Dopo il ritiro annunciato una decina di giorni fa, l’ex top-ten Juan Monaco ha raccontato in un’intervista al magazine ¡Hola! di essere pronto a sbarcare presto sul piccolo schermo. Dal 5 giugno inizierà a lavorare quotidianamente insieme a Mariano Zabaleta per un programma tv in onda in prima serata in Argentina, in parte ispirato al vecchio “Tenis Pro”.
Neanche il tempo di apprendere la racchetta al chiodo, che Juan Monaco ha già trovato almeno una parte del suo futuro. L’ex top-10 argentino, uno dei “figli” della famosa scuola di Tandil che ha prodotto anche Juan Martin Del Potro, inizierà a lavorare quotidianamente a un nuovo programma televisivo in onda dal 5 giugno su un neonato canale via cavo del network Kuarzo Entertainment Argentina, inaugurato all’inizio di questa settimana. L’ha annunciato lui stesso in una lunga intervista alla versione argentina del settimanale di gossip ¡Hola!, in edicola all’indomani dell’annuncio del ritiro via social. Si tratterà di una sorta di magazine in onda dal lunedì al venerdì in prima serata (dalle 20 alle 22), che oltre a “Pico” vedrà come protagonisti l’altro ex professionista Mariano Zabaleta, il noto conduttore argentino Joaquin “Pollo” Alvarez e l’attore comico Nazareno Mottola. “È un progetto che insieme a Mariano avevamo in mente da un sacco di tempo – ha raccontato Monaco –, sin da quando giravamo il mondo insieme e partecipavamo al programma Tenis Pro. Ora credo sia il momento giusto per lanciarci in questa avventura”. Tenis Pro si trattava di un programma sportivo e d’intrattenimento andato in onda dal 2004 al 2006, e poi di nuovo dal 2008 al 2009, sull’emittente argentina Fox Sports. Negli episodi, della durata di circa 20 minuti, i conduttori Juan Ignacio Chela e proprio Mariano Zabaleta (entrambi al tempo ancora in piena attività) riprendevano scene della loro quotidianità di tennisti professionisti e mostravano il dietro del quinte del circuito, aiutati da altri colleghi argentini come lo stesso Monaco, Gaudio, Calleri, Marcaccio e altri. Ancora non è stata resa nota la vera natura nel nuovo programma, ma è facile immaginare che l’intenzione sia di riproporre anche qualcosa di simile a Tenis Pro, sfruttando l’onda emotiva ancora viva per il successo del 2016 in Coppa Davis e magari coinvolgendo i numerosi tennisti argentini impegnati nel Tour.

IL RITIRO: “HO DATO TUTTO”
Il ritiro di Monaco, nell’aria già da qualche mese dopo 13 anni fra i primi 100 del mondo, è diventato ufficiale lo scorso 15 maggio, quando il 33enne argentino – amato da pubblico e colleghi per un carattere solare e simpatico – ha salutato tutti con un lungo messaggio sui social. “Anche se mi creerà un sacco di nostalgia – ha scritto – sono sicuro di fare la scelta giusta. Una parte magnifica e molto importante della mia vita è giunta al termine: mi ritiro dal tennis professionistico. Sto provando tantissime sensazioni che è difficile scrivere su un pezzo di carta. Sono onorato di aver affrontato così tante sfide per così tanti anni e ringrazio il tennis per ciò che mi ha dato: educazione, disciplina, amicizia e momenti indimenticabili. Sono triste perché sono certo che i campi da tennis mi mancheranno, ma sono felice per aver avuto la possibilità di vivere la vita che sognavo fin da bambino. Sapendo che dedizione, sacrificio, tenacia e impegno sono sempre stati il mio motore, lascio con la soddisfazione di aver dato tutto ciò che avevo, e voglio dirvi che mi sono goduto tutto fino al mio ultimo match. Grazie a tutti per avermi accompagnato in questo viaggio stupendo durato 14 anni”. Insieme a David Nalbandian e Juan Martin Del Potro, Monaco è stato uno dei tre migliori tennisti argentini dell’ultimo decennio, capace di conquistare nove titoli ATP e otto settimane fra i primi 10 del mondo, nel suo magico 2012 da quattro titoli. Le prime dopo la vittoria al 500 di Amburgo, la più importante in carriera, le altre dopo il successo a Kuala Lumpur, l’unico arrivato lontano dalla terra battuta. La ragione principale del suo addio è un infortunio al polso destro rimediato nel 2015 durante il torneo di Kitzbuhel, quando un movimento innaturale lo obbligò ad andare sotto i ferri. È rientrato nel febbraio del 2016, trovando il modo di conquistare il suo ultimo titolo ATP a Houston e i quarti agli Internazionali d’Italia, ma la situazione non è mai stata risolta completamente. Nel 2017 ha provato a giocare qualche torneo (Miami, Indian Wells, Houston), poi ha deciso di dire basta.