Parlando con il “The Times”, l’australiano ammette che il tennis non è esattamente la sua passione. “Preferivo il basket, ma i miei hanno spinto per il tennis. Non ci sono chance che a 30 anni giochi ancora. Se lo farò, che Dio mi aiuti”.

sarà tra i primi a scendere in campo al Roland Garros 2016. L’australiano inaugurerà il programma sul Campo 1 contro il nostro Marco Cecchinato: a Parigi non sarà tra i favoriti, mentre sull’erba potrà fare grandi cose. In queste ore, tuttavia, sta facendo parlare di sé con un’intervista pubblicata dal “The Times”. Senza peli sulla lingua, ha ammesso che avrebbe preferito fare il giocatore di basket piuttosto che il tennista. E si è detto convinto di ritirarsi prima di compiere 30 anni. “Ci sono zero possibilità che Nick Kyrgios stia giocando a tennis quando avrà 30 anni. Zero chance. Non so per quanto giocherò ancora, ma Dio mi aiuti se a 30 anni fossi ancora in campo. Ci sono tante altre cose nel mondo, oltre al tennis. Niente tennis a 30 anni, please”. La scelta di inseguire la pallina gialla piuttosto che il pallone a spicchi è arrivata quando aveva 14 anni. “In quel momento ho dovuto prendere un decisione. Sono stati i miei genitori a spingermi verso il tennis. Probabilmente pensavano che fosse più facile avere successo con il tennis, ma io preferivo il basket. Però non è andata male, dai”.

Kyrgios ha poi detto di annoiarsi facilmente e di aver bisogno sempre di nuove motivazioni per restare interessato al tennis. Per correggere il suo stile garibaldino, ha lavorato con alcuni psicologi dello sport, ma non è durata molto. “Ne ho visti un paio, ma non non riesco a restare concentrato troppo a lungo. Non riesco a prenderla troppo sul serio. Loro provano a motivarmi, ma è dura. Una settimana sono motivato, un’altra no. Così ho lasciato perdere, non faceva per me”. Kyrgios ha spiegato che il suo tennis è troppo creativo, anche quando non sarebbe il caso. Ma è qualcosa che gli consente di restare positivo e motivato. Dopo Cecchinato, sarebbe in rotta di collisione con Gasquet al terzo turno e Nishikori negli ottavi.