. Erano le 2 di notte quando ha sostenuto la conferenza stampa dopo il successo contro Garbine Muguruza. Una vittoria sofferta, al termine di una giornata eterna dopo che la Kuznetsova aveva battagliato per quasi tre ore contro la Radwanska. E’ stata una partita a mille facce: per un set e mezzo, Karolina ha dominato (6-2 3-1), poi all’improvviso la Muguruza ha ritrovato il suo tennis, dando ascolto ai consigli di Sam Sumyk. “E’ stata molto dura perché nel secondo set sono stata davvero vicina al successo – ha detto la Pliskova – mi sono trovata in vantaggio di un set e di un break, poi avanti anche nel tie-break…però lei ha migliorato molto il suo tennis, soprattutto al servizio, poi ha azzerato i suoi errori”. Per almeno un’ora, ci si è domandati perché la Muguruza sia ugualmente scesa in campo nonostante la caviglia malandata. A quanto pare il problema è serio: dopo Singapore si prenderà oltre un mese per recuperare e non giocherà l’esibizione “terra-erba” contro Maria Sharapova. Le risposte sono arrivate nel secondo set, quando ha intascato quattro game di fila. La partita è diventata bagarre nel finale del secondo set, quando la Pliskova è stata 3-0 nel tie-break “ma sono stata pessima al servizio, credo di non aver messo una prima palla in tutto il tie-break”.
Peccato mortale, per una giocatrice che fonda buona parte del suo tennis proprio sul servizio. La Muguruza ne ha approfittato con alcune risposte degne di nota e ha allungato il match al terzo, piombando addirittura sul 4-0. Ma nel circuito WTA, si sa, non è mai finita. Tenuto il game dell’1-4, la ceca ha chiamato coach Jiri Vanek a darle qualche consiglio. Evidentemente ha toccato i punti giusti. C’è stato anche un pizzico di fortuna, quando occhio di falco ha corretto una chiamata che avrebbe portato la Muguruza sul 5-1. Karolina è rimasta in partita e al fotofinish aveva più benzina. “Quando sono sotto di break non mi preoccupo, so che si può sempre recuperare – ha detto la ceca – ma quando sono due è molto più complicato, specie con chi serve bene come Garbine. Ci sono stati alcuni game molto lunghi sul suo servizio, ho lottato duramente e ce l’ho fatta”. La Pliskova ha ammesso di non amare troppo la superficie. Nei primi giorni ha faticato ad adattarsi. “Poi oggi sono migliorata. Non dico che sia lento, però non è semplice essere troppo aggressiva. Adesso farò i massaggi, mangerò qualcosa e andrò a riposare…domani si vedrà, soprattutto quando mi sveglierò…ammesso che io mi svegli! Magari mi alzerò direttamente mercoledì. Tra lei e la Kuznetsova faranno a gara su chi è più stanca.
Karolina Pliskova (CZE) b. Garbine Muguruza (SPA) 6-2 6-7 7-5