Il Qatar Total Open 2020, quinto torneo WTA Premier della stagione, è giunto all’atto finale. Petra Kvitova e Aryna Sabalenka si contenderanno il titolo
Kvitova ritrova la finale dopo quasi un anno
Il Qatar Total Open 2020, quinto torneo WTA Premier della stagione, è giunto all’atto finale. A Doha si sono presentate sei giocatrici della top ten (Halep ha dato forfait alla vigilia), a contendersi il titolo saranno però due giocatrici a ridosso delle prime dieci, si tratta di Petra Kvitova e Aryna Sabalenka, rispettivamente numero otto e nove del seeding. La giornata di semifinali si è conclusa con il piatto forte, la ceca infatti per approdare al match valevole il titolo ha dovuto avere ragione della numero uno mondiale, Ashleigh Barty.
Nono scontro diretto della carriera tra le due che prima di ieri si erano divise equamente i precedenti. I primi quattro alla più esperta Kvitova e quelli successivi all’australiana, in grado di vincere tre delle quattro sfide del 2019 e il quarto di finale dell’Australian Open di questa stagione. Petra con il 6-4 2-6 6-4 di Doha ha chiuso una striscia negativa contro la tennista aussie e ha conquistato il primo accesso in finale nel 2020, a Brisbane gli era sfuggito dopo la sconfitta in tre parziali contro Madison Keys. Kvitova mancava in una finale dall’aprile del 2019 quando a Stoccarda vinse contro Anett Kontaveit. Importante il successo di Doha sulla numero uno del ranking che si è rivelata un mostro di continuità, raggiungendo spesso le fasi finali dei tornei e accumulando oltre duemila punti di vantaggio in classifica sulla prima inseguitrice.
La sempreverde Kuznetsova si arrende a Sabalenka
Come annunciato, dall’altra parte della rete ci sarà Aryna Sabalenka che il piede in top 10 lo ha messo un paio di volte nel 2019, spingendosi massimo alla nona posizione. A livello di circuito maggiore la bielorussa raggiunge la nona finale della carriera, la prima della stagione dopo le tre disputate l’anno passato (vinte quelle di Zhuhai e Wuhan). In semifinale la giocatrice di Minsk ha avuto ragione di Svetlana Kuznetsova nel terzo scontro diretto della loro carriera, precedentemente bilancio di 1-1 con la russa vincente a Indian Wells 2018 e Sabalenka che l’ha spuntata a Madrid 2019. Tolta la delusione australiana, sconfitta al primo round contro Suarez Navarro. Sabalenka ha iniziato bene la stagione con la semifinale di Adelaide e il buon quarto di finale a Dubai (nel mezzo anche due sfide di Fed Cup contro l’Olanda).
Sconfitta, ma rivitalizzata; Svetlana Kuznetsova all’età di 34 anni continua ad essere competitiva. A Doha trova il primo acuto della stagione che vale un salto di quattordici posizioni e la 32° posizione del ranking. Dopo l’exploit di Cincinnati, finale che era valsa il ritorno in top 100 in una settimana condita dalle vittorie su Karolina Pliskova e Ashleigh Barty, con la sola Madison Keys capace di fermarla. Kuznetsova aveva fatto fatica nonostante l’assenza di punti da difendere ne abbia favorito la risalita nel ranking. Dopo la netta sconfitta di Melbourne contro Camila Giorgi però è arrivata prima l’ottima prova di San Pietroburgo contro Bencic e questa settimana la sparata in semifinale con la rivincita nei quarti di finale proprio contro l’elvetica.
Il bilancio negli scontri diretti
Alla vigilia dell’atto conclusivo, il bilancio degli scontri diretti tra Petra Kvitova e Aryna Sabalenka è di 2-1 per la ceca. Nel round inaugurale di Miami 2018 il primo scontro, Kvitova necessita di tre parziali per disfarsi della bielorussa al tempo ancora fuori dalla top 50, per l’esattezza il punteggio alla stretta di mano è 7-5 3-6 6-3. La rivincita arriva a fine stagione, terzo turno dello Us Open, Sabalenka è numero 20 delle classifiche mondiali e necessita di 1 ora e 25 minuti per chiudere con un netto 7-5 6-1 che vale l’accesso agli ottavi di finale. Nell’ultimo confronto a Sydney 2019 la ceca vince invertendo i parziali dei due set, è 6-1 7-5 in 1 ora e 19 minuti. In carriera il bilancio di Kvitova contro le bielorusse è di 10-5, la maggior parte delle sfide contro Victoria Azarenka (5-3). Sabalenka invece contro le ceche guida di una lunghezza (6-5).