A sorpresa, Kristina Mladenovic batte Sara Errani e tiene in piedi la sfida di Genova. La francese è stata impeccabile sul piano tattico (e mentale) contro una Errani troppo passiva. E si è tolta d'impiccio quando il match avrebbe potuto complicarsi.  

GENOVA – Non sappiamo se la mossa di Amelie Mauresmo fosse ragionata, magari addirittura prevista, oppure si è giocata la carta della disperazione. Poco importa: quando è stata annunciata Kristina “Kiki” Mladenovic al posto di Alize Cornet per la sfida contro Sara Errani, molti hanno pensato che le azzurre avrebbero potuto festeggiare per ora di pranzo. Invece no, Italia-Francia è ancora viva in virtù del 6-4 6-3 con cui la transalpina ha battuto una Errani che ha confermato le difficoltà mostrate 24 ore prima. A differenza della Garcia, la Mladenovic ha saputo sfruttarle. Ci si è infilata a pesce, è bastato un game di rodaggio per capire che l'impresa era possibile. Sfruttando il cattivo rendimento della Errani al servizio, con le sue prime palle a 120 km/h, l'ha bombardata con il dritto. Appena aveva la chance, spingeva a tutta forza. Direttamente in risposta, oppure quando la Errani accorciava durante lo scambio. E, purtroppo per Sarita, è successo spesso. Si spiega così un risultato sorprendente per la classifica (n. 13 contro numero 74 WTA) ma non per quel che si è visto in campo. La Mladenovic ha mostrato ottime qualità mentali, forse frutto della sua intensa attività in doppio (dove è n. 20) e in doppio misto. Andando spesso avanti in doppio, si è abituata a giocare in grandi campi, in situazioni di pressione. A differenza della Garcia, si è presa tutte le sue chance ed è stata eccezionale nell'ultimo game. Dopo aver dominato fino al 6-4 5-1, ha mollato la presa per un attimo e la Errani l'ha subito morsicata, piombando sul 3-5. Quando il match si poteva complicare, e gli equilibri psicologici rovesciarsi, “Kiki” si è trovata 0-30 ma ha profuso il massimo sforzo per aggiudicarsi il game. La Errani ha avuto due palle break, cancellate da campionessa: la prima con un dritto a uscire, la seconda con un ace. A differenza della Garcia, la Mladenovic ha avuto un alleato importante nella smorzata: due belle soluzioni di questo tipo l'hanno portata per due volte a matchpoint. Ha messo un dritto in rete sul primo, ma è stata implacabile sul secondo. Se la Garcia dovesse azzeccare l'impresa contro la Giorgi, sarebbe pronta per scendere in campo nell'eventuale doppio di spareggio: lo ha confermato lei stessa.


NON E' SOLO UNA DOPPISTA

La Cornet era sfibrata, soprattutto psicologicamente, dopo la batosta contro la Giorgi. E poi ha un record agghiacciante in Fed Cup: 3 vittorie su 15 singolari. Troppo poco. Un po' meglio Kristina, che aveva perso l'unico singolare (due anni fa contro la Goerges), ma è imbattuta in doppio. Con un elegante completo bianco, ha subito fatto capire di essere scesa in campo per vincere. Il linguaggio del corpo era positivo, assecondato dai gesti tecnici. Servizio e dritto le hanno dato i punti che il giorno prima erano mancati alla Garcia. Non si muove benissimo, ma il lavoro con il nuovo coach Nemanja Kontic ha iniziato a pagare. Si sono viste cose buone già in Australia, con la buona vittoria sulla Lisicki. Nell'anno in cui compirà 22 anni, non si vuole rassegnare ad essere un'ottima doppista (ha raggiunto la finale di Wimbledon insieme a Timea Babos, persa contro Errani-Vinci). Un anno e mezzo fa è stata numero 36 WTA, ma non si accontenta. E' un po' rigida negli scatti, nonostante abbia un fisico perfetto (184 cm per 60 kg). Figlia di sportivi di livello (la madre giocava a pallavolo, il padre a pallamano) ha mostrato importanti lacune che però non le hanno impedito di tenere la Errani lontana dalla linea di fondo. Qualche volèe e smash sbagliati, tuttavia, significano anche margini di miglioramento. “Ho avuto appena tre giorni di preparazione sulla terra battuta dopo essere tornata da Melbourne – ha detto la Mladenovic – sono riuscita a mettere in atto il mio piano di gioco, essendo aggressiva sin dal primo punto e comandando il gioco. Si, è possibile che Amelie mi abbia schierato dopo aver aver visto il match di ieri, in cui la Garcia è arrivata a un passo dal successo”. Per mettere la parola fine a questa partita, dunque, tutto passa nelle mani di Camila Giorgi. Impegnata contro Caroline Garcia. Le due non si sono mai affrontate. Un match imprevedibile, come sempre accade nei match a squadre.

 

FED CUP 2015 – Primo Turno

ITALIA – FRANCIA 2-1

Sara Errani (ITA) b. Caroline Garcia (FRA) 7-6 7-5

Camila Giorgi (ITA) b. Alize Cornet (FRA) 6-4 6-2

Kristina Mladenovic (FRA) b. Sara Errani (ITA) 6-4 6-3