Kerber polacca? “Il mio cuore batte solo per la Germania”
Tempo fa, quando ancora non sapeva che sarebbe diventata numero 2 WTA, Angelique Kerber disse che in un ipotetico match di calcio tra Polonia e Germania avrebbe tifato per i polacchi, poiché è il paese dove vivono nonni e genitori. Il giornale polacco Gazeta Wyborcza ha rincarato la dose: "Spesso i media scrivono che Angelique è una tedesca di origino polacche, ma non è vero. Lei ha il passaporto polacco, paga le tasse in Polonia e i suoi genitori sono polacchi". Impegnata in Fed Cup per il match della sua Germania contro la Svizzera, la diretta interessata ha smentito. In effetti gioca in Fed Cup dal 2007, anche se nel 2012 si è spostata in Polonia per stare più vicina ai nonni. "E' vero che oggi vivo il Polonia e ho una relazione con il paese perchè ci abitano i miei genitori e mi alleno lì – ha detto – però sono tedesca, gioco per la Germania, sono cresciuta in Germania e il mio cuore batte per la Germania. Mio nonno ha avuto una grande influenza, mi ha aiutato ad arrivare dove sono ora. Ha sempre creduto in me e senza di lui non avrei vinto in Australia".Tempo fa, quando ancora non sapeva che sarebbe diventata numero 2 WTA, Angelique Kerber disse che in un ipotetico match di calcio tra Polonia e Germania avrebbe tifato per i polacchi, poiché è il paese dove vivono nonni e genitori. Il giornale polacco Gazeta Wyborcza ha rincarato la dose: "Spesso i media scrivono che Angelique è una tedesca di origino polacche, ma non è vero. Lei ha il passaporto polacco, paga le tasse in Polonia e i suoi genitori sono polacchi". Impegnata in Fed Cup per il match della sua Germania contro la Svizzera, la diretta interessata ha smentito. In effetti gioca in Fed Cup dal 2007, anche se nel 2012 si è spostata in Polonia per stare più vicina ai nonni. "E' vero che oggi vivo il Polonia e ho una relazione con il paese perchè ci abitano i miei genitori e mi alleno lì – ha detto – però sono tedesca, gioco per la Germania, sono cresciuta in Germania e il mio cuore batte per la Germania. Mio nonno ha avuto una grande influenza, mi ha aiutato ad arrivare dove sono ora. Ha sempre creduto in me e senza di lui non avrei vinto in Australia".