Sono bastati nove mesi a Rafael Nadal per riprendersi il trono del Ranking ATP. Difficilmente verrà scalzato fino alla primavera 2014. E' a quota 102 settimane: dove può arrivare?
Rafa Nadal sorride: lunedì tornerà al numero 1 del ranking ATP
Di Riccardo Bisti – 6 ottobre 2013
Conquistando la 13esima finale del 2013, Rafael Nadal si è assicurato il sorpasso su Novak Djokovic in vetta al ranking ATP. Lo spagnolo ha approfittato del ritiro di Tomas Berdych sul 4-2 nel primo set (qualche game prima, il ceco si era procurato un infortunio alla schiena). Nella seconda semifinale, Djokovic ha superato Gasquet e si è assicurato il 38esimo episodio della loro rivalità. Comunque vada, Nadal salirà in vetta al ranking. E’ dunque possibile che si presenti la situazione che avevamo anticipato nei giorni scorsi: il vincitore rischia di essere superato dallo sconfitto. Al di là dell’esito del torneo di Pechino, la leadership di Nadal è strameritata. Le cifre sono tutte per lui. “E’ stata una stagione strepitosa, una delle migliori della mia carriera, senza alcun dubbio – ha detto Nadal – alla fine si tratta semplicemente di un numero. Ovviamente è una sensazione speciale tornare al numero 1 dopo oltre sei mesi senza giocare”. Quello che scatterà lunedì prossimo sarà il terzo “stint” di Nadal in vetta al ranking ATP. Rafa era diventato numero 1 per la prima volta il 18 agosto 2008, curiosamente proprio dopo un trionfo a Pechino (la medaglia d’oro olimpica), e vi è rimasto per 46 settimane. Il secondo passaggio è scattato il 7 giugno 2010 dopo l’ennesimo trionfo al Roland Garros, ed è durato 56 settimane. Il sorpasso di Novak Djokovic arrivò dopo la finale di Wimbledon 2011. Anche per questo, Rafa sarà ben felice di superare il serbo (in passato, aveva sempre scalzato Roger Federer).
I numeri di Nadal sono sempre più importanti: quella contro Berdych è stata la 21esima vittoria consecutiva (il bilancio stagionale dice 65-3), ed è la sesta stagione in cui infila una striscia di almeno 20 partite. Manca ancora la certezza matematica, ma Rafa è praticamente certo di chiudere l’anno al numero 1. Sarà la terza volta dopo il 2008 e il 2010. “Sarebbe molto bello, ma sono sicuro di dover vincere ancora più partite”. Ci si domanda fino a quando possa durare il terzo regno del maiorchino. Difficile a dirsi: non dovrebbe avere problemi fino a maggio, poi scatteranno importanti cambiali (Barcellona, Madrid, Roma e Parigi) che potrebbero dare ossigeno agli inseguitori. Tuttavia, lo spagnolo avrà tutto da guadagnare nei primi mesi dell’anno: i 1.900 punti intascati tra febbraio e marzo potranno essere compensati dall’Australian Open. In questo momento, Nadal è a quota 102 settimane in vetta, 200 in meno rispetto al leader Roger Federer. Per raggiungerlo, dunque, avrebbe bisogno di almeno quattro anni di leadership. L’impresa sembra francamente disperata: vorrebbe dire restare al numero 1 fino al termine del 2017, senza mai cedere lo scettro. Non c’è dubbio che possa avvicinarsi ai migliori. Di sicuro supererà Bjorn Borg ed è ragionevole pensare a un aggancio su John McEnroe. Più complicato avvicinare i migliori quattro (Federer, Sampras, Lendl e Connors, racchiusi in 34 settimane). Tuttavia, Nadal ha abituato a sorprendere. E chissà che non possa farlo anche in questa occasione. Chi avrebbe mai pensato, a inizio stagione, di vederlo al numero 1?
SETTIMANE IN VETTA AL RANKING ATP
Roger Federer – 302
Pete Sampras – 286
Ivan Lendl – 270
Jimmy Connors – 268
John McEnroe – 170
Bjorn Borg – 109
Rafael Nadal – 102
Novak Djokovic – 101
Andre Agassi – 101
Lleyton Hewitt – 80
Stefan Edberg – 72
Jim Courier – 58
Gustavo Kuerten – 43
Ilie Nastase – 40
Mats Wilander – 20
Andy Roddick – 13
Boris Becker – 12
Marat Safin – 9
Juan Carlos Ferrero – 8
John Newcombe – 8
Yevgeny Kafelnikov – 6
Thomas Muster – 6
Marcelo Rios – 6
Carlos Moya – 2
Patrick Rafter – 1
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