Il tedesco bissa il successo di Padova in finale con l’austriaco Rath. I nostri portacolori si accontentano del doppio…

testo e foto di Roberto Bonigolo  

 

Ancora un Futures in terra veneta, questa volta a Vicenza sui campi del Tennis Palladio con l’organizzazione dell’AS ’98 e direttore di gara il maestro Enrico Bettini, finalmente in una settimana baciata dal sole. Anche qui il consueto montepremi da 15.000 $ e un tabellone di gara che in parte ricalcava il seeding della settimana precedente a Padova, con presenti in particolare i due finalisti patavini: l’austriaco Philipp Oswald (qui accreditato della prima testa di serie con ranking ATP n. 234) ed il vincitore al C.S. Plebiscito Bastian Knittel (un tedesco 28enne cui è stata assegnata la quarta testa di serie con un ranking 305).

 

Entrambi, anche qui, protagonisti ma con risvolti opposti: Oswald costretto al ritiro, Knittel trionfatore finale. Ma passiamo alla cronaca. Per quanto riguarda nel concreto le vicende ma anche le vicissitudini del torneo è da notare che i risultati sul campo hanno parzialmente stravolto le previsioni della vigilia con fuoriuscita anticipata di tutte le teste di serie (con l’unica eccezione come detto del tedesco Bastian) prima dei turni finali: in particolare il favorito Oswald è stato costretto al ritiro già nel corso del primo incontro causa un infortunio sul campo, dando via libera al serbo Ivan Bjelica poi approdato sino alle semifinali, mentre il vice favorito olandese Westerhof è stato sconfitto al terzo turno dall’austriaco Marc Rath.

 

Così tra i quattro semifinalisti (Bjelica, Knittel, Baumann e Rath) il più accreditato era senz’altro il citato tedesco Knittel che non ha faticato davvero a bissare – dopo aver superato Bjelica in semifinale – il precedente exploit di Padova questa volta in una finale a senso unico nei confronti dell’outsider austriaco Marc Rath, n. 455 ATP. Anche in questo “Città di Vicenza” va evidenziata una folta rappresentanza di nostri portacolori (ancora quattordici gli italiani presenti nel tabellone principale) con Andrea Arnaboldi (n. 3) e Luca Vanni (n. 8) inclusi tra le teste di serie e anche in questa occasione occorre stendere un velo pietoso sulle performance dei nostri azzurri in quanto sono tutti usciti tra il primo e il secondo turno … Come al solito qualche spiraglio di luce e un po’ di consolazione sono arrivati dal tabellone di doppio dove – in una finale tutta azzurra – la formazione Galovic/Torresi si è imposta al super tie-break del terzo set sulla coppia Fava/Speronello.

 


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