da Wimbledon, Daniele Rossi – foto Getty Images
Toccava a Kerber e Venus salvare la giornata, dopo la prima tremenda semifinale finita in meno di 50 minuti. C'è stata più battaglia, anche se l'esito non è sembrato mai in bilico.
Le due entrano in campo verso le 14.20 sotto gli occhi di Kate Middleton, per l'occasione di giallo vestita, presente nel royal box.
L'inizio del match è decisamente anomalo: cinque turni di battuta, cinque break. Kerber appare più nervosa, mentre Venus serve a velocità molto basse e fatica negli spostamenti. La prima a riuscire a tenere la battuta è la tedesca che allunga sul 4-2. Venus regala un altro break, Angelique va a servire per il set sul 5-2, ma la Williams non ci sta ed è ancora break.
La Kerber ha un'altra occasione per chiudere il set sul 5-4 e dopo il primo vero scambio della partita concluso da un diritto in rete della 36enne statunitense, si prende il parziale per 6 giochi a 4 in 36 minuti.
La tedesca è riuscita nell'"impresa"di vincere il set aggiudicandosi appena 11 punti su 27 al servizio.
Il secondo set si apre con l'ennesimo break a favore della Kerber, grazie ad un diritto della Williams lungo di metri. Sarà l'ultimo del match, perchè da lì in poi, la tedesca diventerà decisamente più solida e continua al servizio, mentre Venere riuscirà a a salvare tre palle break sul 2-2.
Angelique va a servire per il match sul 5-4 e non trema: passa al secondo match point dopo lo scambio più bello della partita, concluso da uno spettacolare diritto incrociato vincente.
Partita non certo entusiasmante anche se le statistiche dicono che sono stati più i vincenti degli errori (17-11 per la Kerber, 24-21 per la Williams). Venus è sembrata davvero sottotono fisicamente, molto lenta negli spostamenti laterali e poco efficace al servizio: comprensibile viste le primavere sulle spalle e i noti problemi di salute.
Il muro eretto dalla mancina di Brema ha portato la Williams a prendersi molti rischi, ma il risultato spesso volentieri sono stati colpi lunghi di svariati metri. E' la prima sconfitta in semifinale a Wimbledon per Venus, dopo che ne aveva vinte otto su altrettanti tentativi. Si interrompe la 'favola' di Venere, la cui passione per il tennis però continua ad emozionare.
La Kerber, come sempre, ha fatto valere la sua maggiore solidità e forza fisica. Nel momento in cui il tennis femminile brancola nel buio, tanto basta per essere numero 2 del mondo e centrare la seconda finale Slam dell'anno. La prima per lei sui campi di Church Road, sarà invece la terza tedesca dopo Steffi Graf (vincitrice del torneo per 7 volte) e Sabine Lisicki nel 2013.
Se vorrà ripetere l'impresa compiuta a Melbourne con Serena, dovrà però innalzare di parecchio il suo livello di gioco. I precedenti sono 5-2 per l'americana che però vorrà sicuramente vendicare lo sgambetto ricevuto in Australia e spezzare la maledizione del 22° Slam.
'All'inizio ero molto nervosa – ha dichiarato la Kerber in conferenza stampa – ci sono stati molto break perchè stavamo rispondendo entrambe molto bene. Per vincere ho dovuto giocare il mio miglior tennis. Steffi Graf? E' sempre stato il mio idolo, ci siamo parlate un po' di volte, è una bellissima persona e per me è un onore ricevere consigli da lei. Mi piace l'erba, essere mancina qui aiuta e riesco anche a muovermi bene su questa superficie'. E sulla finale con Serena: 'Sicuramente adesso ho più esperienza ed entrerò in campo con più fiducia, ma rispetto all'Austrlaia sarà una partita totalmente nuova e lei farà di tutto per battermi'.
SEMIFINALI DONNE
S. Williams b. Vesnina 6-2 6-0
Kerber b. V. Williams 6-4 6-4
FINALE DONNE
S. Williams vs Kerber