di Roberta Lamagni – foto Getty Images
Proprio non ce la può fare, Nick Kyrgios. Nemmeno il tempo di esaltarlo per aver vinto un torneo poco meno di una settimana fa – a Tokyo, in finale su Goffin – eccolo nuovamente nelle vesti del bad boy.
Il palcoscenico è il Masters 1000 di Shanghai, proprio dove lo scorso anno aveva già raccolto una multa per "oscenità verbali". Stagione diversa, stessa sorte, solo più salata.
Le prime avvisaglie c'erano già state nel match d'esordio contro Sam Querrey, quando l'australiano aveva dichiarato di essersi annoiato. La seconda discesa in campo gli è stata invece fatale, sconfitto da Misha Zverev – il fratello maggiore ma anche il più scarso, per 63 61 in 48 minuti.
Una prestazione platealmente sottotono, in cui Nick è apparso sfacciatamente svogliato, come quando, dopo aver scagliato lentamente la palla oltre la rete con la prima di servizio, si è diretto verso la panchina senza nemmeno attendere la risposta dell'avversario (vedi il minuto 2.17" dek video).
Il risultato: multato per 16.500 dollari, la somma massima possibile, così suddivisi: 10.000$ per mancanza di impegno, 5000$ per abuso verbale, 1500$ per condotta antisportiva.
L'australiano non sembra tuttavia dare grande importanza all'accaduto visto che, interrogato sulla vicenda, ha risposto: "Ho solo tentato una via facile, ma non ha funzionato". Inutile quindi domandargli delle sfumate possibilità per accedere alle Finals. "Onestamente non me ne potrebbe fregar di meno…" viva la sincerità!