Il torneo di Madrid è temuto perché si gioca a 655 metri di altitudine, ma non è l’unico evento a giocarsi in queste condizioni. L’altura è un elemento che può condizionare i risultati?
A Bogotà si giocherà a ben 2.625 metri di altitudine
Di Gianluca Roveda – 3 maggio 2013
I tempi sono cambiati. Prima la stagione sul rosso scattava con Monte Carlo, poi entrava nel vivo con l’accoppiata Amburgo-Roma, spalmata su tre settimane tra uomini e donne. Oggi c'è la moda dei tornei “combined” e la potenza economica di Ion Tiriac ha consentito a Madrid di prendere il posto di Amburgo. Così, il primo grande appuntamento “rosso”, quello con tutti i migliori, sarà alla Caja Magica, gustoso antipasto agli Internazionali d’Italia, vera e propria “prova generale” per il Roland Garros. Ma il torneo di Madrid ha una peculiarità: l’altitudine. Nel 2013, il Madrid Open abbandonerà la terra blu sperimentata l’anno scorso (sono state decisive le furibonde reazioni dei giocatori, Nadal e Djokovic su tutti, che si lamentavano del campo eccessivamente scivoloso). Ma se sul colore del campo si può lavorare, non si può abbassare Madrid dai suoi 655 metri di altitudine. Si è scritto molto sull’influenza dell’altitudine in un evento sportivo. In due parole, le condizioni sono più veloci. L’aria è più rarefatta, la pallina riceve meno resistenza ed è meno controllabile. Per questo, i giocatori devono stare attenti a ogni dettaglio, come la tensione delle corde. E’ probabile che a Madrid debbano essere tirare 1-2 kg in più, altrimenti i teloni e gli spettatori delle prime file diventano a rischio. Tuttavia, Madrid non è l’unico torneo che si gioca in queste condizioni. C’è grande attesa per il neonato torneo di Bogotà. L’evento colombiano ha preso il posto di Los Angeles e si giocherà a 2.625 metri di altezza.
Sarà un ritorno: la città colombiana ospitava un torneo ATP su terra battuta negli anni 90, e ancora oggi è sede di un torneo WTA. L’evento ATP si giocherà sul cemento: sarà la primissima tappa sul duro in vista dello Us Open. Ai tempi del vecchio torneo di Bogotà, si giocava anche a Città del Messico, feudo di Thomas Muster nelle prime edizioni. Normale: in altura si sentono ancora di più stanchezza e fatica. Non stupisce che il mattatore fosse un Iron-Man come l’austriaco. I tornei in altura si giocano anche in Europa. Il più noto è il classico evento di Gstaad, piccola località sulle montagne svizzere a 1.050 metri di altitudine. Gstaad si trova ancora più in alto rispetto a San Paolo e (soprattutto) a Kitzbuhel. Si penserebbe che la località austriaca, sede di un torneo a fine luglio, si trovi molto più in alto. Invece è ad “appena” 700 metri sul livello del mare. In questi casi non entra in vigore una norma consentita dall’ITF: sopra i 1.219 metri di altezza, infatti, è consentito utilizzare un palla con meno pressione per ammortizzare gli effetti atmosferici. Il fenomeno del tennis in altura, tuttavia, è piuttosto raro: i tornei appena citati sono gli unici oltre i 600 metri. Ce ne sono altri che si giocano ad altezze discrete come Stoccarda, Basilea, Winston Salem, Atlanta e Monaco di Baviera. Gli americani hanno scelto gli 800 metri di Boise per mettere in difficoltà i serbi in Coppa Davis, ma non è bastato. C’è poi il caso limite del torneo di Rotterdam: per la curiosa conformazione geografica dell’Olanda, si gioca….2 metri sotto il livello del mare!
Ma chi sono i giocatori più adatti all’altitudine? A naso, i bombardieri e chi pratica un tennis aggressivo. Provate a immaginare un Raonic e un Isner a Bogotà, dove i loro siluri sarebbero ancora più incisivi. Ma conta anche la preparazione fisica: abbiamo già detto di Thomas Muster, ma si disimpegnavano bene anche Alex Corretja e Sergi Bruguera. Tra i top-players attuali, i Big-Three sono tutti molto buoni: Federer, Djokovic e Nadal si sono tutti imposti a Madrid (lo spagnolo anche quando si giocava sul cemento indoor). Federer ha trionfato a Gstaad e Djokovic ha gestito alla grande l’altitudine di Boise, regalando due punti alla Serbia. Insomma, l’altitudine è un fattore, ma difficilmente rovescia le gerarchie del tennis. A quanto pare, le superfici sono molto più decisive dei metri d'altezza. Per questo, è difficile aspettarsi chissà quali risultati a sorpresa nei nove giorni della Caja Magica.
I TORNEI ATP IN ALTURA
Bogotà – 2.625 metri
Gstaad – 1.050 metri
Kitzbunel – 762 metri
San Paolo – 760 metri
Madrid – 655 metri
Monaco Di Baviera – 519 metri
Atlanta – 320 metri
Winston Salem – 300 metri
Basilea – 260 metri
Stoccarda – 205 metri
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