Anche la russa, numero 13 del mondo, ha detto la sua sul caso Sinner doping
Nel corso di una recente intervista Daria Kasatkina ha preso le difese di Jannik Sinner sul caso doping. La numero 13 del mondo crede che non siano stati usati trattamenti di favore nei confronti dell’altoatesino sottolineando: “Penso che Jannik sia innocente. Lui è in grado di assumere i migliori avvocati, persone che sono in grado di capire tutta la vicenda. Questo è senza dubbio il suo vantaggio“.
Allenata da Flavio Cipolla, la russa ha aggiunto: “Ho un coach italiano e lui mi ha raccontati di altri episodi di cui noi non siamo a conoscenza. C’erano altri due giocatori italiani, una donna e un uomo, che sono stati sorpresi con la stessa sostanza. La prima non è sfuggita perché non sapeva dove aveva preso la sostanza. Non ricordo i nomi e non conosco quelle persone (si tratta di Marco Bortolotti e Matilde Paoletti, ndr). Il ragazzo invece sapeva tutto e nel giro di 24 giorni ha fornito le prove: ha continuato dunque a giocare, per un caso simile a quello di Sinner“.
Kasatkina ha chiuso così il suo intervento: “D’altra parte non capisco perché in Italia continuino a farsi beccare con la stessa sostanza. Questo non lo so, ma credo che sia possibile perché farsi beccare in quel modo è davvero stupido”.