GLI APPUNTI DI CORRADO – Ci siamo infilati nella sala incordature del Roland Garros e scoperto un mucchio di segreti. Qual’è il Campo Centrale preferito da Nadal? 
Nadal non ricordava di aver palleggiato con un Nishikori 16enne. Intanto lo ha battuto al Roland Garros

Da Parigi, Corrado Erba – 5 giugno 2013

 
Su tutti i campi laterali, compreso il mitico Campo 1, sono sparite le sedie dei giudici di linea, sostituite da semplici segnalini pubblicitari, a insegna del coccodrillo. Sarà un segno della crisi o semplicemente si è voluto mandare segnali a giudici di linea troppo pigri?
 
Interessante domanda posta a Rafa dopo il match con Fabio Fognini. Gli è stato chiesto, dato che sembrava palesemente infastidito dai mulinelli di vento, quale dei Campi Centrali degli Slam fosse il suo preferito per le condizioni di gioco. Rafa, senza pensarci troppo, ha detto che Wimbledon e Melbourne hanno campi centrali perfetti, ben riparati dal vento e con out non troppo esagerati. “Il Centrale di Flushing è molto ventoso, ma il peggiore è senz’altro quello di Parigi, esposto ai venti e con un out inverosimilmente grande” ha chiosato Chapeau, meno male che il centrale di Parigi è il peggiore. Se pensiamo che Rafa definisce “orrende” le condizioni di gioco del Susanne Lenglen….
 
Sempre in conferenza, una giornalista giapponese, balbettando, ha chiesto a Rafa se si ricordava di essersi allenato, un giorno del 2006 a Parigi, con un sedicenne Kei Nishikori. Rafa l’ha guardata perplesso:  “Ho una grande memoria ma non fino a questo punto”.
 
Disperate le (belle) gelataie che presidiano i numerosi botteghini di Roland Garros. A causa del freddo novembrino, la gente si accalcava nei baretti per chiedere “hot chocolate” e non certo i (costosissimi) bastoncini di cioccolato. Chissà se si rifaranno nel weekend.
 
Grazie ai buoni uffici della famiglia Pietra, abbiamo potuto fare un giro per la sala incordature accompagnati da Lucien Nogues, l’uomo che da oltre 30 anni è il deus ex machina del settore strings di Babolat. La chiacchierata, i cui contenuti completi verranno diffusi prossimamente, è stata estremamente interessante. Pensate all’appassionato che può dare un occhio alla “Pro Room” di Babolat nonché capire la complessità di una macchina che prevede 16 incordatori che lavorano praticamente 20 ore al giorno. Tra le curiosità, anticipiamo la tensione più bassa del torneo,  i 12 (dodici) Kg. Di Filippo Volandri. Praticamente una rete!

L'ALTRO ROLAND GARROS (1)