FED CUP – La Francia è leggermente favorita contro l'Italia, ma potrà affidarsi esclusivamente a Mladenovic e Garcia. Insomma, azzerato l'effetto sorpresa. A Marsiglia l'impresa non è impossibile, anche se l'eventuale doppio ci vedrebbe sfavoriti. 

Come si fa a trovare la motivazione, la voglia di vincere a tutti i costi, dopo che la pancia è inevitabilmente piena? Non è facile, ma l'Italia di Fed Cup ha una buona occasione per diventare la nazione più titolata del 21esimo secolo, superando Russia e Repubblica Ceca. Insieme alle azzurre, hanno conquistato il trofeo nelle ultime dodici edizioni, quattro per parte. Tanto basta per provare a giocarsi al meglio la sfida di Marsiglia, contro una Francia che parte favorita ma non ha alternative al duo titolare. Lo scorso anno, alle spalle di Cornet e Garcia, c'era Kristina Mladenovic, poi risultata decisiva nella seconda giornata. Stavolta soltanto Garcia e Mladenovic possono mettere a referto i tre punti necessari per centrare una semifinale dal doppio significato: certezza di giocare nel World Group I anche nel 2017 e la possibilità di dare l'assalto al trofeo del 2016 in una semifinale contro la Russia, che dovrebbe passare senza problemi contro la matricola Olanda. A proposito: in caso di successo, le azzurre sarebbero costrette a una complicata trasferta sul cemento indoor nel pieno della stagione sul rosso. Non l'ideale, ma sempre meglio di dover giocare un delicato spareggio per non retrocedere contro squadre potenzialmente fortissime. Ma c'è ancora un weekend tutto da vivere. Per una volta, i capitani non avranno scelte complicate. Pare evidente che giocheranno Kristina Mladenovic e Caroline Garcia per la Francia, mentre noi risponderemo con Sara Errani e Camila Giorgi. La Schiavone sta al team azzurro come Pauline Parmentier (anche se le due carriere non sono in alcun modo paragonabili), così come si possono paragonare le esordienti Martina Caregaro e Oceane Dodin. Allora cosa dobbiamo aspettarci? Una sfida equilibrata, con la Francia favorita dal fattore campo e dalla superficie, anche se la Errani ha detto che il campo non è particolarmente veloce. “E per me è una buona notizia”. Non c'è dubbio che l'assenza di Roberta Vinci indebolisca di un buon 30% il nostro team, ma è dalle situazioni di difficoltà che si possono trovare energie inaspettate.


SFIDE EQUILIBRATE

Sarita ne avrà bisogno nella prima giornata, quando sfiderà Caroline Garcia. Si sono affrontate cinque volte e il bilancio vede la francese avanti 3-2, ma sono sempre stati match equilibrati. A Genova, l'anno scorso, vinse la Errani in due set combattuti, per il resto sono sempre andate al terzo . Gli ultimi due match sono arrivati back-to-back, con successo francese a Wuhan e replica romagnola a Pechino. Sarà molto importante allungare gli scambi, rispondere bene e seminare qualche germe nel tennis aggressivo ma non così dirompente della Garcia. Sarà un bello spettacolo il match tra Giorgi e Mladenovic. Non si sono mai affrontate e hanno entrambe un gioco aggressivo, privo di rotazioni. La francese ha qualcosa in più con il servizio, ma le botte da fondocampo della Giorgi possono fare molti danni. Senza dimenticare che le condizioni di gioco indoor sono perfette per il tennis bum-bum di Camila. Dentro i palazzetti, senza fattori esterni come vento e sole, la Giorgi offre il meglio di sé. Sfide invertite nel secondo giorno, con gli stessi match (e lo stesso ordine!) della terribile domenica di Genova, quando Mladenovic e Garcia diedero il là alla rimonta francese. “Ma Genova è già alle spalle, dimenticata” ha detto capitan Barazzutti durante la conferenza stampa pre-draw. Ha ragione. Il passato non può influire sul presente, semmai può essere uno stimolo per cercare lla rivincita. E se dovessero andare sul 2-2? Ecco, quello sarebbe un dramma sportivo. Il duo Mladenovic-Garcia è più forte, sulla carta, di qualsiasi coppia azzurra. A naso, il nostro team dovrebbe essere Schiavone-Errani.

 

SCHIAVONE BUONA PER IL DOPPIO?

E così entra in ballo Francesca, di nuovo in squadra dopo tre anni e mezzo. Più motivata e sorridente che mai, con la Francia sembra avere un conto in sospeso. Nel 2006, a Nancy, battè la Mauresmo (all'epoca numero 1 del mondo) dando il là all'epopea azzurra. Un successo indimenticabile. L'anno dopo, a Castellaneta Marina, fu eroica nel portare a casa i tre punti buoni per la finale. Prima di vincere il doppio di spareggio, fece un miracolo in singolare contro Tatiana Golovin (era in svantaggio 5-2 al terzo). E nel 2009, dopo le polemiche di Pennetta-Mauresmo, fu brava a vincere un match lottatissimo contro Alize Cornet. Oggi Amelie fa la capitana (“Quando ci vediamo capita di riparlare di quelle partite” ha detto la milanese), la Golovin ha smesso, fa la mamma e l'opinionista, mentre la Cornet si è presa una pausa dalla Fed Cup. Invece la Schiavone è ancora lì, un po' giocatrice, un po' chioccia, forse futura capitana, certamente la più carismatica del gruppo. “Un gruppo nuovo, che può togliersi le sue soddisfazioni. Del nucleo storico è rimasta solo la Errani e sto conoscendo le nuove compagne”. Difficilmente “Barazza” la schiererà in singolare, se non altro per le difficoltà mostrate negli ultimi tornei, ma la sua presenza può essere fondamentale. Con la Errani ha giocato una volta in Fed Cup e tre volte in torneo, l'ultima proprio a Wuhan qualche mese fa. Risultati non eccezionali, ma l'alchimia può esserci. Si può trovare. Anche se sarebbe meglio vincere tre singolari. Se la Giorgi sarà nel “mood” giusto, l'impresa non è impossibile.

 

FRANCIA – ITALIA

Palais des Sports de Marseille – Marsiglia (cemento indoor)

 

FRANCIA

Kristina Mladenovic

Caroline Garcia

Pauline Parmentier

Oceane Dodin

(capitano: Amelie Mauresmo)

 

ITALIA

Sara Errani

Camila Giorgi

Francesca Schiavone

Martina Caregaro

(capitano: Corrado Barazzutti)

 

Sabato 6 febbraio: primi due singolari dalle 14

Domenica 7 febbraio: ultimi due singolare ed eventuale doppio dalle 12

 

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