Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Angelique Kerber (n.6) vince a sorpresa gli Australian Open alla sua prima finale Slam. Lo fa contro l’indiscussa numero uno mondiale Serena Williams. La ventottenne tedesca è la prima giocatrice tedesca a rivincere uno Slam dopo Steffi Graf, Wimbledon 1999. La stessa Graf deve ringraziare la sua connazionale che ha impedito alla Williams di raggiungerla nel computo degli Slam (22). E pensare che la Kerber ha rischiato seriamente l'eliminazione al primo turno dove ha annullato un match point alla giapponese Doi. Poi è stato un crescendo wagneriano culminato con le vittorie su Azarenka e Williams, le due favorite della vigilia per i bookmakers. Da lunedì la tedesca sarà la nuova n.2 nelle classifiche WTA.
La trentaquattrenne statunitense era nettamente favorita, ma due importanti fattori psicologici, al di là dei valori in campo, potevano mettere in discussione il risultato della finale. Il primo fattore era il “tarlo Vinci”. Quanto Serena era riuscita a dimenticare la più clamorosa e cocente sconfitta della sua carriera? Il secondo fattore era dato dal fatto che la Kerber è una delle poche giocatrici che aveva già sconfitto Serena, in finale a Cincinnati 2012.
Il primo set di Serena è da incubo. La Williams gioca con impazienza, ha fretta di chiudere il punto. Ma dall’altra parte del campo la Kerber non cede terreno e ribatte con forza ogni colpo della statunitense. Serena subisce un primo break sull’1-1. Sotto 3-1 la Williams ha un sussulto e si riporta sul 3-3. Un brutto gioco al servizio di Serena regala nuovamente il break alla tedesca che chiude poi il set dopo 40 minuti. La Williams ha commesso la bellezza di 23 errori contro i 3 dell’avversaria e il servizio, solitamente determinante, non l’ha certo assistita.
Nel secondo set Serena ritrova il suo standard di gioco e lo spettacolo ne beneficia. Gli scambi si fanno più lunghi ed emozionanti. La Williams recupera anche l’efficacia del servizio e il break che realizza sul 2-1 decide di fatto il set. Dopo 1 ora e 13 minuti siamo un set pari.
Nel secondo gioco del terzo set la Kerber guadagna il break grazie a due vincenti di diritto. Il servizio di Serena fa di nuovo capricci. La tedesca ha un attimo di esitazione e Serena piazza subito il contro break. Sul 3-2 per la Kerber, servizio Williams, si disputa il gioco più lungo, bello, emozionante e decisivo del match. 16 punti nei quali Serena ha le chance del 3-3 ma è alla fine la Kerber a ottenere il break alla quinta palla utile. La Kerber tiene il servizio e va 5-2. La partita sembra segnata ma Serena tira fuori le unghie. Sul 5-3 strappa il servizio alla tedesca e si riporta sotto sul 5-4. Sul servizio della Williams la Kerber ha un match point. Serena guadagna la rete ma la volèe di diritto finisce lunga. La Kerber finisce lunga distesa per la gioia. La Williams, da grande campionessa, entra nel campo della tedesca e l’abbraccia a lungo.
Una Kerber fantastica che ha ripetuto la stupenda performance nei quarti contro l’Azarenka. Serena non ha giocato al massimo, soprattutto nel primo set, ma ha dato vita a una gran finale. Una delle più belle finali Slam degli ultimi anni. Purtroppo, anche se Serena non lo ammetterà mai, la sconfitta shock con la Vinci, ha incrinato la sua sicurezza. Onore alla tedesca che ha giocato senza paura, senza mai cedere un centimetro di campo all’avversaria. Serena non è più imbattibile, Vinci e Kerber hanno aperto la strada. Dopo anni di tirannia di Serena, un po’ di incertezza non può che far bene al tennis femminile.
Kerber b. S. Williams 6-4 3-6 6-4