US OPEN – La soddisfazione per il gran torneo supera la delusione per la sconfitta: Kei Nishikori l’ha presa bene e ha già fissato il prossimo obiettivo. “Ho dimostrato di poter battere chiunque”.
TennisBest – 9 settembre 2014
Perdere con un triplo 6-3 ha un lato positivo: c’è poco spazio per i rimpianti. L’avversario è stato più bravo, quindi niente lacrime o recriminazioni. L’espressione di Kei Nishikori era proprio così: tranquilla, serena, consapevole di aver vissuto un grande torneo. Non ha nascosto la delusione, ma è convinto di aver mostrato un livello sufficiente per battere chiunque. E ha già fissato il prossimo obiettivo: qualificarsi per le ATP World Tour Finals.
“Sono soddisfatto, per carità. Oggi è stata una delle mie peggiori partite, ma lui è stato veloce ed aggressivo. E io ero molto nervoso. Non mi aspettavo nulla prima di arrivare qui, ero infortunato e mi sono allenato poco. Ovviamente oggi sono deluso, ma sono state due buone settimane”.
“Ho giocato due match di cinque set, poi una battaglia contro Djokovic. E adesso sono qui. Il corpo è stanco, ma sono ancora in grado di giocare. Non credo che qualche anno fa sarebbe stato possibile. Ho mostrato il mio potenziale, posso battere chiunque. Se sarò in grado di continuare ad allenarmi nuovamente, sono certo che avrò altre possibilità. Spero che la prossima volta non sia necessario giocare così tante partite dure prima della finale”.
“Anche Chang è deluso, ma mi ha fatto i complimenti perchè non mi ero allenato a sufficienza e nessuno, davvero nessuno, pensava che arrivassi in finale. Nemmeno io. Mi ha detto di continuare a lavorare duro”.
“Non sapevo che Tanaka, campione di baseball dei New York Yankees fosse venuto a sostenermi. So che sta facendo grandi cose. E’ molto bello vedere un giapponese che ottiene successi fuori dal Giappone. Grazie a lui e al suo team per aver fatto il tifo per me”.
“Il mio prossimo obiettivo è qualificarmi per le ATP World Tour Finals”.
“Mio padre mi ha chiamato Kei perchè voleva che fossi un cittadino del mondo. Adesso mi sento tale. Adesso tutti mi chiamano “Kei” oppure “Nishi”. La gente pronuncia il mio nome di battesimo durante le partite. Anche oggi è stato divertente giocare su questo campo”.
“La finale è completamente diversa rispetto agli altri match. Ci sono tante cose a cui pensare. Ho provato a concentrarmi, ma non è stato abbastanza”
“Penso che questa finale sia un buona notizia per il tennis. Stanno arrivando tanti giovani interessanti. Io non sono più così giovane, quindi mi devo mettere molta pressione addosso. Negli ultimi due anni non avevo fatto bene negli Slam, così quest’anno mi ero posto l’obiettivo di giocare una semifinale. Ho fatto anche di più. Ci sono stati alcuni cambiamenti negli ultimi due mesi, ma spero di vederne altri e ottenere risultati ancora migliori”.
Post correlati
Ascolti tv: fra tennis e calcio c’è partita
Gli ultimi match di cartello di Serie A trasmessi in chiaro hanno registrato ascolti che tratteggiano una realtà, se...