Kitzbuhel: Bolelli cede a Klizan
Tre dei quattro tennisti "olimpici" iscritti al torneo ATP di Kitzbuhel sono giunti in semifinale: dopo Philipp Kohlschreiber (che sfiderà il nostro Filippo Volandri), hanno vinto Robin Haase (su Wayne Odesnik) e Martin Klizan. Quest'ultimo ha battuto Simone Bolelli in un match perso tra mille rimpianti per l'azzurro. Galvanizzato dalle sette vittorie consecutive, Bolelli è partito alla grande e ha dominato l'avversario (vincitore qualche anno fa al Roland Garros junior) fino al 6-1 4-2 poi ha iniziato a commettere qualche errore e si è fatto risucchiare fino a cedere nettamente il terzo. Da segnalare che sul 5-5 c'è stata una palla break che lo avrebbe portato a servire per il match. E' una sconfitta da cui trarre indicazioni contrastanti. Finchè il match è scivolato via normalmente, Bolelli è parso nettamente più forte dello slovacco (al cui angolo c'era anche Karol Kucera), poi ha mostrato i soliti limiti di tenuta mentale e atletica. Il terzo set è scivolato troppo in fretta, ma un briciolo di stanchezza era prevedibile dopo le fatiche degli ultimi 10 giorni e il cambio di superficie. Adesso Bolelli è in forma: tra San Marino e Cordenons deve intascare almeno 100 punti per entrare con agio tra i primi cento. E non uscirci più.: dopo Philipp Kohlschreiber (che sfiderà il nostro Filippo Volandri), hanno vinto Robin Haase (su Wayne Odesnik) e Martin Klizan. Quest'ultimo ha battuto Simone Bolelli in un match perso tra mille rimpianti per l'azzurro. Galvanizzato dalle sette vittorie consecutive, Bolelli è partito alla grande e ha dominato l'avversario (vincitore qualche anno fa al Roland Garros junior) fino al 6-1 4-2 poi ha iniziato a commettere qualche errore e si è fatto risucchiare fino a cedere nettamente il terzo. Da segnalare che sul 5-5 c'è stata una palla break che lo avrebbe portato a servire per il match. E' una sconfitta da cui trarre indicazioni contrastanti. Finchè il match è scivolato via normalmente, Bolelli è parso nettamente più forte dello slovacco (al cui angolo c'era anche Karol Kucera), poi ha mostrato i soliti limiti di tenuta mentale e atletica. Il terzo set è scivolato troppo in fretta, ma un briciolo di stanchezza era prevedibile dopo le fatiche degli ultimi 10 giorni e il cambio di superficie. Adesso Bolelli è in forma: tra San Marino e Cordenons deve intascare almeno 100 punti per entrare con agio tra i primi cento. E non uscirci più.