviterà le forche caudine dei play-out.
RISULTATI GIRONE 4 – CLASSIFICA
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