In finale, Pavlyuchenkova raccoglie tre giochi. Per Svetlana è il 2° titolo nell’ultimo quinquennio… di SARA MONTANELLI

di Sara Montanelli 

 

È tutto russo l'epilogo della Kremlin Cup, l'ultimo torneo prima delle Finals, che ha visto  protagoniste Svetlana Kuznetsova e Anastasjia Pavlyuchenkova. La Kuznetsova ha alzato al cielo il trofeo conquistato nel 2014 dalla Pavlyuchenkova ed è diventata la quinta russa a trionfare a Mosca.

 

Svetlana arrivava da una settimana molto positiva in cui ha sconfitto nell'ordine Katerina Siniakova 6-0 6-3, Klara Koukalova 6-4 6-2, Anastasjia Sevastova 5-7 6-1 6-3 e Lesia Tsurenko 6-2 6-4. I precedenti tra le due russe sono quattro; i primi tre vinti dalla Kuznetsova, mentre l'ultimo, disputato il mese scorso, che ha visto trionfare Anastasjia Pavlyuchenkova per 6-0 6-1.

 

Nella finale, il primo set sembrava iniziare in modo equilibrato fino al 2 pari, ma subito la Kuznetsova se l'è aggiudicato per 6 giochi a 2 in 41 minuti. Si è dimostrata molto fallosa la Pavlyuchenkova nel corso di questi 4 games in cui ha concesso 15 errori non forzati.

 

Il primo game del secondo set si è concluso con un punto spettacolare vinto da Svetlana che si è portata subito in vantaggio 1-0. A differenza di quanto successo ieri contro Daria Kasatkina, Anastasjia non è  riuscita a controllare la fuga della sua avversaria e l'atteggiamento negativo e il nervosismo hanno contribuito al vantaggio di Svetlana per 5 game a 0. Nel sesto game la Pavlyuchenkova non ha accettato l'umiliazione del 6-0 ed è riuscita ad annullare un match point. In 40 minuti la Kuznetsova, che in questa finale non ha mai concesso una palla break, ha conquistato il secondo set per 6-1 conquistando Mosca.

 

Grande partita per Svetlana che ha vinto il secondo titolo degli ultimi cinque anni, dopo quello a Washinghton nel 2014, e ha conquistato il suo quindicesimo titolo in carriera.Trofeo più che meritato per la ex numero due del mondo che ha sistemato un'annata inizialmente complicata e che chiuderà la stagione alla 26ma posizione.

 

foto: WtaMosca