di Roberta Lamagni – foto Getty Images
Conclusa l'investigazione sul match di secondo turno di Nick Kyrgios contro Misha Zverev a Shanghai, l'Atp non fa sconti all'australiano, almeno apparentemente.
Il risultato è una multa di ulteriori 25.000 dollari, che si va ad aggiungere ai 16.500 già comminati dagli ufficiali di gara di Shanghai, oltre a una sospensione dai tornei per 8 settimane, a sancire la gravità del comportamento indicato come "condotta contraria all'integrità del gioco".
Se la sanzione rimanesse tale, Kyrgios potrebbe ricominciare la propria attività lunedì 16 gennaio 2017, a meno che – e qui l'Associazione dei giocatori cala l'asso della tolleranza – Nick non accettasse di sottoporsi a un programma "rieducativo" sotto attenta supervisione di uno psicologo dello Sport, o un piano equivalente approvato dall'Atp, per permettergli di riconquistare il diritto a competere nei principali eventi del Tour.
In questo secondo caso, la "scomunica" sarebbe ridotta a 3 settimane, quindi al 7 di novembre, in tempo solo per partecipare alle Atp Finals di Londra. E' anche vero che al momento, occupando la posizione n.12 nella Race, la possibilità di partecipare in veste di riserva sembra preclusa, a meno del forfait (già ipotizzato) di Nadal e di almeno un altro collega.
L'Atp dunque ha lanciato il sasso e nascosto la mano, lasciando a Kyrgios la decisione ultima sulla sua squalifica. Interessante sarà vedere la risposta di Nick, mai scontata…