STORIE – Nel Middle Sunday senza tennis, vi presentiamo le dieci storie più interessanti (e meno note) che hanno colorato la prima settimana dei Championships.
Michael Llodra fa un uso disinvolto dei ritiri: in carriera ne ha già collezionati 32
Di Riccardo Bisti – 30 giugno 2013
L’ARRABBIATURA DI FOGNINI
E’ stato tra i video più cliccati su Youtube. Durante il match contro Melzer, Fabio tira un dritto in avanzamento, chiaramente sulla linea. La chiamata arriva in ritardo e Fabio si dispera. “Non è vero, non è vero…”. Si sdraia per terra e poi continua a lamentarsi con l’arbitro Pascal Maria. Ma l’ha fatto in modo simpatico, tanto che tutti ridevano, arbitro compreso. Per questo, la multa di 10.000 dollari ci è sembrata un tantino esagerata.
KERBER MINACCIATA SU FACEBOOK
Angelique Kerber ha buttato via il match contro Kaia Kanepi (è stata avanti 5-1 nel tie-break del secondo dopo aver vinto il primo). Questo non giustifica le minacce ricevute sul suo profilo Facebook, come peraltro già accaduto a Rebecca Marino (che si è ritirata anche per questa ragione) e a diversi giocatori da challenger. In particolare, si è avventato su di lei un certo Marijan Batinich Maali, residente in America e con una svastica sul profilo. La WTA sta indagando sull’episodio, ma ha lasciato alla Kerber la facoltà se denunciare o meno l’accaduto. Probabilmente si trattava di uno scommettitore frustrato.
KIMIKO DATE E IL TETTO MALEDETTO
L’ultimo match della prima settimana si è giocato sotto il tetto del Centre Court, per consentire che il programma potesse concludersi in barba all’oscurità. Protagoniste Serena Williams e Kimiko Date. 17 anni fa, la giapponese fu vittima di una situazione analoga: durante la semifinale con Steffi Graf, era riuscita a girare la partita ma il match fu sospeso per oscurità. C'era ancora un po' di luce, ma la Graf riuscì a far interrompere il match “d’autorità”. “Ricordo bene – ha detto la Date – io potevo ancora vedere, ma Steffi non volle andare avanti. Il supervisor disse che c’era troppo buio e che dovevamo riprendere il giorno dopo. Non ho avuto scelta”. Ovviamente, al rientro, la Graf vinse facilmente. Ci fosse stato il tetto…chissà. Oggi, a quasi 43 anni, ne ha potuto usufruire. Ma contro Serena Williams non è servito.
IL MISTERO DEL PADRE DI TOMIC
Bernard Tomic ha ritrovato il suo miglior tennis. La sua vittoria contro Gasquet è stata uno dei migliori match del torneo. Ma non c’era papà John, interdetto dai tornei a tempo indeterminato. Almeno, così pare…Quando gli hanno chiesto se Wimbledon ha revocato il divieto, Tomic ha sorriso e ha detto: “Forse mio padre ha visto il match. Forse voi non lo avete visto…”. A domanda più diretta, ha ripetuto. “Voi non conoscere mio padre. Lui avrebbe potuto esserci, magari utilizzando un travestimento…”. Panico tra gli ufficiali di gara, che approfondiranno la questione con lo stesso Tomic. Di certo papà John è a Londra: “Quando ho un po’ di tempo libero, esco dal club e sto con lui – ha chiosato Tomic – mi sta aiutando molto”. L’impressione è che lunedì potrebbe esserci la “Caccia a John” per i vialetti di Church Road. Oppure è tutto un bluff?
LA PRIMA BRITANNICA A…
Andy Murray sarà contento di dividersi i titoli dei tabloid con Laura Robson. Da quando è diventata una giocatrice “vera”, continua ad aggiornare la storia diventando la “prima britannica a fare…”. Allo Us Open, battendo Kim Clijsters, era diventata la prima a raggiungere gli ottavi dal 1991. Adesso è tra le “Last 16” anche a Wimbledon, prima a riuscirci dopo 15 anni. Ma c’è di più: diventerà la prima britannica a entrare tra le prime 30 WTA dal 1987, oltre un quarto di secolo fa. “Ma io non ci penso fino a quando non me lo dite voi. Io penso solo a fare le cose per bene”. Battendo la Erakovic al terzo turno, le ha impedito di diventare la prima neozelandese a raggiungere gli ottavi…dal 1959.
GUIDO PELLA, L’INFORTUNATO SILENZIOSO
Non si è fatto altro che parlare dei campi scivolosi, dei forfait e degli infortuni. Tra i vari giocatori costretti al ritiro, ce n’è stato uno di cui non si è parlato granchè, ma che è stato la vittima principale: l’argentino Guido Pella stava lottando disperatamente contro Jesse Levine (erano 4-3 al quinto) quando è finito per le terre, strappandosi un muscolo e dovendo abbandonare il campo in barella. “Mi sono rotto tutto” sussurrava al suo coach mentre abbandonava il Campo 7 tra le lacrime.
LA LAUREA DELLA ZVONAREVA
Basta poco per uscire dai radar. Un infortunio ti mette KO, e tanti saluti. Lo sa bene Vera Zvonareva, che in questo torneo vanta una clamorosa finale nel 2009. La russa è ferma da tempo per un infortunio, ma non è rimasta con le mani in mano. Nei giorni scorsi si è laureata, discutendo la tesi presso l’Accademia Diplomatica del Ministero degli Affari Esteri russo. Vera ha conseguito la laurea in Relazioni Economiche Internazionali. La Zvonareva tornerà sicuramente a giocare, tanto che aggiorna continuamente via Twitter sulle sue condizioni, ma nel frattempo ha già trovato qualcosa da fare quando appenderà la racchetta al chiodo.
LA TACHICARDIA PORTA BENE
Al Roland Garros, l’ansia bloccò il diaframma a Sara Errani durante il match contro la Suarez Navarro. L’intervento del medico sbloccò la situazione, e Sarita vinse la partita. E’ successo qualcosa del genere a Flavia Pennetta durante il match contro Alize Cornet. Le hanno controllato il battito perché era stata colpita da una leggera forma di tachicardia. Flavia si è ripresa e ha dominato alla distanza. “L’ultima volta che mi era accaduto avevo 7 anni, a un torneo a Lecce. Mi portarono direttamente in ospedale, mentre stavolta è andata meglio!” ha detto una raggiante Pennetta.
LLODRA E I RITIRI IN SCIOLTEZZA
Michael Llodra è un tipo strano, e non solo perché si nascondeva nudo negli stipetti dei colleghi o per l’alterco con Benoit Paire a Miami. A Wimbledon, è sceso in campo contro Andreas Seppi per un match di secondo turno. Il francese si è ritirato dopo il primo set, dicendo di avere uno strappo al bicipite femorale. Per questo, in molti si sono sorpresi quando poche ore dopo è sceso in campo per il doppio insieme a Nicolas Mahut. I due, peraltro, hanno beneficiato del ritiro di Hajek-Levinsky dopo pochi game. “Il singolare è piuttosto faticoso per i muscoli posteriori della coscia. Preferisco non correre rischi, mentre in doppio è più facile. Si gioca su metà campo. A volte, quando spingo troppo, avverto come dei pizzicotti. Capisco che per i tifosi sia difficile capirmi”. Quello contro Seppi è stato il 32esimo ritiro nella carriera di Llodra. Il francese ha potuto giocare il doppio solo dopo aver ricevuto l’approvazione del personale medico del torneo.
IL DOCUMENTARIO SU MURRAY
Ha avuto un grande successo il documentario sulla vita di Andy Murray andato in onda sulla BBC alla vigilia del torneo. I potenti mezzi della TV pubblica britannica hano creato un piccolo gioiello. Se avete un’oretta di tempo, vale la pena darci un’occhiata. Lo hanno messo a disposizione su Youtube e ci sono almeno due momenti-cult: quando soffoca le parole al momento di parlare del massacro di Dunblane, in cui scampò alla morte, e quando cerca di rilassarsi con i suoi adorati cani.
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