di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Tutto secondo pronostico nei due quarti di finale della parte bassa del main draw femminile: Petra Kvitova (8) e Victoria Azarenka (4) regolano autorevolmente Tsvetana Pironkova (32) e Tamira Paszek (80) regalandosi una semifinale che promette scintille. Per la bulgara e l'austriaca, finisce invece la bella avventura londinese: le due tenniste possono comunque essere soddisfatte del risultato colto.
Petra parte fortissimo: 4-1 con doppio break di vantaggio, Pironkova fatica a contenere la maggior potenza della ceca che pare avere in mano saldamente la partita. Anche se Kvitova cede la battuta sul 5-2, il game successivo dà egualmente il primo parziale alla semifinalista 2010: 6-3 in mezz'ora esatta. Il secondo set si apre sulla falsariga del primo: Kvitova all'attacco e Pironkova che arranca.
La bulgara però non cede: salva un break-ball nel secondo gioco, per poi allungare nel game seguente. Il calo di Petra è sensibile, mentre Pironkova conquista campo, punti e fiducia. La bulgara mantiene il vantaggio sino al 4-2, quando Kvitova imprime una nuova accelerazione all'incontro. Pironkova si ritrova presto sotto 4-5, ma rimane aggrappata alla battuta per ripiegare al tie-break.
Il 4-1 iniziale di Petra si trasforma in un sorprendente 7-5 per la bulgara: gli ultimi tre punti del “gioco decisivo” sono tre rischi, mal calcolati, della ceca. Pironkova ringrazia, ma la sua gioia è di breve durata. Il break operato da Kvitova in apertura di terzo parziale la dice lunga sulle volontà bellicose di una Petra che avrebbe potuto chiudere già nel tie-break. Annullata nel terzo game una pericolosa palla break, per Petra la frazione si fa tutta in discesa. Pironkova tenta di rimanere in scia, sperando in un nuovo calo dell'avversaria che tuttavia non avviene.
La ceca opera invece un secondo break nel settimo gioco che le regala di fatto la semifinale. 6-3 6-7(5) 6-2 lo score conclusivo in due ore ed un minuto con due set pressochè a senso unico ed uno decisamente equilibrato ed avvincente. Pironkova ha fatto quello che ha potuto per arginare una giocatrice che ha messo a segno ben 44 vincenti in più (54-10): la sconfitta nei quarti le permette comunque di contenere la perdita di punti derivanti dalla "semi" dell'anno passato.
A separare Kvitova dall'emulare il suo idolo, Martina Navratilova – l'ultima mancina ad arrivare in finale a Wimbledon, c'è ora solo Victoria Azarenka (4). Il match contro Tamira Paszek ha ben poca storia. La 20enne austriaca si aggiudica il primo game dell'incontro per poi incassarne cinque consecutivi. Vika sciupa tre set-ball sul 5-2 (e servizio), ma incamera la frazione poco dopo (6-3). Nella seconda partita la bielorussa si avvantaggia nuovamente di un doppio break, chiudendo dopo un'ora abbondante 6-3 6-1. Troppo netto il divario tra le due giocatrici per poter esserci un minimo di equilibrio.
Azarenka raggiunge dunque per la prima volta le semifinali a Wimbledon, ma non solo: la bielorussa non era infatti mai entrata nelle “fab four” di uno Slam. Kvitova e Azarenka si sono affrontate quattro volte: 2-2 il bilancio, ma gli ultimi due match sono stati vinti dalla ceca che ha battuto la bielorussa proprio sull'erba londinese nel terzo turno della passata edizione (7-5 6-0) e, più recentemente, nella finale di Madrid sulla terra battuta (7-6 6-4).
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