Lo svizzero ha conosciuto Beatriz Tinoco, 18enne uscita vincitrice da una lotta contro il cancro. Una bella storia, resa ancora più dolce dal racconto della ragazza. “Roger è perfetto!”
 
Roger Federer è uno dei più grandi giocatori di sempre. Ma sa mostrare la sua grandezza anche fuori dal campo. Ed è ancora più bello che lo faccia senza cercare troppa pubblicità. Ma è giusto che certe storie vengano documentate, ed è bello raccontarle. Beatriz Tinoco è una ragazzina di 18 anni, frequenta ancora l’high school a Rockville, nel Maryland, ed è una grande appassionata di tennis. Ma per due anni (2011 e 2012) ha dovuto mettere da parte la racchetta perché impegnata in una lotta ancora più importante, quella contro un tumore. In quel periodo si è associata alla Make-A-Wish Foundation, organizzazione no-profit che provvede (o meglio, ci prova) a realizzare i sogni di bambini, adolescenti e giovani adulti colpiti da malattie mortali. Nel 2012, espresse il desiderio di conoscere il suo idolo Roger Federer. Per un anno, sembrava che la bottiglia fosse rimasta in mezzo all’oceano, sperduta e inascoltata. Poi è successo una specie di miracolo. Lo scorso giugno, un troupe di ESPN si è recata nella sua città per girare un servizio sulla squadra della scuola. Al termine delle riprese, hanno mostrato un filmato con le immagini della vittoria di Federer a Wimbledon 2012. Alla fine è apparso lo svizzero in persona con un video-messaggio: “Ciao Beatriz, ho saputo che sei una mia grande fan. Per questo invito te e la tua famiglia a Londra per vedermi giocare a Wimbledon. Fai la valigia, goditi il viaggio e ci vediamo lì”. Quando Beatriz ha messo piede presso l’All England Club ha, i rappresentanti di ESPN le hanno detto che l’incontro non si sarebbe potuto fare quel giorno a causa dei troppi impegni di Federer.
 
“Per questo non mi aspettavo nulla. Mi sono seduta a guardare alcuni allenamenti e ho sentito qualcuno chiamarmi da dietro. Mi sono voltata ed era proprio Roger Federer! Si è avvicinato, mi ha dato un bacio e un abbraccio, si è seduto accanto a me e mi ha parlato con grande naturalezza. Ho provato a non impazzire! Abbiamo parlato 10-15 minuti, e non era nemmeno previsto. Mi hanno detto che non avrebbe dovuto farlo: doveva semplicemente salutarmi e poi andare ad allenarsi. Ma lui ha voluto parlarmi comunque!”. L’incontro si è poi protratto per un intero weekend, in cui Beatriz ha potuto accedere al “dietro le quinte” di Wimbledon, ha raccolto gadget e autografi e ha continuato a parlare con il suo idolo. “Di sicuro è rimasto con me più di quanto avrebbe dovuto” ha detto la Tinoco. Le fasi di questo incontro sono state filmate da ESPN e saranno trasmesse a fine mese. Federer ha salutato tutta la famiglia Tinoco: poi, al momento dei saluti, le ha detto che le era vicina per averne passate tante. “Ho iniziato a piangere sulla spalla. Quando se n’è andato, ho continuato a singhiozzare”. La favola della Tinoco ha avuto momenti ad alto tasso emotivo. Lo staff di Federer l’ha fatta entrare in campo prima di un allenamento con Lleyton Hewitt. Le ha prestato una sua racchetta e hanno palleggiato insieme. Era il venerdì prima del torneo, e Federer l’ha salutata dicendole “ci vediamo domenica”.
 

E’ stato di parola: due giorni dopo, Federer e il Chairman di Wimbledon le hanno fatto fare un tour del Campo Centrale, poi lo svizzero è dovuto scappare via per la conferenza stampa pre-torneo. A un certo punto, mentre Beatriz guardava a bocca aperta i quattro angoli del Centre Court, l’hanno chiamata e le hanno detto: “Ehi, non vieni a seguire la conferenza stampa? Roger sta aspettando te per cominciare”. E così si è mischiata ai giornalisti salvo poi andare con Federer in Players Lounge. “Lì ho visto un mucchio di giocatori: Murray, Nadal, Haas, Ferrer, Benneteau, Tipsarevic, Serena Williams, Wozniacki, Radwanska e Lisicki. Era il paradiso per un appassionato di tennis”. Nel frattempo Federer aveva ultimato le interviste per la TV ed è tornato dalla sua piccola fan per firmarle di tutto: fogli, foto, attrezzatura…senza dimenticare di farle gli auguri per il suo 18esimo compleanno. "Fosse stato per lui, sarebbe rimasto tutto il giorno a parlare con noi, ma doveva andare a pranzo e il suo manager stava per andare fuori di testa. Allora ha fatto il giro del tavolo per salutare la mia famiglia. E mi ha fatto commuovere”. Non sempre gli atleti hanno un comportamento impeccabile, specie lontano dall'occhio dei riflettori. Invece Federer ha saputo regalare un’emozione a una ragazza dal passato difficile. La storia è bella, ma è ancor più bello il modo in cui Beatriz l’ha raccontata, come una bambina nel paese dei balocchi. Una bambina che ha dimenticato ogni sofferenza. Bravo Roger. Forse, un giorno, potrà insegnare agli atleti come devono comportarsi quando le telecamere sono spente. Nessuno meglio di lui potrebbe farlo.