Bojana ha battuto la Jankovic a Pechino, prima di perdere con Shahar Peer. Ma la Serbia ha trovato un’altra giocatrice…

di Daniele Rossi – foto Getty Images

 

Bojana Jovanovski, segnatevi questo nome. Serba di Belgrado, classe 1991, Bojana ha appena raggiunto lo zenit della sua carriera battendo la connazionale Jelena Jankovic al China Open di Pechino, in svolgimento in questi giorni.

Dopo essere passata dalle qualificazioni, la Jovanovski ha battuto al primo turno Kateryna Bondarenko in tre set, per poi trovarsi di fronte la ben più celebre e forte compatriota.

Senza alcun timore reverenziale Bojana ha perso il primo set per 6-4, ma poi ha rifilato a Jelena un doppio 6-2. Certo la Jankovic non starà attraversando un periodo molto brillane, ma si tratta sempre della prima vittoria contro una Top Ten. Forse appagata e stanca per questa impresa, ha ceduto nettamente per 6-1 6-2 all’israeliana Shaar Peer.

Ma addetti lavori e colleghe sono sicure: Bojana farà strada. Palesa ancora qualche difficoltà negli spostamenti e soprattutto nel servizio (la seconda è davvero troppo vulnerabile), ma da fondo colpisce bene da entrambe le parti, trova angoli e accelerazioni con continuità e si fa forza di un gioco sempre aggressivo. Sicuramente meno avvenente della Ivanovic e meno glamour della Jankovic, a Bojana però non mancano la personalità e il coraggio, stampo tipico dalla terra da cui proviene.

Nel 2008 ha vintro tre tornei ITF e ha debuttato solo quest’anno nel tour maggiore, esordendo a Wimbledon nel suo primo Grande Slam con una vittoria ai danni di Casey Dellaqua.

Da due anni fa parte stabilmente del team di Fed Cup serbo e ad aprile nel confronto contro la Slovacchia, ha vinto la sua prima partita contro Magdalena Rybarykova.

Ma è certo che il match che ricorderà più a lungo sarà quello appena vinto con la Jankovic: “E’ probabilmente la migliore vittoria della mia carriera. E’ la prima volta che batto una Top 10, ma è stata durissima giocare contro Jelena, perchè siamo molto amiche, andiamo fuori a cena e ci piace trascorrere tempo insieme. Penso che non abbia giocato il suo miglior tennis, forse ha subito un po’ troppa pressione. E’ un peccato che due tenniste serbe debbano giocare contro così presto, ma non si può scegliere”. Già consapevole dei suoi limiti, ma anche dei miglioramenti che deve fare e dei suoi modelli: “Preferisco il gioco aggressivo, devo migliorare nei movimenti, ma non è solo una questione di pratica, l’unico modo per essere all’altezza delle top players è stare concentrata e mentalmente forte come loro e giocarci contro. Se dovessi rubare un colpo alle mie connazionali direi il servizio di Ana Ivanovic e gli spostamenti di Jelena. Ma il mio modello è Maria Sharapova, per il suo gioco aggressivo e la sua mentalità. Mentre crescevo, volevo essere come lei!”. L’ambizione non manca a Bojana che dichiara: “Il mio ultimo obiettivo è diventare numero 1, ma per adesso deve essere solo quello di migliorare il mio tennis. Se continuo ad allenarmi duramente, i risultati arriveranno”.

A 19 anni la Jovanovski, che è allenata dal padre Zoran, ha tutto il tempo per dimostrare il suo valore. Probabilmente la prossima stagione, a tempo pieno fra le grandi, ci dirà quali sono le sue potenzialità. Dopo Ivanovic e Jankovic, avremo un’altra numero 1 dalla Serbia?

 


 

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