C'è un gran parlare sul futuro del nostro tennis femminile. Curiosamente, tre notizie si sono intrecciate nell'arco di poche ore. Una buona, una indecifrabile, l'altra cattiva. Partiamo da quella cattiva: prosegue la terribile sfortuna di Karin Knapp, costretta all'ennesimo intervento chirurgico al ginocchio. Karin aveva già detto in Australia che non sarebbe stato semplice andare avanti. Dopo una carriera martoriata dagli infortuni, alcuni anche piuttosto gravi (ricordate i problemi cardiaci nel 2008?) ha scelto la soluzione più drastica, nel tentativo di non mollare e provarci ancora una volta. Il professor Claudio Zorzi l'ha operata all'articolazione femoro-rotulea e l'intervento è perfettamente riuscito, anche grazie all'ausilio di tecnologie avanzate nel settore della biomedica. Le stime più ottimistiche parlano di un paio di mesi per la ripresa, ma è evidente che ci vorrà grande forza di volontà. Per intenderci, la Knapp si era già fermata dopo lo Us Open, poi ha effettuato l'infelice tentativo di rientro a Melbourne. Significa che lo stop complessivo sarà di almeno 6-7 mesi. Per Karin è la quinta operazione al ginocchio destro: non è ai livelli dei poveri Brian Baker e Tommy Haas, i plurioperati del circuito ATP, ma un ipotetico ranking WTA della sfortuna la vedrebbe molto, molto in alto. La speranza è che possa riprendersi e – come auspica ogni atleta – sia lei a decidere tempi e modalità del ritiro.
LA GIORGI CON JOHNNY E LORENZO CARERA
La notizia enigmatica riguarda Camila Giorgi. Per anni, l'unico punto di riferimento nella sua carriera è stato papà Sergio. Per un paio d'anni è entrata in scena la FIT che le ha affiancato vari tecnici (il più duraturo è stato Daniele Silvestre). Dopo la rottura della scorsa primavera, il suo nome era stato affiancato a quello di Lele Mora, noto personaggio del mondo dello spettacolo (ma con precedenti non proprio edificanti). A sorpresa, in queste ore è giunta la notizia dell'accordo con A&J All Sport, diretta dal bergamasco Johnny Carera (a cui si è aggiunto il figlio Lorenzo, ex tennista di buon livello, con Camila nella foto). Si tratta di un'agenzia con un certo background nel mondo dello sport, in particolare del ciclismo, avendo seguito personaggi come Nibali e Froome. Sarà la A&J a gestire l'immagine della Giorgi, costretta al ritiro dal torneo di Doha per problemi fisici, e che ha già pianificato il rientro a Indian Wells. Vedremo se questo nuovo assetto gioverà a Camila, soprattutto in termini di risultati. Ad essere pignoli, una recente intervista di papà Sergio con Sportface.it aveva evidenziato come avessero già inserito un'altra figura nel team, il preparatore atletico Andrea Castellani. In virtù di queste novità, sarà interessante vedere la risposta sul campo, nella speranza che il fisico la lasci in pace. Tutto tace, per ora, nei rapporti con la FIT. Su questo punto, Angelo Binaghi è stato chiaro: una trattativa potrà riaprirsi nel momento in cui la Federazione riavrà indietro i soldi dei vari contributi elargiti nell'ultimo biennio.
LE AZZURRINE SI PRENDONO LA WINTER CUP
La buona notizia arriva dal settore giovanile. Dopo la batosta in Fed Cup, e con prospettive immediate non così positive, ecco la vittoria dell'Italia nella Winter Cup: si tratta, come dice il nome, di una sorta di campionato europeo invernale riservato alle Under 16. Il trio azzurro composto da Federica Rossi, Federica Sacco e Martina Biagianti ha vinto il girone finale, aggiudicandosi tutti i singolari contro squadre di tradizione come Gran Bretagna, Francia e Repubblica Ceca. Il team guidato da Giovanni Paolisso si è imposto a Brest, in Francia, sia pure in assenza di Elisabetta Cocciaretto. Stiamo parlando di ragazze nate nel 2001 (addirittura 2002 nel caso della Sacco), dunque è troppo presto per fare valutazioni o – peggio – previsioni, ma vincere fa sempre bene. In effetti, alcuni spifferi annunciavano già da tempo che dopo il vuoto (perché, ahinoi, di vuoto si tratta) tra il 1988 e il 1996 (nella speranza che Jasmine Paolini sappia ottenere buoni risultati), tra le giovanissime ci sia qualche nome davvero futuribile. Di questi tempi, anche soltanto poter sperare è un buon segnale. Forza.