L’ex numero 4 al mondo ha convertito la produzione del suo logo NK #kiwifash per supportare la Germania e l’Europa nell’emergenza coronavirus

Una produzione per l’intera Europa

Nicolas Kiefer è l’ennesimo sportivo che tende la mano al mondo in piena emergenza coronavirus. Un passato di tutto rispetto sui campi da tennis con un best ranking di numero 4 al mondo raggiunto nel 2000 e quell’ingombrante, insistente paragone con Becker nel quale la Germania intera riversava tantissime speranze (aveva raccolto il suo testimone nel ’97 come numero 1 locale), un presente di grande solidarietà. Nessuna donazione milionaria, Kiefer ha preferito andare sulla praticità: la società che produce la sua etichetta di abbigliamento (casual o da tennis) ha infatti totalmente convertito la produzione in mascherine riutilizzabili.

Il logo NK #kiwifash (Kiwi era il soprannome di Kiefer) va dunque in ‘vacanza’ per un po’, una decisione su cui l’ex tennista non ha avuto neppure bisogno di meditare. Quando il produttore Holger Gartz gli ha proposto lo switch, Kiefer ha prontamente sposato il progetto. “Sono stato immediatamente entusiasta dell’idea, gli ho detto che potremmo usare anche i miei canali per raggiungere più persone possibili”, ha raccontato il tedesco nella storia raccontata dal sito ufficiale dell’Atp. L’azienda, che ha sede a Kassel, sta dando dunque un importante aiuto a comuni e servizi sociali grazie alla vendita nei negozi online legati a Kiefer e la diffusione non riguarda soltanto la sua Germania, ma l’Europa intera.

Coach e maratoneta mancato… per quest’anno

“Kiwi” non ha comunque spezzato il cordone ombelicale che lo lega al mondo dello sport. L’ex numero 4 al mondo è coach al SCC Berlino, uno dei più grandi club tedeschi, dove lavora con gli junior e si diletta nel campionato over-40, vinto lo scorso anno. La cura del proprio corpo è ancora centrale nella vita del buon Nicolas che, dopo aver completato la maratona di Berlino, puntava alla partecipazione nelle altre cinque grandi classiche a Tokyo, Boston, Londra, Chicago e New York. “In momenti come questi è facile diventare pigri, bisogna invece avere la forza di svegliarsi la mattina con un programma ben preciso altrimenti la giornata andrà nella direzione sbagliata. Non fare nulla e mangiare solamente è sbagliato, è importantissimo invece rimanere attivi e fare esercizio fisico – ha spiegato Kiefer, che ci tiene a ribadire un concetto fondamentale – Cerchiamo di restare a casa, altrimenti usiamo la mascherina. Dobbiamo accettare questa situazione, è una grande sfida ma anche una grossa opportunità per tutto il mondo: rallentiamo e riflettiamo, dobbiamo vedere anche qualcosa di buono in momenti del genere”.