Da Stoccarda, Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
Dopo le due interruzioni della prima partita, nasi all’insù e ombrelli pronti anche per la seconda semifinale. Il meteo, poco clemente quest’oggi, aveva dato tregua per tutto il primo set, salvo poi ripresentarsi protagonista con la solita pioggia e, ahinoi, la solita interruzione. Un classico visti anche i recenti disagi avuti durante il torneo.
Fino all’interruzione, un timido sole aveva scaldato il prato di Stoccarda, e il padrone di casa Philipp Kohlschreiber stava avendo la meglio su Juan Martin Del Potro.
Una bella partita, da vedere tutta d’un fiato per via dei colpi di rovescio geniali di Kohlschreiber e delle martellate di diritto di Delpo. Un break su tutti ha deciso il primo set, quello arrivato ad opera del tedesco all’alba dell’incontro e che ne ha indirizzato l’andamento. L’argentino, spinto dai calorosi supporters sudamericani, ha avuto anche la palla per rientrare nel set, ma svanita quella non ha avuto altre chance, anzi, finendo col chiudere il parziale cedendo di nuovo il servizio.
Poi è arrivata la pioggia che ha fermato i giochi sul 2 pari costringendo i giocatori fermi oltre le due ore. La ripresa è stata decisa in una condizione atmosferica quasi surreale, con lo stadio quasi completamente vuoto – poco più di 700 dei 5,000 posti disponibili occupati e con la visibilità ridotta al limite della praticabilità.
Bravissimo il tedesco a strappare il break decisivo in chiusura di match e regalarsi così la finale contro Dominic Thiem:
“Lo conosco molto bene, so cosa aspettarmi e sarà sicuramente lui quello che partirà con i favori del pronostico”.
Chiude così un felicissimo Kohlschreiber che si regala la finale davanti al suo pubblico, a quindici anni di distanza dall’ultima vittoria teutonica firmata dal leggendario Michael Stich.
Kohlschreiber b. Del Potro 6-3 6-4