Esordio amaro per Karin Knapp al Roland Garros. Reduce dal titolo a Norimberga, il secondo in carriera, l’altoatesina avrebbe meritato un buon sorteggio per dare continuità al momento positivo. Invece ha avuto in premio solo un campo importante come il Suzanne Lenglen, dove si è trovata di fronte la danese Caroline Wozniacki, finendo per arrendersi 6-3 6-0. Un punteggio che non rispecchia a pieno un primo set veramente combattuto, aperto con tre game durati mezz’ora e in equilibrio anche dopo il break che portato in vantaggio l’ex numero uno del mondo, brava ad allungare sul 2-2. Karin ha fatto il match, provando a sfondare il muro eretto dall’avversaria con tante accelerazioni. A tratti ha dato l’impressione di potercela fare, ma la stessa tattica rischiosa che le ha regalato un sacco di vincenti le è anche costata tanti errori, decisivi nelle fasi finali del primo set. Poca storia invece nel secondo parziale. Per la Knapp è dunque già tempo di erba, superficie che due anni fa le ha regalato l’unico ottavo Slam in carriera, e vista la mobilità migliore rispetto alle scorse stagioni potrebbe favorirla ancor di più.Esordio amaro per Karin Knapp al Roland Garros. Reduce dal titolo a Norimberga, il secondo in carriera, l’altoatesina avrebbe meritato un buon sorteggio per dare continuità al momento positivo. Invece ha avuto in premio solo un campo importante come il Suzanne Lenglen, dove si è trovata di fronte la danese Caroline Wozniacki, finendo per arrendersi 6-3 6-0. Un punteggio che non rispecchia a pieno un primo set veramente combattuto, aperto con tre game durati mezz’ora e in equilibrio anche dopo il break che portato in vantaggio l’ex numero uno del mondo, brava ad allungare sul 2-2. Karin ha fatto il match, provando a sfondare il muro eretto dall’avversaria con tante accelerazioni. A tratti ha dato l’impressione di potercela fare, ma la stessa tattica rischiosa che le ha regalato un sacco di vincenti le è anche costata tanti errori, decisivi nelle fasi finali del primo set. Poca storia invece nel secondo parziale. Per la Knapp è dunque già tempo di erba, superficie che due anni fa le ha regalato l’unico ottavo Slam in carriera, e vista la mobilità migliore rispetto alle scorse stagioni potrebbe favorirla ancor di più.